Attendiamo ormai da settimane il cosiddetto “Decreto Aprile”, che a questo punto dovrebbe cambiare il suo nome in Decreto Maggio.
Qui dovrebbero esserci dei nuovi aggiornamenti sulla Fase 2 dell’emergenza Covid-19, delle nuove riaperture certe, lo sblocco della seconda mensilità del Bonus per Partite IVA e autonomi, e molto altro ancora.
Il prossimo discorso del nostro Presidente sarà uno dei più importanti. Perché parlerà della rinascita dell’Italia dopo questi due mesi di lockdown, che hanno letteralmente stravolto il nostro Paese.
Non sappiamo ancora quando Conte terrà la conferenza stampa in cui esporrà il Decreto Maggio. Abbiamo però qualche anticipazione che ci informa del sicuro potenziamento delle detrazioni fiscali per l’edilizia e per la sostenibilità.
Advertisement - PubblicitàLa notizia arriva proprio dal Presidente del Consiglio. Durante un’informativa alla Camera riguardo la Fase 2 dell’emergenza Covid-19, Conte ha assicurato che si manterrà un particolare riguardo per i settori di edilizia e sostenibilità.
Per questo motivo, la decisione porta a introdurre e potenziare le detrazioni fiscali in favore di questi settori, continuando sulla linea dei lavori dell’Agenda 2023.
Queste le sue parole:
“Per offrire al Paese una prospettiva più ampia, strutturale e ambiziosa, il governo intende presentare nei prossimi giorni un secondo decreto legge per la rinascita economica e produttiva dell’Italia. La pandemia ci ha colto in una fase di fragilità, che da anni frena la crescita e rende critico il quadro di finanza pubblica. La crisi attuale ha mostrato quindi l’urgenza di riattivare investimenti pubblici e privati, con un’agenda pubblica che deve predisporre un ambiente normativo il più favorevole possibile. In particolare su infrastrutture, innovazione verde e digitale.”
Advertisement - PubblicitàContinua dicendo che l’idea è quella di proseguire appunto i provvedimenti descritti nell’Agenda 2023, in favore dell’edilizia, degli appalti e del commercio. Il principale obiettivo è quello di ridurre drasticamente le procedure burocratiche, e fare in modo che le risorse pubbliche diventino presto capitale infrastrutturale.
La prima mossa, dice il Presidente, interesserà “il ricorso a iter semplificati per un campione di opere, con tutti i presidi e i controlli più rigorosi del caso”. Per proseguire poi con la scelta di ingenti investimenti strategici con la collaborazione delle grandi aziende a controllo pubblico.
E, infine, Conte annuncia:
“contiamo di recuperare un intervento di complessivo potenziamento delle detrazioni fiscali per l’edilizia e l’efficientamento energetico e antisismico, pari pressochè al costo dei lavori”.
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