Il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) è un certificato che serve ad attestare che un’impresa è in regola con i pagamenti di tutti i contributi previsti dalla legge per poter avviare un cantiere. Sono interessate dal provvedimento solo le aziende dei settori: edile, industriale, artigianale.
Fino al 2003, le aziende dovevano fare tre richieste separate presso gli organi interessati: INPS, INAIL e Cassa Edile. Inoltre era necessario recarsi fisicamente presso gli uffici e richiedere i moduli appositi. Oggi è possibile inviare domanda tramite uno solo di questi enti, e lo si potrà fare unicamente on-line.
Vediamo nello specifico cos’è il DURC, come funziona e come si richiede.
Advertisement - PubblicitàIl 1 luglio 2015 è stata ufficializzata la semplificazione dell’invio del DURC con l’istituzione del DURC On-Line, grazie al quale è possibile presentare domanda immediata e consultare le operazioni effettuate. È sufficiente accedere al sito dell’INPS, dell’INAIL. A seguito dell’istituzione del DURC On-Line, è possibile presentare domanda esclusivamente tramite servizio telematico.
IL DURC è necessario per verificare che le imprese appaltanti siano regolari con tutti i pagamenti contributivi dovuti nei confronti di tutti gli enti. Il documento è obbligatorio per ogni imprenditore, azienda, fornitore ecc. con un rapporto siglato da un contratto pubblico. Ma non solo, nello specifico ecco chi è tenuto a richiedere il DURC:
La presentazione della domanda per ottenere il DURC può essere effettuata dalla stessa azienda, oppure da un soggetto in possesso di delega autorizzativa. Fino al 31 dicembre 2016, la richiesta doveva essere fatta presso il sito https://www.sportellounicoprevidenziale.it/. Dal 1 gennaio 2017, è possibile fare domanda esclusivamente presso i siti ufficiali dell’INAIL e dell’INPS.
Per richiedere il DURC è necessario possedere un indirizzo PEC, tramite il quale l’azienda riceverà l’esito della domanda. Se l’organo preposto accetterà la richiesta, verrà generato il DURC, che avrà una validità di 120 giorni. Nel caso in cui l’impresa invece risulterà irregolare con i pagamenti, la domanda sarà rigettata specificandone il motivo. L’azienda avrà tempo 15 giorni per sanare la propria posizione.
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