Per poter accedere all’incentivo Conto Termico del GSE (Leggi la nostra Guida al Conto Termico 2020 ), che concede detrazioni per l’installazione di un impianto solare termico, è necessario fare attenzione ai criteri da rispettare durante la realizzazione degli interventi.
Per poter accedere all’incentivo Conto Termico del GSE (Leggi la nostra Guida al Conto Termico 2020 ), che concede detrazioni per l’installazione di un impianto solare termico, è necessario fare attenzione ai criteri da rispettare durante la realizzazione degli interventi.
A tal proposito, il GSE ha pubblicato due documenti che chiariscono due dubbi principali: il concetto di edificio, e il corretto dimensionamento degli impianti. La prima guida è rivolta alle Pubbliche Amministrazioni, mentre la seconda riguarda i privati.
Analizziamole insieme.
Advertisement - PubblicitàLa Guida sul “concetto di edificio ai fini del Conto Termico” è rivolta alle PA che intendono finanziare progetti di profonda riqualificazione degli edifici.
Il GSE si è trovato a dover chiarire tale punto in quanto le PA si trovano spesso ad avviare progetti su edifici non idonei al fine dell’ottenimento dell’incentivo. Come, ad esempio: immobili che risultano abbandonati e non utilizzati per tanto tempo; ristrutturazioni per far diventare gli immobili “ad energia quasi zero” che comprendono demolizioni, ricostruzioni o ampliamenti; impianti nuovi che vengono installati in edifici differenti da quelli in cui era installato l’impianto vecchio.
Nella guida si chiarisce innanzitutto che un edificio è un:
“sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti, dispositivi tecnologici ed arredi che si trovano al suo interno”.
Ma non basta la concezione di edificio in sé. Al momento della richiesta infatti, tale immobile dovrà risultare “esistente”, e quindi iscritto al Catasto. Leggiamo infatti che:
“Possono accedere all’incentivo Conto Termico solo gli Edifici esistenti e fabbricati rurali esistenti e cioè gli edifici e fabbricati rurali, comprese le pertinenze, iscritti al catasto edilizio urbano, ad esclusione degli edifici in costruzione, alla data di presentazione dell’istanza di incentivazione.”
Non sono validi ai fini dell’accesso all’incentivo gli immobili appartenenti alla categoria catastale F/3, ovvero i fabbricati ancora in fase di costruzione. Infatti la struttura deve essere:
Per quanto riguarda la seconda Guida sui “criteri di dimensionamento degli impianti solari termici”, il GSE si rivolge ai privati che intendono installare gli impianti per la produzione di acqua calda sanitaria.
Si parla qui degli interventi classificati come 2.C, ovvero:
“l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o a integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e raffreddamento”.
Si legge che:
“La configurazione ottimale per un impianto solare termico è definita sulla base dei fabbisogni dell’utenza, della posizione geografica e delle condizioni climatiche del luogo d’installazione.”
A tal proposito, il dimensionamento degli impianti valido per accedere all’incentivo è pari a:
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