L’obbligo di richiedere la patente a crediti nei cantieri è uno degli aspetti che sta creando molti dubbi tra imprese, lavoratori autonomi e professionisti del settore edilizio. A partire dal 1° novembre 2024, la richiesta della patente sarà obbligatoria per tutte le aziende che operano in cantieri temporanei o mobili.
Questa misura è stata introdotta per garantire maggiore sicurezza e trasparenza nelle operazioni in cantiere, ma è importante capire chi è effettivamente obbligato a dotarsi di questa patente e come dimostrare di averne fatta richiesta.
Hai già affrontato questi dubbi nel tuo cantiere?
Sommario
Uno dei principali dubbi sollevati dagli operatori riguarda la procedura corretta per dimostrare di aver richiesto la patente a crediti per operare nei cantieri. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha fornito importanti chiarimenti al riguardo, specificando che il processo di richiesta è gestito attraverso l’invio di un’autocertificazione via PEC (Posta Elettronica Certificata).
Questa modalità offre un livello di sicurezza giuridica, in quanto la PEC garantisce la tracciabilità e l’integrità del messaggio inviato.
Prova della richiesta tramite PEC
Secondo l’INL, l’invio della richiesta tramite PEC non prevede il rilascio di una ricevuta specifica da parte dell’ente che riceve la domanda. Tuttavia, l’operatore riceve automaticamente una ricevuta di consegna e accettazione, che rappresenta una prova valida dell’avvenuto invio della richiesta.
Questo documento diventa cruciale in caso di controlli o ispezioni, poiché dimostra che la richiesta è stata formalmente presentata entro i termini previsti.
Validità dell’autocertificazione fino al 31 ottobre 2024
Un altro aspetto fondamentale chiarito dall’INL è la scadenza dell’autocertificazione, che avrà validità solo fino al 31 ottobre 2024. A partire dal 1° novembre 2024, l’autocertificazione non avrà più efficacia, e sarà obbligatorio aver ottenuto la patente a crediti attraverso la procedura ordinaria.
L’INL raccomanda di non attendere fino all’ultimo momento per effettuare la richiesta, onde evitare ritardi o problematiche che potrebbero ostacolare l’accesso ai cantieri.
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Conservazione delle prove
Per garantire la massima sicurezza in caso di verifica, è consigliabile conservare tutte le ricevute PEC associate all’invio della richiesta di patente a crediti, incluse le ricevute di accettazione e di avvenuta consegna. Questi documenti potranno essere richiesti in fase di controllo da parte degli organi competenti, e la mancata disponibilità potrebbe esporre l’impresa a sanzioni.
La risposta dell’INL
L’INL ha ribadito che, per le imprese che hanno già presentato l’autocertificazione prima del 1° novembre 2024, non sarà necessario un riscontro documentale ulteriore oltre alla ricevuta di consegna PEC.
Tuttavia, la cautela suggerisce di effettuare verifiche interne sull’avvenuto inoltro della richiesta e di mantenere una gestione documentale adeguata per eventuali controlli futuri.
Advertisement - PubblicitàL’INL ha specificato che la data del 1° ottobre 2024, che segna l’inizio delle richieste per la patente, non rappresenta un “click day”. Le imprese non sono obbligate a fare richiesta immediatamente, ma solo prima di iniziare i lavori. Ad esempio, se un’azienda inizia le sue attività il 15 novembre, dovrà avere la patente entro il 14 novembre.
È quindi fondamentale pianificare in anticipo, ma non c’è obbligo di farlo se non si prevede di iniziare lavori prima di quella data.
Approfondisci: Patente a crediti cantieri: cos’è, come funziona e come ottenerla (guida completa)
Advertisement - PubblicitàNon tutte le attività edili sono soggette all’obbligo di patente a crediti. Le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei o mobili devono dotarsi della patente.
L’INL ha fornito chiarimenti specifici: ad esempio, chi svolge lavori di posa in opera di un perimetro di contenimento in cemento, la costruzione di muretti o recinzioni, o anche lavori di sistemazione agraria e forestale è tenuto a richiedere la patente.
Un altro punto cruciale riguarda il ruolo del committente o del responsabile dei lavori. È loro dovere verificare che l’impresa o il lavoratore autonomo abbiano dichiarato il possesso della patente a crediti o di un documento equivalente come l’attestazione di qualificazione SOA.
Approfondisci: I requisiti per ottenere l’Attestazione SOA
In caso contrario, il committente rischia una sanzione amministrativa compresa tra 711,92 e 2.562,91 euro.
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