Una sentenza del Tar Catania annulla un’ordinanza di demolizione illegittima, stabilendo che deve attendere la decisione sulla richiesta di condono edilizio prima di procedere.
L’ordinanza di demolizione per un abuso edilizio è un tema di grande rilevanza nel contesto dell’edilizia e delle normative urbanistiche. Un recente caso ha sollevato questioni cruciali riguardanti la legittimità di tali ordinanze quando è in corso una richiesta di condono edilizio.
Ma cosa succede se il comune emette un’ordinanza di demolizione mentre è ancora in sospeso una richiesta di sanatoria? È possibile procedere con la demolizione immediatamente, o ci sono delle protezioni legali per i proprietari?
Questo articolo esplora una sentenza del Tar Catania che fa luce su queste domande, offrendo un’analisi approfondita dei diritti e delle procedure coinvolte.
Sommario
La sentenza n. 2350/2024 del Tar Catania rappresenta un’importante presa di posizione in materia di demolizioni illegittime durante la pendenza di una richiesta di condono edilizio.
Nel caso in questione, i proprietari di una casa abusiva, successivamente venduta, avevano presentato un’istanza di sanatoria ai sensi del condono del 1994. Tuttavia, il comune aveva emesso un’ordinanza di demolizione senza comunicare l’avvio del relativo procedimento amministrativo, violando le garanzie partecipative dei ricorrenti.
Secondo i ricorrenti, l’ordinanza di demolizione faceva riferimento a una “Proposta di emissione dell’Ordine di Demolizione e Ripristino dello Stato dei Luoghi” dell’Unità Repressione ed Abusivismo del Comune, che non era mai stata notificata loro.
I ricorrenti sostenevano che, se fossero stati informati dell’avvio del procedimento, avrebbero potuto presentare copia dell’istanza di condono, influenzando il contenuto del provvedimento finale.
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Advertisement - PubblicitàUn punto centrale della sentenza riguarda l’illegittimità dell’ordinanza di demolizione in quanto l’istanza di condono relativa all’immobile in questione non era stata ancora esitata dal Comune. Secondo la giurisprudenza, un’ordinanza di demolizione non può essere emessa mentre è in corso una richiesta di sanatoria.
La normativa di riferimento, l’art. 38 della L. 47/1985, prevede che la presentazione della domanda di condono, accompagnata dall’attestazione del versamento della somma dovuta, sospende il procedimento penale e quello per le sanzioni amministrative.
Articolo 38
Effetti della oblazione e della concessione in sanatoriaLa presentazione entro il termine perentorio della domanda di cui all’articolo 31, accompagnata dalla attestazione, del versamento della somma di cui al primo comma dell’articolo 35, sospende il procedimento penale e quello per le sanzioni amministrative.
L’oblazione interamente corrisposta estingue i reati di […]
Di conseguenza, in pendenza della definizione di tali domande, non può essere adottato alcun provvedimento di demolizione.
Il Tar ha quindi stabilito che il Comune avrebbe dovuto attendere l’esito della procedura di verifica della possibilità di sanatoria prima di emettere l’ordinanza di demolizione. La sentenza sottolinea che questo principio è fondamentale per garantire il rispetto delle garanzie partecipative e dei diritti dei cittadini.
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Advertisement - PubblicitàLa sentenza del Tar Catania n. 2350 del 2024 ribadisce un principio fondamentale in materia edilizia: l’ordinanza di demolizione non può essere emessa in pendenza di una richiesta di condono edilizio. Questo principio tutela i diritti dei proprietari, garantendo loro la possibilità di completare la procedura di sanatoria prima di subire provvedimenti sanzionatori.
Il caso esaminato evidenzia l’importanza di rispettare le normative vigenti e le garanzie partecipative dei cittadini. I comuni devono procedere con attenzione e assicurarsi di aver valutato tutte le richieste di condono prima di adottare misure drastiche come la demolizione.
Per i proprietari, questa sentenza rappresenta una protezione legale contro provvedimenti prematuri e non notificati correttamente.
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