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Bonus Carburante: sì alle società con partecipazione pubblica

Bonus Carburante: sì alle società con partecipazione pubblicaBonus Carburante: sì alle società con partecipazione pubblica
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Il Bonus Carburante per i soggetti dipendenti è una misura agevolativa introdotta dal DL n. 21 del 21 marzo 2022, che ha previsto, in riferimento all’anno 2022, che i buoni benzina concessi dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti non concorrano alla formazione del reddito.

Si tratta di una misura rientrante tra quelle disposte al fine di contrastare il rincaro dei prezzi energetici dovuto alla guerra in Ucraina.

Per ogni dipendente, è previsto un limite massimo di 200 euro di importo totale che non sarà considerato a fini reddituali. Vediamo di seguito chi sono i soggetti dipendenti che possono beneficiare della misura.

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Bonus Carburante: società privata operante per enti pubblici

Si è parlato di recente dei soggetti ammissibili al Bonus Carburante nella risposta ad interpello n. 15 del 12 gennaio 2023 dell’Agenzia delle Entrate.

Qui l’istante rappresenta di essere una società consortile per azioni a capitale interamente pubblico, in cui le partecipazioni sono detenute in parte dalla Regione e in parte da 17 Aziende Sanitarie Provinciali e Aziende Ospedaliere.

La società afferma di mettere a disposizione dei suddetti enti lo strumento operativo mediante il quale gli stessi organizzano e gestiscono il servizio di trasporto per il 118 in riferimento all’intero territorio regionale, e di occuparsi inoltre di tutti i servizi legati allo strumento.

L’istante sostiene che, sotto il profilo fiscale, la società è qualificata come “ente commerciale” senza scopo di lucro, e che i servizi commerciali che svolge sono destinati solo ai propri soci. Dichiara inoltre di considerarsi un “ente pubblico economico”.

La società fa presente tuttavia di avere più di tremila dipendenti, che sono assunti dalla stessa mediante contratto CCNL Associazione Italiana Ospedalità Privata­AIOP Sanità Privata.

Ciò posto, tenendo conto che la società dichiara di considerarsi un ente pubblico economico – e che tutte le prestazioni professionali che svolge sono comunque dirette al servizio di enti pubblici – chiede alle Entrate se sia possibile riconoscere ai propri dipendenti il Bonus Carburante.

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Si alle società private con capitale interamente pubblico

Il Fisco spiega innanzitutto che, in merito all’ambito applicativo del Bonus Carburante sono stati forniti importanti chiarimenti con la Circolare n. 27/E del 14 luglio 2022.

Qui si spiegava che la misura in principio è stata introdotta al fine di favorire esclusivamente i lavoratori dipendenti delle aziende private. In sede di conversione del decreto legge, tuttavia, l’espressione “dipendenti di aziende private” è stata sostituita da “dipendenti di datori di lavoro privati”.

In merito a ciò, si precisava che possono essere considerati come “datori di lavoro privati” i datori di lavoro che operano nel “settore privato”, così come definito dalla Circolare n. 28/E del 15 giugno 2016.

Di conseguenza, sono escluse dalla possibilità di applicare il Bonus Carburante tutte le aziende che non appartengono al settore privato e che, quindi, fanno parte dell’amministrazione pubblica.

L’amministrazione pubblica comprende tutti gli enti dello Stato, inclusi le scuole, gli ospedali pubblici, le Regioni, le Province, i Comuni, i loro consorzi e associazioni, nonché le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.

A tal proposito, si fa presente invece che si considerano come appartenenti al settore privato anche tutti i soggetti privati che non svolgono attività commerciale, come associazioni, fondazioni e consorzi privati.

Sono ammissibili al Bonus Carburante inoltre i lavoratori autonomi che dispongono di propri dipendenti.

Visto quanto detto, in merito al caso presentato nell’istanza si ritiene che i dipendenti della società possano usufruire dell’agevolazione in oggetto.

Nello specifico, si fa presente come non sia rilevante il fatto che la società svolga prestazioni destinate a soli enti pubblici, né che le partecipazioni siano detenute da soli enti pubblici.

Questo in quanto, appunto, la società comunque segue il regime amministrativo di diritto privato ed è, quindi, inquadrabile come appartenente al settore privato.



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TAGS: bonus carburante, buoni benzina

Autore: Redazione Online

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