È possibile provvedere alla sostituzione di tubature e prese malfunzionanti beneficiando della detrazione al 50% concessa con il Bonus Ristrutturazione.
L’agevolazione ammette infatti una lunga serie di interventi, che possono essere mirati a diversi scopi, purché siano sempre realizzati nelle singole unità immobiliari o nelle parti comuni degli edifici residenziali.
Non possono essere incluse a detrazione le spese sostenute per lavori conseguiti negli immobili diversi da quelli abitativi.
Il Bonus Ristrutturazione ammette la realizzazione di interventi di notevole entità – come ad esempio l’intera demolizione e ricostruzione dell’edificio (anche con ampliamento) – ma prevede anche che sia possibile conseguire piccoli lavori necessari alla manutenzione delle abitazioni, anche se realizzati in autonomia, come appunto può essere la sostituzione di tubature e prese malfunzionanti.
Sommario
La sostituzione di tubature e prese malfunzionanti è un lavoro che, nell’ottica del beneficio concesso dal Bonus Ristrutturazioni, viene classificato nella categoria degli interventi finalizzati ad evitare gli infortuni domestici.
La categoria nello specifico è prevista dal TUIR all’art. 16-bis, comma 1, lettera l), che ricomprende – oltre ai lavori di bonifica dall’amianto – anche quelli mirati a prevenire gli infortuni che possono verificarsi nella propria abitazione.
Gli infortuni domestici possono riguardare una vasta gamma di situazioni in cui le persone subiscono lesioni o danni fisici all’interno della propria casa o, comunque, in contesti domestici. Si tratta di incidenti che possono verificarsi in qualsiasi momento e che possono coinvolgere persone di tutte le età.
Secondo quanto dichiarato di recente da Franco Bettoni, Presidente dell’INAIL (vedi la “Campagna infortuni domestici 2023”), nelle abitazioni “i potenziali fattori di rischio […] sono più numerosi di quelli presenti, per esempio, in un ufficio, anche se spesso non ce ne rendiamo conto”.
Leggi anche: “Bonus Ristrutturazione: possibile sostituire la vasca da bagno?”
Advertisement - PubblicitàSono davvero numerosi gli incidenti che ogni giorno si verificano all’interno delle abitazioni.
Secondo le indagini multiscopo sulle famiglie effettuate dall’Istat, sono considerati infortuni domestici gli incidenti che:
Alcuni degli esempi più comuni possono essere le cadute, le ustioni, i tagli e le ferite, le intossicazioni alimentari o gli avvelenamenti accidentali, gli incendi, le reazioni ad allergie, gli strappi e le lesioni muscolari, nonché le scosse elettriche provocate da prese malfunzionanti in cattiva manutenzione.
Rappresentano, tra l’altro, una fetta consistente nella quantità di infortuni domestici registrati, quelli che avvengono ogni anno ai danni di bambini entro i 5 anni di età.
È dunque fondamentale provvedere alla manutenzione della propria abitazione, adottando qualsiasi misura sia necessaria a prevenire il rischio che possano verificarsi degli incidenti all’interno e all’esterno di tutti gli ambiti domestici.
Per questo motivo, l’INAIL ha costituito anche una polizza assicurativa contro gli infortuni domestici, che si rivolge a tutte le persone disoccupate che, gratuitamente, si occupano della cura della famiglia e della casa, in maniera abituale ed esclusiva.
Si rivolge, insomma, a tutte le casalinghe e ai casalinghi che ogni giorno si prendono cura della casa familiare, che rappresentano in assoluto la categoria a maggior rischio di incorrere in infortuni domestici.
Per questo motivo, le casalinghe e i casalinghi non solo hanno l’opportunità di stipulare l’assicurazione Inail, ma sono anche obbligati a sottoscriverla per legge.
Advertisement - PubblicitàOltre all’assicurazione contro gli infortuni domestici – obbligatoria per casalinghe e casalinghi tra i 18 e 67 anni – il Governo concede una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per le misure adottate per evitare gli incidenti nelle abitazioni.
Tra i lavori che si possono conseguire ci sono, ad esempio:
I lavori volti alla prevenzione degli infortuni domestici possono essere realizzati nel regime dell’edilizia totalmente libera.
Questo significa che non è necessario chiedere permessi o autorizzazioni, e non è necessario inoltre comunicare la data di inizio o fine lavori ai fini della detrazione.
Ricordiamo inoltre che il Bonus Ristrutturazione ammette eventualmente anche le opere che si eseguono in autonomia, compiendole personalmente, oppure affidandole a proprie maestranze o a lavoratori autonomi.
In questi casi, gli interventi potranno comunque essere ammessi all’agevolazione, ma sarà possibile detrarre solo le spese relative all’acquisto dei materiali necessari allo svolgimento del lavoro (approfondisci qui).
Segnaliamo anche, infine, che il Bonus Ristrutturazione prevede anche la possibilità di detrarre le spese legate agli interventi di messa a norma degli impianti (approfondisci qui).
Leggi anche: “Dichiarazioni di conformità impianti D.M. 37/08: Tutto ciò che devi sapere”
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