Dal 2024 il Reddito di Cittadinanza cambierà volto e nome, diventando la Garanzia per l’Inclusione. Questa riforma prevede un’ampia serie di misure che coinvolgeranno circa 709mila nuclei familiari, con una spesa complessiva di poco superiore ai 5,3 miliardi di euro.
La Garanzia per l’Inclusione sarà affiancata da due ulteriori interventi: la Prestazione di accompagnamento al lavoro e la Garanzia per l’attivazione lavorativa.
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Sommario
La Garanzia per l’Inclusione sostituirà il Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024 e sarà riconosciuta ai nuclei familiari che presentano almeno uno dei seguenti requisiti:
Il beneficio annuale sarà di 6.000 euro (500 euro al mese) e potrà essere integrato fino a 3.360 euro (280 euro al mese) come contributo affitto. La durata del sostegno sarà di 18 mesi, con un mese di pausa e la possibilità di ripartire per altri 12 mesi.
Advertisement - PubblicitàPer i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che abbiano sottoscritto un patto per il lavoro e siano inseriti in misure di politica attiva, è prevista la Prestazione di accompagnamento al lavoro. Questo intervento, richiedibile dal 1° settembre, avrà un valore di 350 euro al mese e riguarderà 213mila persone appartenenti a 154mila nuclei familiari, per una spesa di 276 milioni di euro.
La Garanzia per l’attivazione lavorativa sarà riconosciuta a cittadini tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta, con un valore ISEE non superiore a 6.000 euro e appartenenti a nuclei familiari che non soddisfano i requisiti per accedere alla Gil. Il valore dell’intervento sarà anch’esso di 350 euro al mese.
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La riforma prevede diversi sgravi contributivi per favorire l’occupazione:
La relazione tecnica stima 20mila assunzioni a tempo indeterminato l’anno e 50mila a termine o stagionali. Inoltre, è prevista un’agevolazione per chi avvia un’attività di lavoro autonomo entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio.
Advertisement - PubblicitàLa riforma prevede un inasprimento delle sanzioni per chi compie dichiarazioni false o truffe nell’ambito della Garanzia per l’Inclusione:
Il decreto include anche altre disposizioni, tra cui:
Con la riforma del Reddito di Cittadinanza e l’introduzione della Garanzia per l’Inclusione, il governo punta a fornire un sostegno più mirato ed efficace alle famiglie in difficoltà e a incentivare l’occupazione e l’attivazione lavorativa.
La stretta sulle sanzioni penali e le ulteriori misure incluse nel decreto testimoniano l’impegno delle istituzioni nel promuovere una società più inclusiva e nel contrastare gli abusi.
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