Introdotto con la Legge di Bilancio 2017 l’Ape Sociale è un anticipo pensionistico riconosciuto dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale sulla base dei versamenti contributivi effettuati dai lavoratori.
Il prossimo termine per presentare l’istanza per il riconoscimento del diritto all’Ape Sociale scade il 15 luglio 2022. Dopo la finestra scaduta lo scorso 31 marzo, la prossima è la seconda finestra disponibile per il 2022. La domanda è rivolta al controllo dei requisiti e al riconoscimento del diritto al beneficio.
Sarà l’INPS poi a pronunciarsi in merito all’accoglimento delle domande, per poi dare il via libera alla liquidazione delle pensioni spettanti.
Di seguito entriamo nei dettagli per meglio comprendere l’importante misura dell’Ape Sociale e le nuove scadenze per presentare le domande in tempo utile.
Sommario
Introdotto con la Legge di Bilancio 2017, art. 1 commi da 179 a 186, l’Ape Sociale è un anticipo pensionistico riconosciuto dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale sulla base dei versamenti contributivi effettuati dai lavoratori. Una sorta di scivolo corrisposto dall’INPS agli aventi diritto fino al conseguimento dell’età pensionabile.
L’accesso all’Ape Sociale non è consentito indistintamente a tutti i lavoratori, ma a specifiche categorie in situazioni di svantaggio sociale. Per beneficiare dell’anticipo pensionistico infatti occorre, entro il termine per presentare la richiesta, il possesso dei seguenti fondamentali requisiti:
In aggiunta, è poi necessario dimostrare una delle situazioni di disagio di seguito elencate:
L’indennità ha decorrenza a partire dal primo giorno del mese seguente alla presentazione dell’istanza, naturalmente laddove sussistano le condizioni e i requisiti richiesti dalla normativa vigente. L’anticipo pensionistico viene corrisposto ciascun mese per dodici mensilità annue, fino all’età utile al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
Advertisement - PubblicitàDopo la chiusura della finestra del 31 marzo scorso, per gli aventi diritto all’anticipo pensionistico previsto con l’Ape Sociale la prossima scadenza di riferimento è fissata al 15 Luglio 2022. Entro tale termine, i lavoratori che maturano i requisiti necessari entro la data del 31 dicembre 2022, hanno la possibilità di presentare la domanda per far valere il proprio diritto.
Le richieste possono essere presentate direttamente tramite il sito ufficiale dell’INPS o con il supporto di qualche patronato autorizzato. L’istituto Nazionale della Previdenza Sociale avrà il compito di esaminare le domande pervenute e rispondere entro il 15 Ottobre 2022.
Dopo la data di scadenza del 15 luglio 2022, tuttavia ai lavoratori interessati viene data un’altra opportunità per la richiesta della certificazione del diritto. Ulteriore possibilità da esprimere nell’arco di tempo che va dal 16 Luglio al 30 Novembre. Si tratta delle cosiddette domande tardive, alle quali l’Istituto Previdenziale risponderà entro il 31 Dicembre.
L’ammissione delle istanze tardive è però vincolata alla disponibilità delle risorse economiche.
In altre parole, queste ultime domande saranno considerate solo se avanzano economie al termine della valutazione delle richieste presentate entro il 15 luglio. Un fattore che dovrebbe spingere qualsiasi lavoratore interessato a presentare la domanda entro la scadenza di luglio.
Advertisement - PubblicitàL’ultima Legge di Bilancio ha previsto delle novità importanti anche relativamente ai requisiti per l’accesso all’Ape Sociale. Innanzitutto, dal primo Gennaio 2022, è stato cancellato il vincolo riconducibile al decorso di almeno 3 mesi dalla data ultima di fruizione della prestazione spettante per lo stato di disoccupazione.
Per effetto delle nuove regole è stata quindi eliminata la condizione che imponeva la decorrenza dei 3 mesi sopra citata, che di fatto tagliava fuori diversi lavoratori.
Ampliata anche la lista dei lavori usuranti, l’elenco dei possibili beneficiari è stato aperto ad altre categorie di lavoratori. Il nuovo elenco dei lavori gravosi a cui fare riferimento oggi è dato dall’allegato 3 della Legge di Bilancio 2022, in sostituzione dell’allegato A del Decreto del 5 febbraio 2018.
Per ciò che riguarda invece i requisiti di accesso è indispensabile aver svolto i lavori gravosi in qualità di lavoratori dipendenti per non meno di sei anni negli ultimi sette anni o, per non mendo di sette anni negli ultimi dieci, avere un’età anagrafica di almeno 63 anni e poter contare su 36 anni di contributi.
Ridotta ad almeno 32 anni l’anzianità contributiva per i ceramisti, per gli operai edili e per i conduttori di impianti per la formatura di prodotti in terracotta e ceramica.
Advertisement - PubblicitàL’Istituto previdenziale è opportunamente intervenuto per dare alcune delucidazioni in merito alla compatibilità tra l’Ape Sociale, il Reddito di Emergenza e quello di Cittadinanza.
L’INPS ha chiarito che, in base alle disposizioni normative in vigore, percepire l’Ape Sociale non è rilevante per l’accesso al reddito di cittadinanza. Per effetto di questo essenziale chiarimento e, in assenza di una norma che nega espressamente la possibilità di percepire contemporaneamente le due prestazioni, la percezione dell’Ape Sociale è da ritenere compatibile con il Reddito di Cittadinanza.
Tuttavia la somma percepita con l’Ape Sociale concorre a formare i redditi familiari, pertanto incide sull’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), il valore considerato proprio per l’accesso al Reddito di Cittadinanza.
Diverso è invece il discorso sulla compatibilità tra l’Ape Sociale e il Reddito di Emergenza, quest’ultimo infatti non può essere concesso ai titolari dell’Ape Sociale. Questo perché percepire l’Ape Sociale comporta la decadenza del presupposto per la concessione del Reddito di Emergenza. In parole semplici, viene meno la circostanza di difficoltà economica degli interessati.
Riepilogando e per concludere l’Ape Sociale:
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