Il Governo ha recentemente approvato, in data 10 Gennaio, un nuovo decreto legge intitolato “Decreto Trasparenza Carburanti” con l’obiettivo di contrastare l’aumento indiscriminato dei prezzi di benzina e gasolio.
Il Governo ha recentemente approvato, in data 10 Gennaio, un nuovo decreto legge intitolato “Decreto Trasparenza Carburanti” con l’obiettivo di contrastare l’aumento indiscriminato dei prezzi di benzina e gasolio presso i distributori, causato dalla fine dello sconto sulle accise in vigore fino a dicembre 2022.
La bozza del decreto, attualmente in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede misure di maggiore controllo sui prezzi applicati dai gestori, senza alcun taglio alle imposte.
Una novità importante e di immediato impatto pratico è il nuovo beneficio per i lavoratori dipendenti, simile a quello previsto dal DL 21/2022 del Governo Draghi, ovvero un Bonus Carburante aziendale non imponibile fino a 200 euro che può essere utilizzato insieme ai fringe benefits previsti dall’articolo 51, comma 3, del Tuir.
Il decreto-legge approvato su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi.
In particolare, il decreto stabilisce che:
In relazione al bonus erogabile per l’anno 2022 (fino al 12 gennaio 2023 per il principio di cassa allargato), l’Agenzia delle entrate ha emesso le istruzioni operative con la circolare 27-2022 e si presume che le indicazioni rimarranno le stesse anche per questo nuovo bonus benzina.
Tutti i datori di lavoro (imprese e lavoratori autonomi) potranno distribuire le somme entro il 31 Marzo 2023, ma i buoni potranno essere utilizzati anche successivamente dai dipendenti (i collaboratori non rientrano tra i beneficiari).
I bonus benzina riguardano in realtà tutti i carburanti e le ricariche elettriche per le auto e sono esenti dall’IRPEF per i lavoratori e deducibili dal reddito di impresa. Possono essere erogati senza particolari accordi contrattuali e anche “ad personam”. Se previsti da contratti aziendali o territoriali, possono sostituire i premi di risultato agevolati.
Rimaniamo in attesa del testo ufficiale del provvedimento per la conferma e ulteriori dettagli.
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