Il bonus di 100 euro sulla tredicesima 2024 è previsto per i lavoratori dipendenti, inclusi part-time e a tempo determinato, con requisiti di reddito e composizione familiare specifici.
Nel 2024, una misura di sostegno economico prevede un’indennità una tantum di 100 euro nella busta paga relativa alla tredicesima mensilità, destinata a specifiche categorie di lavoratori dipendenti.
Un lettore di FiscoOggi ha recentemente chiesto all’Agenzia delle Entrate chiarimenti sulla possibilità di accedere a questo bonus, in particolare per coloro che lavorano con contratto part-time e a tempo determinato. L’Agenzia ha fornito una risposta dettagliata, chiarendo i requisiti e le condizioni necessarie per ottenere il bonus.
Vediamo dunque come funziona il bonus e a chi spetta realmente. Scopriremo insieme quali sono le caratteristiche essenziali per l’accesso e come influenzano l’erogazione dell’indennità.
Sommario
Il quesito posto dal lettore è semplice e diretto:
“Desideravo sapere se anche il lavoratore dipendente con orario di lavoro part-time e contratto a tempo determinato ha diritto al bonus di 100 euro con la tredicesima 2024.”
Questa domanda evidenzia un dubbio comune tra molti lavoratori: spesso non è chiaro se contratti non standard – come i part-time e quelli a tempo determinato – diano diritto alle stesse agevolazioni dei contratti a tempo indeterminato.
Vediamo come l’Agenzia delle Entrate ha risposto, chiarendo una volta per tutte la questione.
Advertisement - PubblicitàLa risposta dell’Agenzia è stata positiva, precisando che il bonus di 100 euro è accessibile anche ai lavoratori part-time e a tempo determinato, a condizione che rispettino i requisiti stabiliti dalla normativa.
L’articolo 2-bis del decreto legge n. 113/2024 prevede infatti che l’indennità sia riconosciuta nella busta paga relativa alla tredicesima mensilità senza discriminazioni relative al tipo di contratto (determinato o indeterminato) o alla modalità di orario (part-time orizzontale, verticale o ciclico).
Inoltre, è specificato che, anche se il lavoratore è impiegato a tempo parziale, l’importo di 100 euro non subisce riduzioni proporzionali per via del numero di ore lavorate, come chiarito nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 19/2024. In sintesi, il tipo di contratto e l’orario di lavoro non influenzano il diritto all’erogazione dell’intero importo.
Advertisement - PubblicitàNonostante l’ampia platea di destinatari, l’indennità non viene concessa ai contribuenti che percepiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Questa categoria include, ad esempio, coloro che ricevono compensi da collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.) o altre forme di reddito assimilabile al lavoro subordinato ma che non sono formalmente contratti di lavoro dipendente.
È un’esclusione importante per chi è interessato a richiedere il bonus, poiché solo i redditi di lavoro dipendente puro sono considerati validi per il beneficio.
Advertisement - PubblicitàPer poter ottenere l’indennità, il lavoratore deve rispettare alcuni requisiti specifici. In particolare:
Questi requisiti, pertanto, restringono l’accesso al bonus a determinate fasce di reddito e situazioni familiari. È importante che i lavoratori verifichino attentamente queste condizioni per capire se hanno diritto a ricevere l’indennità.
Advertisement - PubblicitàIl bonus di 100 euro sulla tredicesima 2024 è uno strumento che l’Agenzia delle Entrate ha confermato essere accessibile a una vasta gamma di lavoratori dipendenti, includendo i contratti part-time e a tempo determinato.
Tuttavia, è fondamentale rispettare i criteri stabiliti: composizione del nucleo familiare, limite di reddito e calcolo dell’imposta lorda.
Per chi rientra nei parametri, questa indennità rappresenta un prezioso supporto economico, utile per affrontare con maggiore serenità le spese di fine anno.
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