Nella Legge di Bilancio 2023 è stata approvata la proroga al Bonus Bollette per luce e gas, che prevede uno sconto in fattura per famiglie in condizione di disagio economico.
Nella Legge di Bilancio 2023 è stata approvata anche la proroga al bonus bollette per luce e gas, che prevede uno sconto in fattura per famiglie in condizione di disagio economico.
Fino alla fine del primo trimestre 2023, infatti, i nuclei famigliari con un reddito ISEE inferiore a 15.000 euro, possono richiedere simili agevolazioni, confermando (almeno per ora) il mantenimento dei benefici di reddito.
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Per ottenere le agevolazioni sulle bollette è necessario presentare ogni anno la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), requisito indispensabile per ottenere un’attestazione di ISEE.
Il bonus sociale prevede quindi uno sconto in bolletta sulla fornitura di gas ed energia elettrica, previsto dal Governo soltanto per gli aventi diritto, ovvero per persone in condizioni di disagio fisico oppure economico.
I nuclei famigliari che possono sfruttare queste agevolazioni devono avere un reddito inferiore alla soglia stabilita dallo Stato, collegato anche al numero di figli a carico.
Il bonus sociale per disagio fisico deve essere testimoniato da certificati medici presentati da un CAF abilitato, che comprovi anche l’impiego di apparecchiature elettromedicali e sussidi.
Le finalità del bonus bollette è quello di favorire le famiglie che si trovano in condizioni precarie sia dal punto di vista economico che di salute e che pertanto non dispongono dei mezzi necessari per sopperire alle spese. Una volta ottenuto, l’accesso al bonus bollette si rinnova automaticamente sulle cifre da pagare.
La riduzione sulle spese per elettricità e gas naturale, che era già presente nella Legge di Bilancio 2022, è stata prorogata non soltanto per favorire le famiglie indigenti, ma anche per mantenere basso l’impatto ambientale. Infatti un più oculato utilizzo delle risorse energetiche potrebbe migliorare il rapporto con l’ecosistema.
Secondo le più recenti stime, gli aventi diritto alle agevolazioni sono circa 30.000 utenze domestiche e oltre 6 milioni di utenze non domestiche.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto del 27 gennaio 2022 (Decreto Sostegni Ter numero 4) ha emesso un provvedimento pari a 540 milioni di euro, una cifra piuttosto elevata, ma comunque non ancora sufficiente per supportare tutti i nuclei famigliari disagiati.
Rispetto agli anni precedenti, il nuovo bonus punta principalmente sul contenimento delle aliquote per gli oneri generali del sistema, dell’IVA al 5% e sulla possibilità di rateizzare i pagamenti fino a 10 rate mensili. Nel caso della fornitura di gas naturale è previsto poi l’annullamento degli oneri generali sia per la fornitura di gas che di elettricità.
Gli aventi diritto a tali agevolazioni sono:
In questi casi è necessario che uno dei componenti del nucleo famigliare sia intestatario del contratto di fornitura, tenendo conto che è possibile usufruire di un solo bonus per tipologia (fornitura elettrica oppure di gas naturale), secondo il così detto “vincolo di unicità”.
Il Governo Meloni ha approvato l’ultimo intervento di ampliamento delle agevolazioni grazie anche all’introduzione di compensazioni integrative sui bonus ordinari.
Uno dei punti di forza di questo decreto si collega all’innalzamento della soglia dell’ISEE che, dai precedenti 8.265 euro è passata agli attuali 12.000 euro, con probabile ulteriore aumento fino a 15.000 euro.
Ampliando l’accesso alle agevolazioni fiscali da 12.000 a 15.000 euro, questa manovra si configura come una scelta estremamente efficace per sostenere i nuclei famigliari disagiati.
L’ISEE quindi rimane l’unico discriminante per stabilire quali siano gli aventi diritto ai bonus che, contrariamente a quanto sostengono i critici della manovra, possono venire individuati con maggiore precisione.
L’attuale Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha più volte sottolineato come sarebbe più produttivo collegare l’assegnazione dei benefici al reddito, mediante una completa rivisitazione delle modalità.
Secondo tale ipotesi, infatti, l’ISEE non consente di erogare i bonus a tutti gli aventi diritto e pertanto sarebbe opportuno cambiare l’iter.
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