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Bonus Acqua Potabile: stabilite regole, importi e percentuale 2023

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Ultimo Aggiornamento:

Con il Provvedimento Prot. n. 116259 del 3 aprile 2023, l’Agenzia delle Entrate ha definito la percentuale di credito d’imposta spettante per i beneficiari del Bonus Acqua Potabile.

L’agevolazione spetta in riferimento alle spese conseguite per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290.

Il Bonus Acqua Potabile è stato introdotto nel nostro ordinamento giuridico dalla Legge di Bilancio 2021, con lo scopo di razionalizzarne il consumo e di migliorare la qualità delle acque che vengono erogate dagli acquedotti.

Vediamo di seguito come funziona l’agevolazione, chi sono i beneficiari e qual è l’effettivo importo di credito spettante.

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Bonus Acqua Potabile: beneficiari, credito, limiti spesa

Il Bonus Acqua Potabile è nato appunto con la Manovra 2021, che all’art. 1, commi da 1087 a 1089 ha previsto la concessione di un credito d’imposta pari al 50% per chi, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022, avrebbe provveduto ad acquistare e installare sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290.

L’incentivo è stato successivamente prorogato dalla Legge di Bilancio 2022, che ne ha esteso la validità fino al 31 dicembre 2023.

Possono beneficiare del Bonus acqua potabile le seguenti categorie di soggetti:

  1. Persone fisiche al di fuori dell’esercizio di impresa, arti e professioni;
  2. Soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
  3. Enti non commerciali, compresi gli ETS (Enti del Terzo Settore) e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

La normativa prevede appunto che il credito spetti nella misura del 50% delle spese sostenute. Ma stabilisce anche il limite massimo di spesa concesso per ogni beneficiario, ovvero:

  • 1.000 euro per immobile, a favore delle persone fisiche. In caso l’installazione dei sistemi interessi più immobili, la spesa di 1.000 euro si considera singolarmente per ciascun immobile;
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale interessato dall’installazione dei sistemi, per tutti i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Tutti i requisiti e le modalità di fruizione del Bonus Acqua Potabile sono stati definiti con il Provvedimento Prot. n. 153000 del 16 giugno 2021.

Con lo stesso documento è stato approvato anche il Modello per comunicare le spese sostenute.

Ogni soggetto che intende beneficiare dell’incentivo è tenuto infatti a trasmettere la suddetta Comunicazione alle Entrate. Questa dev’essere inviata dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si sostengono le spese (approfondisci qui).

Il Modello approvato e le istruzioni per la compilazione sono stati successivamente aggiornati il 31 gennaio 2022. Qui è disponibile il Modello di Comunicazione e qui le istruzioni per la compilazione aggiornati.

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Percentuale da moltiplicare al credito: 17,9005%

Lo stesso Provvedimento del 16 giugno 2021 aveva stabilito – riguardo all’ammontare massimo di credito d’imposta fruibile – che sarebbe stato necessario moltiplicare il credito d’imposta, indicato nella Comunicazione dal soggetto, per una percentuale che sarebbe stata resa nota con un provvedimento successivo, da definire anno per anno entro ogni 31 marzo (riferito alle spese dell’anno precedente).

Si legge qui anche che la percentuale si determina rapportando il limite di spesa complessivo all’ammontare complessivo di credito spettante che risulta, appunto, dalla Comunicazione presentata.

Nel caso in cui, poi, l’ammontare complessivo del credito d’imposta dovesse risultare pari o inferiore al limite di spesa concesso, la percentuale sarà pari al 100%.

Ebbene, con il Provvedimento del 3 aprile 2023, è stato stabilito che la percentuale da moltiplicare al credito – per le spese conseguite nel 2022, che dovevano essere comunicate dai richiedenti dal 1° al 28 febbraio 2023 – è pari al 17,9005 per cento.

Viene precisato nuovamente qui che il credito d’imposta risultante dalla Comunicazione presentata deve essere moltiplicato per la percentuale citata, arrotondando il risultato all’unità di euro.

Si fa sapere che comunque ogni soggetto beneficiario del Bonus acqua potabile ha la possibilità di visualizzare l’effettivo credito d’imposta fruibile accedendo al proprio cassetto fiscale mediante l’Area Riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il credito d’imposta spettante può essere utilizzato:

  • Per le persone fisiche, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese e in quelli successivi;
  • Per tutti gli altri soggetti si concede esclusivamente la compensazione con l’F24.


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TAGS: acqua, bonus acqua potabile, E290, filtraggio acqua, mineralizzazione

Autore: Redazione Online

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