Edilizia.com
Edilizia.com
blank
Home » Certificazioni » Denuncia di inizio attività (DIA) » DIA: presentazione e modalità di accettazione

DIA: presentazione e modalità di accettazione

DIA: presentazione e modalità di accettazioneDIA: presentazione e modalità di accettazione
Ultimo Aggiornamento:

Nell’articolo precedente (DIA: le sue funzioni attuali e il “sorpasso” della SCIA) abbiamo presentato la DIA, spiegando le sue funzioni passate e quelle attuali. E concentrandoci inoltre su come viene considerata la Denuncia di Inizio Attività, da quando è nata la SCIA.

Come abbiamo accennato, tale documento in passato aveva maggiore considerazione. Ma ancora oggi è valido per alcuni interventi edilizi non particolarmente rilevanti.

Ma ora, in che modo va sottoscritta la DIA? E con quali condizioni si concede l’approvazione? Vediamolo di seguito.

Advertisement - Pubblicità

Presentazione DIA: i documenti obbligatori

La sottoscrizione della denuncia di inizio attività si fa presso il Comune in cui si trova l’immobile, negli uffici dello Sportello Unico per l’Edilizia. Per convalidarla sono necessari i seguenti documenti:

  • Progetto grafico che mostra la struttura nella sua situazione attuale e in quella futura (dopo gli interventi);
  • Relazione tecnica che elenca tutti gli interventi da effettuare. Specificando, per ognuno di essi, le relative leggi in merito, locali e nazionali;
  • Certificato in cui il progettista si assume la responsabilità del rispetto delle regole urbanistiche;
  • Firma di un ingegnere o architetto (per gli interventi minori anche geometra).

Ovviamente, il professionista che firma il progetto si prende sulle spalle un grande peso, per cui richiederà un compenso adeguato al caso.

Advertisement - Pubblicità

Condizioni e modalità d’accettazione

Per l’accettazione, il Comune avrà tempo solo 30 giorni per valutare il progetto, e può richiedere l’aggiunta o la modifica di qualche elemento. Se dopo i 30 giorni, il Comune non ha dato alcuna risposta positiva o negativa al soggetto, si aziona il meccanismo del silenzio-assenso. Ovvero il progetto si considera approvato, e si può dare inizio ai lavori.

Il proprietario non può ritardare l’inizio dei lavori per più di 1 anno, a partire dalla data di presentazione della DIA. Tutti gli interventi dovranno essere conclusi entro 3 anni dalla sua approvazione.

Ma non è finita qui. Perché il Comune avrà tempo 10 anni (dalla data di presentazione) per valutare la richiesta. E nel caso trovasse qualcosa di abusivo, può richiedere il ripristino immediato dello stato dei luoghi per come era prima dei lavori, con spese a carico del proprietario dell’immobile. Sarà invece il professionista che ha firmato il progetto a rispondere delle contravvenzioni.



Richiedi informazioni per Denuncia di inizio attività (DIA)

Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!

Invia Richiesta

Articoli Correlati

DIA Denuncia Inizio Attività: Cos'è e le funzioni attualiDIA Denuncia Inizio Attività: Cos'è e le funzioni attuali

DIA Denuncia Inizio Attività: Cos'è e le funzioni attuali

29/01/2020 16:54 - La DIA (Denuncia di Inizio Attività) è un atto amministrativo tutt'oggi valido in Italia. Dal 2010, le sue funzioni sono state in gran parte sostituite con la nascita della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
TAGS: denuncia inizio attività, dia, documenti, edilizia

Autore: Redazione Online

Edilizia.com è online dal 1998, il primo del settore in Italia!