Le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) godono di benefici fiscali significativi, ma devono dimostrare i requisiti sostanziali tramite riscontri contabili. In particolare, è essenziale la tracciabilità dei versamenti.
Quali sono le conseguenze se queste associazioni non riescono a fornire una documentazione adeguata?
La sentenza n. 13790 della Corte di Cassazione del 20 maggio scorso ha chiarito questo aspetto cruciale.
Sommario
Secondo la legge n. 398/1991, le associazioni sportive dilettantistiche devono mantenere una documentazione dettagliata che includa i libri soci, il registro riepilogativo, le copie delle fatture e la documentazione relativa a costi e spese.
Se un’Asd non riesce a produrre questi documenti, rischia di perdere i benefici fiscali concessi.
Questo è stato il caso di una Asd che non ha potuto fornire la documentazione necessaria, portando l’Agenzia delle Entrate a emettere un avviso di accertamento e a disconoscere i benefici fiscali previsti dall’articolo 148 del Tuir e dalla legge n. 398/1991.
Advertisement - PubblicitàL’Agenzia delle Entrate ha sollevato diverse contestazioni nei confronti di una associazione sportiva dilettantistica (Asd), culminate in un avviso di accertamento che ha revocato i benefici fiscali previsti dalla legge n. 398/1991 e dall’articolo 148 del Tuir. Le principali contestazioni riguardano la mancata istituzione, conservazione ed esibizione della documentazione contabile necessaria per dimostrare i requisiti sostanziali richiesti per le agevolazioni fiscali. Specificamente, l’Asd non ha prodotto i libri soci, il registro riepilogativo delle attività svolte, le copie delle fatture emesse e la documentazione relativa a costi e spese sostenute.
Questa mancanza di documentazione ha portato l’Agenzia delle Entrate a concludere che l’Asd non ha rispettato gli obblighi contabili necessari per garantire la tracciabilità dei versamenti. La tracciabilità è un requisito essenziale per dimostrare che l’associazione opera senza scopo di lucro, condizione indispensabile per beneficiare del regime fiscale agevolato. L’Agenzia ha riscontrato che l’Asd non ha esibito le fatture e tutta la documentazione contabile relativa all’anno di riferimento, rendendo impossibile verificare la destinazione e la legittimità delle spese.
Un ulteriore punto critico evidenziato dall’Agenzia riguarda la voce “spese per rimborsi vari” per un importo di 65.748 euro, per la quale l’Asd non ha fornito alcuna giustificazione documentale. Questa carenza ha rafforzato l’argomento dell’Agenzia secondo cui l’Asd non rispettava i requisiti per il regime agevolato. In seguito all’atto di autotutela, i ricavi accertati sono stati ridotti da 172 mila a 132 mila euro, ma ciò non ha cambiato la sostanza delle contestazioni.
Advertisement - PubblicitàLa Corte di Cassazione ha confermato la necessità della tracciabilità dei versamenti e della corretta documentazione contabile per mantenere i benefici fiscali.
Nel caso esaminato, l’Asd non aveva documentato adeguatamente le spese per “rimborsi vari” per un importo di 65.748 euro. La Corte ha ribadito che la mancanza di questa documentazione comporta la decadenza dal regime di favore.
Inoltre, la sentenza ha sottolineato che l’assenza di fine di lucro deve essere verificabile attraverso riscontri contabili come fatture, ricevute e scontrini.
La Cassazione ha rigettato il ricorso dell’Asd, considerando infondate le contestazioni relative alla presunta violazione dell’obbligo di tracciabilità. La decisione della Ctr, che aveva confermato l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate, è stata ritenuta corretta.
La Corte ha affermato che la perdita dell’agevolazione fiscale, quando legata al mancato rispetto dei requisiti sostanziali, non costituisce una sanzione. Di conseguenza, l’abolizione della decadenza prevista dalla legge n. 158/2015 non ha effetto retroattivo e non si applica ai casi precedenti.
Advertisement - PubblicitàLa sentenza della Corte di Cassazione chiarisce che le associazioni sportive dilettantistiche devono essere in grado di dimostrare i requisiti sostanziali richiesti dalla legge n. 398/1991 attraverso una documentazione contabile adeguata. La mancanza di tale documentazione comporta la decadenza dai benefici fiscali.
Le Asd devono quindi prestare particolare attenzione alla tracciabilità dei versamenti e alla conservazione di tutti i documenti contabili necessari per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate.
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