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Ultimi giorni per il Bonus Acqua Potabile: come ottenere fino a 5.000€

Il bonus acqua potabile offre un’importante opportunità per migliorare la qualità dell’acqua nelle abitazioni e negli edifici commerciali, con detrazioni fino al 50% per le spese sostenute nel 2023.

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In vista della scadenza imminente del Bonus Acqua Potabile, molti italiani si affrettano a presentare le loro domande per accedere agli ultimi fondi disponibili.

Questo incentivo, destinato al miglioramento della qualità dell’acqua per il consumo umano attraverso l’installazione di sistemi di filtraggio e mineralizzazione, ha visto una significativa riduzione dei fondi disponibili, passando da un milione di euro a soli 500 mila euro per l’ultima tranche.

Con il termine ultimo del 28 febbraio 2024 per presentare le domande, ecco una guida su come sfruttare al meglio questa opportunità prima che il sostegno cessi definitivamente.

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Cos’è il bonus acqua potabile

Il bonus acqua potabile rappresenta un’agevolazione fiscale introdotta per incentivare l’adozione di tecnologie volte al miglioramento della qualità dell’acqua destinata al consumo umano. Dal 1° al 28 febbraio 2024, i cittadini italiani hanno l’opportunità di richiedere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute nel 2023 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare.

Questo incentivo è stato concepito per promuovere l’utilizzo di acqua degli acquedotti, riducendo così il consumo di acqua in bottiglia e l’impatto ambientale associato.

Le spese ammissibili comprendono quelle sostenute per l’installazione di dispositivi che migliorano la qualità dell’acqua erogata, con l’obiettivo di rendere l’acqua del rubinetto più salubre e gradevole al gusto. La normativa prevede specificatamente che, in caso di esaurimento dei fondi allocati per l’anno, l’agevolazione possa essere ridotta proporzionalmente, garantendo così una distribuzione equa del sostegno tra tutti i richiedenti.

Questo bonus è destinato sia alle persone fisiche, con un rimborso massimo di mille euro per immobile residenziale, sia a chi esercita attività d’impresa, arti, o professioni e agli enti non commerciali, per i quali il tetto massimo di rimborso è fissato a 5 mila euro per ogni immobile adibito a uso commerciale o istituzionale.

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Gli importi del credito d’imposta e chi può beneficiarne

Il bonus acqua potabile prevede un sostegno economico differenziato a seconda del soggetto richiedente. Per le persone fisiche, il credito d’imposta può raggiungere fino a mille euro per ogni immobile posseduto. Questo significa che i cittadini possono beneficiare di un rimborso significativo per le spese effettuate per migliorare la qualità dell’acqua nelle loro abitazioni.

Per i soggetti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni, nonché per gli enti non commerciali, il limite massimo del beneficio economico è ancor più elevato, arrivando a 5 mila euro per ogni immobile adibito a uso commerciale o istituzionale. Ciò rappresenta un incentivo notevole per le aziende e le organizzazioni che intendono investire nell’ottimizzazione delle risorse idriche utilizzate nei loro processi operativi o nei luoghi di lavoro.

Il bonus, calcolato come un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute, si applica all’acquisto e all’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, tutti finalizzati a migliorare le caratteristiche dell’acqua potabile distribuita attraverso gli acquedotti. Questa misura mira a incentivare pratiche sostenibili e a migliorare la salute pubblica, rendendo l’acqua più sicura e gradevole al gusto per il consumo diretto.

Questa sezione chiarisce l’entità del sostegno finanziario disponibile attraverso il bonus acqua potabile e sottolinea l’importanza di compiere investimenti mirati per migliorare la qualità dell’acqua, evidenziando come il bonus possa rappresentare un’opportunità vantaggiosa sia per i privati che per le imprese.

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Come inviare la domanda

L’iter burocratico per accedere al bonus acqua potabile è stato reso relativamente semplice per facilitare il più possibile l’adesione da parte dei cittadini e delle imprese. La domanda può essere presentata esclusivamente online attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 1° e il 28 febbraio 2024. È fondamentale, però, prestare attenzione ai documenti richiesti e alle modalità di invio per assicurarsi che la pratica sia completata correttamente e senza intoppi.

Per poter beneficiare del bonus, è necessario allegare alla domanda la documentazione che attesti le spese sostenute, in particolare fatture elettroniche o documenti commerciali che riportino il codice fiscale del richiedente e dettagli specifici sugli interventi effettuati. Questo passaggio è cruciale per dimostrare l’ammissibilità delle spese al credito d’imposta.

Inoltre, per i privati e soggetti non esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, è importante che il pagamento delle spese qualificanti sia stato effettuato tramite versamento bancario, postale o altri sistemi di pagamento elettronici, escludendo l’utilizzo di contanti. Questo requisito mira a garantire la tracciabilità delle transazioni e a prevenire abusi o frodi.

Leggi anche: Bonus acqua potabile 2024: ecco quando e come fare domanda

Dopo aver inviato la domanda, le informazioni sugli interventi legati al miglioramento della qualità dell’acqua devono essere trasmesse anche all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, per una verifica ulteriore dell’adeguatezza tecnica e normativa degli interventi realizzati.

La procedura di richiesta del bonus acqua potabile riflette l’intenzione del legislatore di promuovere pratiche sostenibili e di miglioramento della qualità della vita, offrendo al contempo un supporto economico tangibile a chi decide di investire in questa direzione.



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TAGS: agenzia delle entrate, bonus acqua potabile, credito d’imposta, detrazione fiscale, documentazione spese, enea, miglioramento qualità acqua, pagamenti tracciabili, sistemi di filtraggio, spese sostenute

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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