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Bonus Ristrutturazione: un errore nel bonifico non sempre lo compromette

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che un errore nella causale del bonifico per lavori di ristrutturazione non comporta la perdita della detrazione fiscale, se tutte le altre condizioni previste sono rispettate.

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Ultimo Aggiornamento:

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente risposto a un quesito pubblicato su FiscoOggi, il portale ufficiale dell’ente, che riguarda la corretta indicazione della causale nei bonifici destinati a pagamenti per lavori di ristrutturazione edilizia.

La domanda posta dal lettore riguarda un errore frequente, ovvero l’indicazione della causale errata, e i relativi effetti sulla possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali.

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La domanda del contribuente

Il quesito presentato all’Agenzia delle Entrate è il seguente:

“Nel bonifico fatto per il pagamento di lavori di ristrutturazione edilizia ho erroneamente indicato la causale prevista per gli interventi finalizzati al risparmio energetico (legge n. 296/2006). Ho perso il diritto di richiedere la detrazione prevista dall’art. 16-bis del Tuir?”

Questa è una preoccupazione legittima, in quanto la normativa italiana prevede che per poter ottenere le detrazioni fiscali è necessario indicare correttamente il riferimento normativo durante il pagamento dei lavori edili. Questo vincolo, però, può generare confusione tra i contribuenti, portando a errori formali che, in alcuni casi, potrebbero mettere a rischio la possibilità di ottenere l’agevolazione fiscale desiderata.

Ma è davvero così?

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La risposta dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia ha chiarito che, nel caso specifico esposto dal contribuente, non si perde il diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Tuir per i lavori di ristrutturazione edilizia, anche se nel bonifico è stata erroneamente indicata la causale relativa agli interventi di risparmio energetico.

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Il motivo di tale conferma risiede nel fatto che, come già ribadito in diversi documenti ufficiali dall’Agenzia delle Entrate, un errore materiale nella causale del bonifico non compromette l’agevolazione, purché siano state rispettate tutte le altre condizioni previste dalla normativa per la fruizione della detrazione.

In altre parole, se tutti gli altri requisiti sono soddisfatti, l’errore nel riferimento normativo non comporta la perdita del beneficio fiscale.

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I requisiti per mantenere la detrazione

Per poter usufruire della detrazione fiscale anche in presenza di un errore formale nel bonifico, è fondamentale che:

  1. L’intervento sia riconducibile a quelli previsti dall’articolo 16-bis del Tuir, che disciplina le agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio.
  2. Siano rispettati gli altri requisiti formali richiesti dalla normativa, come la corretta fatturazione dei lavori, la presenza dei dati del beneficiario e del committente, e la tracciabilità del pagamento.
  3. La banca o Poste Italiane S.p.A. abbiano applicato la ritenuta d’acconto prevista dall’articolo 25 del decreto legge n. 78/2010, che dal 1° marzo 2024 è pari all’11%.

Quindi, l’errore formale nel bonifico non pregiudica l’obbligo dell’istituto di credito di trattenere la ritenuta d’acconto, che è uno dei principali requisiti per il riconoscimento delle detrazioni.



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TAGS: bonifico, Bonus Ristrutturazione, causale bonifico, decadenza bonus, ristrutturazione

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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