Sono numerose le novità riguardanti il versamento dei contributi INPS per le imprese e i datori di lavoro. L’emergenza Coronavirus ha portato l’Istituto a rivedere più volte il modo di agire sul versamento dei contributi.
Prima del Decreto Cura Italia infatti, l’INPS ha pubblicato la nota n.37 del 12 marzo 2020, in cui trattava l’argomento della quota a carico dei lavoratori che i datori di lavoro sono tenuti a versare. Era scritto che, se la quota veniva trattenuta in busta paga, doveva essere versata entro le scadenze legali, e non era soggetta a sospensioni.
Oggi però la situazione epidemiologica si è aggravata, e l’INPS ha provveduto a rettificare quanto affermato nella nota.
Vediamo quali sono le novità.
Advertisement - PubblicitàCon il Decreto Cura Italia (DL n.18 del 17 marzo 2020) si sono prese misure di emergenza aggiuntive, che andranno maggiormente in favore dei creditori d’imposta. La sospensione dei contributi INPS è stata estesa infatti anche per la quota a carico dei lavoratori.
Si prevede una sospensione prolungata fino a maggio. L’istituto però informa già i datori di lavoro che, alla fine della sospensione, saranno tenuti a riversare le quote bloccate. Potranno farlo in un’unica soluzione oppure tramite rate, con un massimo di 5 quote di pari importo. Il procedimento di versamento, sia unico che a rate, non sarà soggetto comunque a tassazione, sanzioni o aggiunta d’interessi.
Allo stesso modo, il Decreto Cura Italia ha stabilito la sospensione dei contributi pensionistici e assistenziali, e anche dei premi per l’assicurazione obbligatoria. Sono interessati dai provvedimenti anche le attività alberghiere, fieristiche, artistiche, sportive e culturali.
Advertisement - PubblicitàL’INPS informa che tutte le sospensioni sopra citate saranno valide fino al 31 maggio 2020.
Le quote contributive accumulate dovranno essere versate entro il 10 giugno 2020. Seppur rimane la possibilità di procedere con il versamento rateizzato, con 5 rate di pari importo.
Con l’emergenza Coronavirus ancora in pieno corso però, riteniamo di non poter dare per certe le date e le scadenze fornite dall’INPS. Allo stesso modo, non possiamo neanche sapere se sono o saranno in corso dei nuovi decreti-emergenza al fine di tutelare i lavoratori, e ovviamente ridurre al minimo i contagi.
Per ora rimangono attive le suddette disposizioni dell’Istituto sull’argomento dei contributi previdenziali. Non escludiamo però che possano esserci ulteriori rettifiche.
Rimarremo aggiornati.
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