Il Decreto Lavoro promosso dal Governo Meloni ha ripristinato i voucher, utilizzati dai datori di lavoro per regolarizzare il pagamento di prestazioni lavorative considerate al di fuori di un normale contratto.
L’approvazione della nuova legge di Bilancio ha portato importanti novità anche nel settore lavorativo. Il Decreto Lavoro promosso dal Governo Meloni ha, infatti, ripristinato i voucher come metodo di pagamento per prestazioni occasionali.
Strumenti utilizzati dai datori di lavoro per regolarizzare il pagamento di prestazioni lavorative considerate al di fuori di un normale contratto, quelli che una volta erano definiti buoni lavoro tornano dopo sei anni dalla loro cancellazione con tutt’altra denominazione ma con il medesimo ruolo.
La Gazzetta Ufficiale, infatti, rende noto come i voucher descritti all’interno della nuova legge di Bilancio differiscano in diversi punti dagli ormai dismessi buoni lavoro. Addio, quindi, a tutti i limiti relativi a diversi settori lavorativi per alcuni settori e spazio a una disciplina del tutto nuova per le diverse attività facenti parte del settore primario. Non sono solamente relative ai diversi settori lavorativi le diverse differenze tra il neo introdotto voucher e i buoni di lavoro.
Nei paragrafi successivi, infatti, verranno fornite tutte le principali informazioni in merito a questa importante novità che promette di modificare significativamente, anzi potenziare, l’impiego delle prestazioni di lavoro occasionale.
Sommario
Con l’obiettivo ultimo di potenziare l’uso di prestazioni lavorative occasionali, precedentemente penalizzate dal Decreto Legge n. 50/2017, il Governo Meloni ha proceduto all’approvazione di una Legge di Bilancio volta proprio a favorire e a incoraggiare prestazioni lavorative a chiamata e per le quale i datori di lavoro avranno la possibilità di pagare prestazioni di lavoro occasionali tramite il già introdotto voucher, metodi di pagamento che si pensa possano aiutare la regolarizzare delle condizioni di molti lavoratori.
Fondamentale per una corretta comprensione di questa nuova, importante, introduzione è la spiegazione di ciò che viene inteso con prestazioni di lavoro occasionali. Queste potranno essere acquisite secondo due differenti modalità di utilizzo:
L’uso del nuovo metodo di pagamento potrà, dunque, essere esteso a ogni prestatore di servizi, in quanto questo nuovo strumento non prevede limiti o restrizioni nei confronti dei lavoratori.
Per quanto riguarda il valore, l’importo dei voucher lavoro recentemente introdotti non è variato rispetto a quello dei buoni lavoro eliminati dal Governo Gentiloni nel 2017, pertanto questo è pari a 10 euro all’ora lordi. Diverso, però, il discorso riguardante il settore agricolo, la cui remunerazione riguarderà almeno un minimo di tre ore lavorative al giorno.
Advertisement - PubblicitàLa novità più sostanziale riguarda il nuovo limite per i datori di lavoro, i quali, optando per lavoratori occasionali, avranno la possibilità di utilizzare il voucher fino a un importo massimo di 10.000 euro, cifra raddoppiata rispetto ai 5.000 euro che riguardavano i buoni di lavoro.
Soggetto a un sensibile aumento anche il numero massimo di lavoratori il cui pagamento potrà essere effettuato tramite la modalità descritta all’interno di questo articolo, ora arrivato a 10.
Inoltre, tramite l’approvazione della nuova Legge di Bilancio, è stato introdotto il divieto di ricorso ai voucher per i committenti che hanno alle proprie dipendenze più di 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.
Tali modifiche non riguardano o, almeno, riguardano in modo parziale pubbliche amministrazioni e società sportive, le quali dovranno fare riferimento a differenti regolamentazioni.
Un’ultima novità interessa i lavori relativi ad appalti, opere o servizi, anche ‘essi impossibilitati all’utilizzo del nuovo voucher per il pagamento di prestazioni lavorative occasionali.
Altrettanti sono, invece, gli elementi comuni alle disposizioni relative all’utilizzo dei precedenti buoni lavori. Il nuovo Decreto Lavoro lascia invariati diversi i massimali in merito al pagamento dei lavoratori dotati di un contratto di lavoro occasionale, pari a 5.000 euro, e quelli riguardanti prestazione svolta da ciascun dipendente nei confronti del medesimo committente, il quale ammonta a 2.500 euro.
Priva di modifiche anche la riduzione del limite di corrispettivo annuo relativo a ogni utilizzatore in merito alla totalità dei prestatori nel caso in cui questi fossero appartenenti alle seguenti categorie:
Questo nuovo strumento di pagamento promette di generare una piccola rivoluzione nel settore lavorativo, in quanto, a differenza dei buoni lavoro, estende il suo utilizzo a molte più categorie.
Stando a quanto riferito all’interno del documento ufficiale, questo troverà impiego in tutte quelle attività che basano gran parte del proprio lavoro sullo svolgimento di prestazioni occasionali, come per esempio voucher potrà essere impiegato discoteche, sale da ballo, night club e simili, ma potrà essere utilizzato anche in contesti alberghieri e strutture ricettive turistiche con alle proprie dipendenze un numero massimo di 10 dipendenti dotati di contratto a tempo indeterminato.
Non tutte le imprese lavorative possono, però, usufruire del nuovo voucher valido per il pagamento di prestazioni di tipo occasionale, che, per esempio, resta fuori dalla disponibilità di imprese destinate allo svolgimenti di appalti o facenti parte del settore agricolo.
Advertisement - PubblicitàSostanziali le differenze che riguardano il settore agricolo, il quale, a differenza della quasi totalità delle attività lavorative, dovrà sottostare a regole differenti. Nonostante i buoni lavoro introdotti nel 2003 dal Governo Berlusconi II fossero rivolte anche ai datori di lavoro operanti nell’agricoltura, il nuovo Decreto Lavoro vieta lo svolgimento di prestazioni occasionali nel suddetto ambito.
In sostituzione di queste, il Governo ha provveduto all’introduzione di una nuova e ancora del tutto inedita forma di contratto a tempo determinato, denominata Contratto di lavoro occasionale in agricoltura.
A partire da quest’anno, quindi, le imprese relative al settore agricolo avranno la possibilità di beneficiare di apposite formule contrattuali, le cui condizione di concessione richiedono il rispetto di precise norme:
Anche in merito alle modalità relativo al pagamento, l’introduzione del voucher approvato dal nuovo Decreto Legge non apporta alcuna modifica rispetto a quelle relative alla normative precedentemente in vigore.
Il Governo ha, infatti, preservato le procedure telematiche INPS per le imprese tramite l’utilizzo di PREST.O e mediante il libretto famiglia. Invariato anche il sistema di tutele e diritti del lavoratore dotato di assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti e dell’assicurazione relativa agli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Ovviamente, anche il dipendente il cui compenso viene regolato tramite voucher rimane soggetto alle norme in merito al riposo giornaliero, alle pause e ai turni settimanali.
In aggiunta, le paghe erogate con l’utilizzo di questo nuovo metodo di pagamento sono esenti da tassazioni, di conseguenza un prestatore di servizi dotato dello status di disoccupato non vedrà modifiche relative alla propria categoria di appartenenza. Diversamente, i compensi sono quantificabili fiscalmente ai fini della definizione del reddito necessario per il rinnovo del permesso di soggiorno.
Prive di modifiche anche le normative in riguardo al pagamento degli stewards impiegati presso eventi di tipo sportivo, i quali non potranno ricevere paga superiore a 5.000 euro annui.
Advertisement - PubblicitàIn molti, dopo aver appreso delle decisione del Governo di reintrodurre, seppur con sostanziali cambiamenti, una misura ormai revocata da anni, si sono interrogati in merito al perché di tale decisione. In realtà, il Ministro del lavoro Marina Elvira Calderone ha specificato come l’introduzione del nuovo voucher per il pagamento di prestazioni lavorative di tipo occasionale comporti un ampio ventaglio di benefici, sia per i datori di lavoro, sia per i prestatori stessi.
Questi ultimi, infatti, potranno essere retribuiti tramite compenso esente da tassazione e incapace di incidere sullo status di occupazione tramite un metodo di pagamento cumulabile con i trattamenti pensionistici.
Allo stesso modo, i committenti avranno modo di trarre vantaggio dalle prestazioni occasionali dei lavoratori in completa legalità, usufruendo della copertura assicurativa INAIL.
In aggiunta, il Decreto di Legge 2023 favorirà la regolarizzazione della condizione di lavoro di molti prestatori, ma sarà comunque regolamentato da rigidi accertamenti volti a verificare un uso corretto e rispettoso delle regole di tale nuova, vantaggiosa, possibilità.
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