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Bonifico parlante Superbonus: che cos’è, requisiti, moduli

Bonifico parlante Superbonus: che cos’è, requisiti, moduliBonifico parlante Superbonus: che cos’è, requisiti, moduli
Ultimo Aggiornamento:

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, con la Circolare n. 24/E del 2020, le modalità di utilizzo del bonifico parlante in merito al Superbonus.

Si stabilisce qui che è necessario applicarlo unicamente se si sceglie di usufruire del bonus tramite la detrazione fiscale. E quindi con il rimborso in 5 quote per 5 anni nella Dichiarazione dei Redditi. Non serve invece se si opta per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.

Vediamo tutto ciò che c’è da sapere sull’utilizzo del bonifico parlante in merito al Superbonus 100%.

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Bonifico parlante Superbonus: i requisiti da inserire

Il bonifico parlante è dunque obbligatorio quando si decide di usufruire del Superbonus 110% con la Dichiarazione dei Redditi. Il bonifico parlante non è altro che un bonifico ordinario, che però contiene nella causale delle informazioni prestabilite. Necessarie per verificare che il pagamento sia effettivamente inerente all’utilizzo del Bonus 110%.

Tale pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario oppure postale. E nella causale devono essere presenti le seguenti informazioni:

  • Causale versamento, dove si specifica che il bonifico è legato all’utilizzo del Superbonus (per esempio si può scrivere: “Superbonus, ai sensi del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020, ecc.”);
  • Codice Fiscale di chi effettua il pagamento, e quindi di chi intende usufruire del Bonus 110%;
  • Partita IVA dell’impresa che riceverà il bonifico.

Per quanto riguarda gli interventi iniziati dal 6 ottobre 2020 e legati solo all’Ecobonus 110% (non al Sismabonus 110%), è necessario inserire anche:

  • Numero della fattura pagata;
  • Data della fattura pagata.

Per maggiori informazioni ti invitiamo a leggere la guida “Cos’è e come si compila il bonifico parlante? Istruzioni per i vari Bonus“;

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L’obbligo del riferimento normativo esatto

Perché il bonifico parlante sia valido per usufruire del Superbonus 110%, c’è un altro chiarimento molto importante. Sarà infatti necessario inserire i corretti riferimenti normativi in merito all’intervento che si intende realizzare.

Per esempio, se si vuole effettuare un lavoro legato all’Ecobonus 110% per migliorare l’efficientamento energetico dell’edificio, nella causale si dovrà indicare “art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296”. Riferimento normativo che in realtà sta ad indicare l’Ecobonus normale, quello che concede una detrazione dal 50% fino all’85%.

Tale procedimento può risultare un po’ complicato, perché non è facile sapere quale specifico riferimento normativo inserire. Fortunatamente però gli istituti bancari e anche quelli postali dispongono di moduli precompilati che vi aiuteranno a redigere correttamente il bonifico parlante per accedere al Superbonus.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il documento ufficiale divulgato dall’Agenzia delle Entrate.



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TAGS: agenzia entrate, bonifico, bonifico parlante, bonus, detrazione fiscale, dichiarazione redditi, ecobonus, Superbonus

Autore: Redazione Online

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