Il Conto Termico è un’agevolazione concessa dall’ente statale GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che mira ad incentivare la realizzazione di interventi di efficientamento energetico negli edifici e la produzione di energia pulita tramite impianti alimentati a fonti rinnovabili.
Nello specifico, l’incentivo consente di intervenire sugli immobili al fine di riqualificarli e migliorarne le prestazioni energetiche. In quest’ottica, non solo saranno garantite notevoli riduzioni dell’entità dei consumi e del costo degli stessi, ma verrà anche data l’opportunità di recuperare parte delle spese sostenute per l’installazione.
Vediamo di seguito chi può beneficiare del Conto Termico e quali sono gli impianti installabili.
Advertisement - PubblicitàConto Termico GSE: in cosa consiste, chi ne ha diritto
Il Conto Termico del GSE è entrato in vigore per la prima volta con il Decreto del 28 dicembre 2012 del MISE, ma successivamente è stato ridisciplinato ed esteso dal Decreto interministeriale del 16 febbraio 2016 e dal suo relativo Allegato I, che dispone i criteri di ammissibilità degli interventi.
Ancora più di recente, inoltre, l’agevolazione è stata oggetto di modifiche che hanno portato alla rideterminazione dei fondi dedicati. In particolare, il DL n. 13 del 24 febbraio 2023 ha stabilito che i fondi per gli interventi dedicati alle PA sarebbe stato incrementato di 200 milioni di euro, con la conseguente riduzione delle risorse destinate ad imprese e privati.
Nello specifico, possono accedere all’agevolazione:
- Gli enti delle Pubbliche Amministrazioni – tra i quali sono inclusi anche gli ex-IACP (Istituti Autonomi Case Popolari), le cooperative di abitanti iscritte all’Albo delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali – per i quali vengono messi a disposizione ogni anno complessivamente 400 milioni di euro a partire dal 2023 (fino al 2022 erano 200 milioni);
- I soggetti privati, ai quali sono destinati ogni anno 500 milioni di euro a partire dal 2023 (fino al 2022 erano 700 milioni).
L’ammontare totale del fondo dedicato al Conto Termico, dunque, non è cambiato. Difatti, vengono sempre stanziate per l’agevolazione risorse complessive pari a 900 milioni di euro annui.
Advertisement - PubblicitàIncentivo dal 40% al 65% a seconda di interventi e soggetti
Il Conto Termico del GSE concede incentivi che possono variare dal 40% al 65% delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi incentivabili.
In particolare, le imprese e i privati possono usufruire dell’incentivo esclusivamente in misura pari al 65% per provvedere alla sostituzione di impianti tradizionali con:
- Impianti a pompe di calore;
- Caldaie e apparecchi a biomassa;
- Sistemi ibridi a pompe di calore;
- Impianti solari termici;
- Scalda acqua a pompa di calore.
Le PA, invece, oltre a poter fruire dell’agevolazione al 65% per l’installazione degli impianti citati, possono conseguire anche ulteriori interventi con quote di incentivazione differenti, ovvero:
- Fino al 65%, per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB).
- Fino al 40%, per interventi di:
-
- Isolamento di pareti e coperture;
- Sostituzione di chiusure finestrate con altre più efficienti;
- Installazione di schermature solari;
- Sostituzione dei corpi illuminanti;
- Installazione di strumenti di building automation;
- Sostituzione di caldaie tradizionali con caldaie a condensazione.
- Fino al 50%, per gli interventi di isolamento termico conseguiti nelle zone climatiche E/F;
- Fino al 55%, per gli interventi, nelle zone climatiche E/F, di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto tra:
Possono essere inclusi tra i costi agevolabili con il Conto Termico anche le spese sostenute per il rilascio della Diagnosi Energetica e per l’APE (Attestato di Prestazione Energetica), in misura pari al:
- 100% per gli enti delle PA e le ESCO che operano per loro conto;
- 50% per i soggetti privati, le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.
Advertisement - PubblicitàConto Termico GSE per privati: tipologie impianti
Il Conto Termico per le imprese e i privati, dunque, ammette esclusivamente l’intervento di sostituzione di impianti esistenti in misura pari al 65%. Le tipologie di impianti installabili in particolare sono le seguenti:
- Pompe di Calore. Si può procedere con la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale (anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria) che siano dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore per impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
- Caldaie e Stufe a Biomasse. L’intervento consiste nella sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti (o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti) con nuovi impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, installando anche sistemi per la contabilizzazione del calore per impianti che superano i 200 kW;
- Solare Termico. È possibile installare impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale (anche con abbinamento a sistemi di solar cooling) per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e raffreddamento, con sistemi di contabilizzazione per impianti che superano i 100 mq;
- Scalda Acqua a Pompa di Calore. Incentivabile unicamente la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
- Impianti Ibridi a Pompa di Calore. È possibile procedere con la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.