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Acquisto terreni aree montane: bonus per tutti con obbligo coltivazione

La Legge di Bilancio 2023, in vigore dal 1° gennaio, ha apportato alcuni cambiamenti alla normativa legata all’acquisto di terreni in aree montane.

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La Legge di Bilancio 2023, in vigore dal 1° gennaio, ha apportato alcuni cambiamenti alla normativa legata all’acquisto di terreni in aree montane.

Stiamo parlando in particolare delle disposizioni contenute nel DPR n. 601 del 29 settembre 1973 all’art. 9, in cui viene disciplinata l’applicazione delle agevolazioni tributarie in riferimento ai territori montani.

La Manovra 2023, in particolare, ha previsto l’abrogazione del secondo comma prima presente all’art. 9 e lo ha sostituito con il nuovo comma 2, atto a riformulare la tipologia di beneficiari e anche le imposte interessate dall’agevolazione.

Sempre dal 1° gennaio sono inoltre state estese le agevolazioni per l’acquisto della “piccola proprietà contadina”.

Per approfondire, leggi: “Bonus Acquisto Terreni: ammessi i non iscritti alla Gestione speciale

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Acquisto terreni aree montane: territori e imposte

Sono interessati dalle novità gli atti di trasferimento che riguardano fondi rustici ubicati in aree montane.

Nello specifico, possono beneficiare della riduzione delle imposte i terreni:

  1. Situati ad un’altitudine pari o superiore ai 700 metri sul livello del mare, anche nel caso in cui questi si trovino soltanto in parte a tale altitudine;
  2. Ubicati in aree ricomprese nell’elenco dei comuni montani (consultabile qui);
  3. Ricompresi in aree facenti parte di comprensori di bonifica montana.

La Manovra 2023, in riferimento a questi territori, ha disposto che i trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici, a partire dal 1° gennaio possono beneficiare di notevoli sconti sul pagamento delle imposte, ovvero:

  • Imposta di registro e imposta ipotecaria in misura fissa;
  • Totale esenzione dall’imposta catastale e dall’imposta di bollo.
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Bonus Acquisto Terreni: beneficiari, come funziona

I soggetti che usufruiscono dell’incentivo per l’acquisto di terreni in aree montane sono:

  1. Coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, che sono iscritti nella relativa gestione previdenziale e assistenziale;
  2. Soggetti non iscritti nella gestione previdenziale e assistenziale che, mediante apposita dichiarazione da integrare all’atto d’acquisto, si impegnano a coltivare direttamente o a condurre direttamente il fondo per almeno 5 anni;
  3. Cooperative agricole che conducono direttamente i terreni.

A partire da quest’anno dunque, anche i non iscritti alla gestione previdenziale e assistenziale possono beneficiare delle agevolazioni per acquistare un terreno situato in area montana.

Si fa presente tuttavia che, oltre all’obbligo che impedisce di vendere il terreno prima che siano trascorsi 5 anni dall’acquisto agevolato, in questo caso ci sarà anche l’obbligo di continuare a coltivare il fondo per lo stesso periodo di tempo.

In altre parole, viene chiarito che l’agevolazione andrebbe a decadere se, entro 5 anni dalla firma del rogito definitivo:

  • Il soggetto dovesse procedere alla vendita del terreno acquistato con le agevolazioni;
  • Il soggetto, pur non vendendolo, smettesse di gestirlo personalmente oppure smettesse del tutto di coltivarlo e, quindi, lo abbandonasse.

Le disposizioni previste dalla Manovra 2023 vanno a sostituire quanto contenuto prima al secondo comma, ovvero:

Nei territori montani di cui al precedente comma i trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici, fatti a scopo di arrotondamento o di accorpamento di proprietà diretto-coltivatrici, singole o associate, sono soggetti alle imposte di registro e ipotecaria nella misura fissa e sono esenti dalle imposte catastali.

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Ulteriori agevolazioni: cosa rimane uguale?

La nuova Legge di Bilancio 2023 va dunque a sostituire solo il precedente secondo comma, mentre rimane in vigore quanto disposto negli altri punti.

Le stesse agevolazioni si applicano anche ai trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo – acquisiti o disposti dalle Comunità montane – di:

  • Beni la cui destinazione sia prevista nel piano di sviluppo per la realizzazione di insediamenti industriali o artigianali;
  • Impianti a carattere associativo e cooperativo per produzione, lavorazione e commercializzazione dei prodotti del suolo;
  • Caseifici e stalle sociali;
  • Attrezzature turistiche.

Attenzione, è previsto inoltre che possano godere dell’esenzione dall’imposta sulle successioni e donazioni gli atti che hanno come oggetto la successione o donazione di boschi costituiti, ricostituiti o migliorati per effetto di leggi stipulate a favore delle aree montane, se il trasferimento viene fatto tra:

  • Ascendenti;
  • Discendenti;
  • Coniugi.

Per poter usufruire di tutte le agevolazioni di cui sopra è obbligatorio il rispetto dei vincoli ambientali. Si specifica infatti che i soggetti che non osservano gli obblighi derivanti dai vincoli idrogeologici o dai vincoli imposti per altri scopi, andranno incontro alla decadenza dai benefici.



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TAGS: acquisto terreni, aree montane, Bonus Acquisto Terreni

Autore: Redazione Online

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