L’utilizzo dell’e-commerce da parte delle reti agricole e agroalimentari è un tema di grande interesse per tutti coloro che sono coinvolti in questi settori.
L’utilizzo dell’e-commerce da parte delle reti agricole e agroalimentari è un tema di grande interesse per tutti coloro che sono coinvolti in questi settori.
La possibilità di poter usufruire di un credito d’imposta per investire in infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico rappresenta una grande opportunità per le reti di imprese agricole e agroalimentari che vogliono espandere il proprio business attraverso la rete.
La novità è contenuta in un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, il 24 marzo 2023. L’articolo 1, comma 131, del Decreto Legge n. 178/2020 ha introdotto una misura agevolativa per il settore agricolo, prevedendo la concessione di un credito d’imposta a favore delle reti di imprese agricole e agroalimentari.
Questa misura è destinata a sostenere le reti di imprese agricole e agroalimentari per un triennio, nel periodo d’imposta dal 2021 al 2023, che intendono investire nella realizzazione o nell’ampliamento delle infrastrutture informatiche per potenziare il commercio elettronico.
Per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 è stato stanziato un importo pari a 5 milioni di euro.
Le comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta, con riferimento agli investimenti effettuati nel 2022, andavano presentate dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023. Il provvedimento del 20 maggio 2022 ha approvato il modello “Comunicazione delle spese per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico” per richiedere il bonus e ha definito i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta, al fine di rispettare il limite di spesa.
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato che ciascun richiedente potrà usufruire del 100% dell’importo richiesto, considerando che gli importi totali delle richieste valide presentate sulla base delle istruzioni fornite con il provvedimento del 20 maggio 2022 e per le quali non è intervenuta una rinuncia, sono inferiori al limite di spesa.
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