I condomini che finanziano una piattaforma elevatrice per l’accessibilità possono detrarre il 75% dell’intera spesa. L’agevolazione è valida fino al 2025 ed esclude il calcolo millesimale della proprietà.
L’installazione di piattaforme elevatrici e altri dispositivi per l’eliminazione delle barriere architettoniche è un tema di grande interesse, soprattutto per i condomini in cui risiedono persone con disabilità o con difficoltà motorie.
Ma cosa succede quando solo alcuni condomini decidono di sostenere le spese per l’installazione di un elevatore? Possono detrarre l’intero importo pagato o solo la quota millesimale?
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito questo aspetto, rispondendo a una domanda pubblicata su FiscoOggi.
Scopriamo insieme cosa prevede la normativa e quali sono i vantaggi fiscali per i condomini coinvolti.
Sommario
Un lettore ha posto il seguente quesito all’Agenzia delle Entrate:
“In un condominio di tre piani è stato deciso di installare una piattaforma elevatrice nel giroscale interno, per agevolare la mobilità di persone disabili. Solo due su sei condomini hanno deciso di partecipare alle spese. I due condomini possono usufruire del beneficio fiscale sull’intero importo sostenuto per l’installazione oppure il beneficio è limitato alla parte di spesa calcolata in proporzione ai propri millesimi di proprietà?”
La questione è rilevante perché nei condomini spesso si verificano situazioni in cui solo alcuni proprietari accettano di sostenere i costi per interventi migliorativi, lasciando il dubbio su chi possa beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente.
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Advertisement - PubblicitàL’Agenzia delle Entrate ha risposto facendo riferimento alla normativa vigente e a precedenti chiarimenti in materia. La legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) ha introdotto una detrazione del 75% per le spese destinate alla rimozione delle barriere architettoniche in edifici esistenti, con riferimento a interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici (articolo 119-ter del D.L. 34/2020).
Questa agevolazione, inizialmente valida solo per il 2022, è stata poi prorogata fino al 31 dicembre 2025 dalla legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023).
Nella risposta n. 291/2022 e nella circolare n. 7/2021, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che:
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Advertisement - PubblicitàNel caso in esame, trattandosi dell’installazione di una piattaforma elevatrice, i due condomini che hanno deciso di contribuire possono usufruire del beneficio fiscale sull’intero importo pagato.
Ciò avviene perché, a differenza di un ascensore condominiale che rientra nella proprietà comune e deve essere suddiviso tra tutti i proprietari, una piattaforma elevatrice può essere considerata un mezzo d’ausilio necessario per chi ne ha bisogno e per chi decide di contribuire volontariamente alle spese.
Questo principio era già stato chiarito nella risoluzione n. 336/2008, che distingue tra interventi su beni comuni e interventi su beni destinati all’utilizzo specifico di alcuni condomini.
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Advertisement - PubblicitàGrazie al bonus barriere architettoniche, i condomini che scelgono di investire nella rimozione di ostacoli architettonici possono beneficiare di una detrazione fiscale del 75%, ottenendo così un notevole risparmio economico.
Nel caso di una piattaforma elevatrice, chi sostiene interamente la spesa può usufruire della detrazione per l’intero importo versato, senza dover considerare i millesimi di proprietà. Questo incentivo non solo favorisce l’accessibilità degli edifici, ma rappresenta anche un importante passo avanti verso l’inclusione e la mobilità per tutti.
Se nel tuo condominio ci sono persone con difficoltà motorie, potrebbe essere il momento giusto per valutare questi interventi e approfittare dei benefici fiscali. Hai già considerato questa possibilità per migliorare l’accessibilità del tuo stabile?