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Nuove sanzioni per l’assunzione irregolare: cosa cambia con il decreto PNRR 4

L’inasprimento delle sanzioni per l’assunzione irregolare con il decreto PNRR 4 mira a combattere il lavoro nero in Italia, promuovendo un mercato del lavoro più giusto ed equo.

Nuove sanzioni per l’assunzione irregolare: cosa cambia con il decreto PNRR 4Nuove sanzioni per l’assunzione irregolare: cosa cambia con il decreto PNRR 4
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Il recente inasprimento delle sanzioni per le aziende e i datori di lavoro che si avvalgono di pratiche di assunzione irregolari segna un punto di svolta nel contrasto al lavoro nero in Italia.

Con l’introduzione del quarto decreto attuativo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR 4), entrato in vigore il 2 marzo 2024, il governo si adopera per rafforzare le misure contro l’impiego illegale di lavoratori.

Questa nuova normativa, che prevede sanzioni pecuniarie maggiorate per chi viola le regole sull’instaurazione dei rapporti di lavoro, riflette l’impegno del Paese nel garantire un mercato del lavoro equo e trasparente, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e inclusione sociale del PNRR.

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L’aumento delle sanzioni secondo il PNRR 4

Il decreto PNRR 4 sancisce un significativo inasprimento delle pene per i datori di lavoro che non rispettano le normative sull’assunzione dei lavoratori. Fino al primo marzo 2024, la legge prevedeva sanzioni che variavano in base alla durata dell’impiego irregolare del lavoratore, con multe che potevano raggiungere i 43.200 euro per impieghi superiori ai 60 giorni.

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Tuttavia, con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, le sanzioni hanno visto un incremento notevole, raggiungendo fino a 46.800 euro per i casi più gravi. Questo aumento delle penalità finanziarie mira a disincentivare fortemente l’utilizzo del lavoro nero, garantendo che tutti i lavoratori godano dei diritti e delle protezioni previste dalla legge.

Per rendere più chiaro l’impatto delle nuove normative introdotte dal decreto PNRR 4, ecco alcuni esempi pratici di come le sanzioni si applicano in caso di assunzione irregolare:

  • Per impieghi fino a 30 giorni: se un’azienda viene scoperta ad aver assunto un lavoratore senza regolare contratto per un periodo di 20 giorni, la sanzione amministrativa può variare da 1.950 a 11.700 euro. In caso di recidiva, la multa può salire da 2.400 a 14.400 euro.
  • Per impieghi da 31 a 60 giorni: nel caso in cui un lavoratore sia stato impiegato irregolarmente per un periodo compreso tra i 31 e i 60 giorni, la sanzione per il datore di lavoro oscilla tra 3.900 e 23.400 euro. La recidiva porta la sanzione a variare tra 4.800 e 28.800 euro.
  • Per impieghi oltre i 60 giorni: per i lavoratori irregolari impiegati per più di 60 giorni, la sanzione raggiunge il suo massimo, oscillando tra 7.800 e 46.800 euro, con un’ulteriore aggravante in caso di recidiva, che può portare la multa a variare tra 9.600 e 57.600 euro.

Le modifiche introdotte riguardano anche un aumento della sanzione addizionale nel caso in cui il lavoratore impiegato irregolarmente sia straniero, minorenne, e/o percettore di Assegno di inclusione, sottolineando l’importanza di tutelare le categorie più vulnerabili nel mercato del lavoro.

Questi esempi dimostrano l’approccio severo adottato dal governo per disincentivare l’assunzione irregolare, promuovendo al contempo pratiche di assunzione trasparenti e regolari. L’obiettivo è quello di garantire che tutti i lavoratori siano tutelati e che i datori di lavoro seguano le procedure legalmente stabilite, contribuendo a creare un mercato del lavoro più giusto e sostenibile.

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Le conseguenze per la recidiva e il rafforzamento delle misure

Una delle novità più significative introdotte dal decreto PNRR 4 è il mantenimento e l’intensificazione delle sanzioni in caso di recidiva. La legge precedente prevedeva già un raddoppio delle multe per i datori di lavoro recidivi, ovvero coloro che fossero stati già sanzionati per violazioni simili nell’arco di tre anni.

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Il nuovo decreto non solo conferma questa disposizione, ma introduce anche un ulteriore aggravante per i reati ripetuti, con un incremento delle sanzioni fino al 30% rispetto ai valori base. Inoltre, il decreto specifica le condizioni in cui la recidiva non si applica, come nel caso del pagamento delle sanzioni in misura ridotta, evidenziando un approccio che mira a bilanciare la severità delle pene con la possibilità di regolarizzazione per i datori di lavoro che si adeguano alle normative.

Questa strategia riflette l’impegno delle autorità nel contrastare con fermezza il lavoro nero, promuovendo al contempo la cultura della legalità e della trasparenza nel settore del lavoro.



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TAGS: contrasto lavoro nero, decreto PNRR 4, diritti lavoratori, lavoro nero, mercato del lavoro equo, multe lavoro illegale, normative lavoro Italia, recidiva assunzione irregolare, riforme lavoro Italia, sanzioni assunzione irregolare

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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