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Insonorizzazione acustica pareti e infissi: quali incentivi possibili?

Insonorizzazione acustica pareti e infissi: quali incentivi possibili?Insonorizzazione acustica pareti e infissi: quali incentivi possibili?
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L’insonorizzazione acustica di pareti e infissi è uno dei tanti interventi per i quali si può usufruire del Bonus Ristrutturazione con detrazione al 50%.

Nello specifico, l’incentivo è dedicato agli individui assoggettati ad Irpef e può essere beneficiato solo in relazione alle unità immobiliari e agli edifici condominiali con destinazione d’uso abitativa.

Esistono inoltre diversi casi per i quali è ancora consentito l’esercizio delle opzioni alternative alla detrazione, quali cessione del credito e sconto in fattura. In questi casi, anche i soggetti incapienti (ovvero che non possono detrarre dall’imposta) hanno la possibilità di beneficiare dell’agevolazione. Per approfondire, leggi: “Cessione e Sconto sono ancora validi: ecco come, per chi e per quali lavori

L’insonorizzazione acustica di una casa è un intervento fondamentale soprattutto se si vive in condominio. Si tratta inoltre di un lavoro che può essere interamente conseguito nel regime dell’edilizia libera e per il quale, quindi, non serve richiedere alcuna autorizzazione né permesso.

Leggi anche: “Sostituzione tegole e rinnovo impermeabilizzazioni: detrazione al 50%

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Insonorizzazione acustica pareti e infissi: incentivi e altri vantaggi

Le spese che si conseguono per le opere necessarie all’insonorizzazione acustica di pareti e infissi possono appunto essere portate in detrazione nella misura del 50% con il Bonus Ristrutturazione.

Nello specifico, l’intervento rientra nella categoria dei “Lavori, su singole unità immobiliari e su parti comuni, finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico”.

La categoria comprende tutti quei lavori che possono essere condotti con la finalità di ridurre l’inquinamento acustico nelle abitazioni.

Si tratta di un lavoro che può essere realizzato senza costi eccessivi, e che spesso diventa fondamentale per poter vivere in maniera sana all’interno della propria casa.

Alcuni notevoli vantaggi nell’insonorizzare la propria casa possono essere:

  • Riduzione dei rumori provenienti dall’esterno;
  • Riduzione dei rumori trasferiti all’esterno;
  • Migliore qualità del sonno;
  • Riduzione di stress e ansia;
  • Incremento del valore immobiliare;
  • Risparmio energetico, perché l’insonorizzazione non solo riduce il passaggio di fonti sonore, ma contribuisce notevolmente a ridurre la trasmittanza termica, ovvero il passaggio del calore o del freddo dall’interno all’esterno e viceversa (approfondisci qui).

Insomma, le ragioni per procedere con l’insonorizzazione di pareti e infissi possono essere davvero numerose. Quello che consente poi anche di detrarre la metà delle spese sostenute, grazie al Bonus Ristrutturazione, è senza dubbio un vantaggio aggiuntivo.

Leggi anche: “Rifacimento intonaci e tinteggiatura: ammesso al Bonus Ristrutturazione

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Bonus Ristrutturazione: niente obbligo di opere edilizie per l’insonorizzazione

Chi intende usufruire del Bonus Ristrutturazione per le spese legate all’insonorizzazione di pareti e infissi in un’abitazione, potrà farlo in diversi modi.

È possibile realizzare delle vere e proprie opere edilizie, intervenendo sulle pareti dell’immobile e quindi sulla struttura, oppure si può anche semplicemente pensare, ad esempio, di sostituire i vetri delle finestre con altri vetri più spessi.

L’agevolazione infatti estende la detrazione a favore di tutte le spese che possano essere utili a ridurre il passaggio del rumore, a prescindere dal fatto che si conducano o meno interventi edilizi propriamente detti sull’immobile.

Ricordiamo comunque che il Bonus Ristrutturazione è un incentivo che, di base, è dedicato alla realizzazione di lavori sull’immobile. In questo caso si fa un’eccezione per l’intervento di insonorizzazione della casa, che può anche non comprendere vere e proprie opere edilizie.

Vista la concessione, tuttavia – per tutti i lavori di insonorizzazione che non comprendono opere edilizie – sarà richiesta una certificazione (scheda tecnica) del fornitore del prodotto, in cui si attesta l’abbattimento di fonti sonore interne o esterne all’abitazione e il rispetto dei parametri imposti dalla Legge n. 447 del 26 ottobre 1995 (Legge quadro sull’inquinamento acustico).

In relazione a questa tipologia di intervento, tra l’altro, il Bonus Ristrutturazione fa anche un altro tipo di eccezione.

Leggi anche: “Parametri edilizia acustica: cosa prevede la legge

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Insonorizzazione pareti e infissi: per condomini e singole unità

L’insonorizzazione di pareti e infissi, infatti, è un intervento che se conseguito da solo rientra nella manutenzione ordinaria di un immobile.

I lavori rientranti nella categoria della “manutenzione ordinaria”, secondo la regola generale, possono essere oggetto di detrazione solo se riguardano le parti comuni degli edifici condominiali residenziali.

La Circolare n. 121/E dell’11 maggio 1998 ha precisato però che i lavori volti alla riduzione del rumore, pur rientrando nella categoria della manutenzione ordinaria, possono essere realizzati anche sulle singole unità immobiliari usufruendo della detrazione al 50%.

Anche qui, in ogni caso, sarà necessario che il professionista incaricato rilasci un certificato attestante l’ottenimento dei parametri richiesti per la riduzione delle fonti sonore.

La più recente Circolare n. 17/E del 26 giugno 2023 ricorda inoltre che l’intervento di insonorizzazione di pareti e infissi è un lavoro che rientra interamente nel regime dell’edilizia libera.

Più precisamente, l’intervento è ricompreso tra i lavori di “attività edilizia totalmente libera”, per i quali non è necessario richiedere alcun permesso, autorizzazione o titolo abilitativo.

Leggi anche: “Installazione fotovoltaico: quando non è edilizia libera



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TAGS: insonorizzazione, Insonorizzazione acustica, Riduzione rumori

Autore: Redazione Online

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