Nel 2010, la Legge 73 ha introdotto la CIL, ossia la Comunicazione Inizio Lavori fondamentale per rendere più semplici gli iter burocratici previsti per determinati interventi edili.
Nel 2010, la Legge 73 ha introdotto la CIL, ossia la Comunicazione Inizio Lavori fondamentale per rendere più semplici gli iter burocratici previsti per determinati interventi edili. Questo documento ha permesso a professionisti e privati di ridurre i tempi necessari all’inizio dei lavori, andando a sostituire quella che era la Denuncia Inizio Attività, ossia la DIA.
Tuttavia, anche la CIL è stata superata: nel 2016, infatti, il Decreto SCIA 2 ha portato a un ulteriore snellimento delle pratiche edilizie abolendo la CIL e introducendo tre nuovi documenti, la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), il Permesso a Costruire e la SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività).
Va comunque specificato che ancora oggi ci si riferisce spesso alla CILA con il vecchio termine di CIL. Vediamo quindi di seguito, più nello specifico, che cos’è questo documento, quando è obbligatorio e quali sono i costi per la sua presentazione.
Sommario
Come già anticipato CIL e CILA sono comunicazioni che vanno presentate al momento dell’inizio di lavori edilizi. Va ricordato che quando si parla di lavori edilizi è necessario distinguere la tipologia di intervento: si possono infatti effettuare diversi tipi di lavori che vengono definiti in varie categorie dalla normativa vigente. Nello specifico si distinguono i lavori edili di manutenzione ordinaria, quelli di manutenzione straordinaria, il restauro, la ristrutturazione o la nuova costruzione.
Si può facilmente comprendere che per ciascuno di questi interventi sarà necessaria una documentazione differente per poter procedere con i lavori.
La normativa sull’edilizia negli ultimi anni ha subito numerose modifiche per cui spesso si fa uso ancora di vecchie terminologie, proprio come nel caso della CIL e della CILA che ancora oggi vengono utilizzate spesso come sinonime anche se ufficialmente il documento ufficiale previsto dalla legge è quello denominato CILA.
Va ricordato che la CILA è una comunicazione da depositare e non un certificato da richiedere: questo significa che una volta depositata e protocollata si potranno iniziare i lavori senza dover attendere nessuna autorizzazione.
Advertisement - PubblicitàLa CILA è obbligatoria quando si svolgono determinati tipi di interventi edili mentre in altri casi non è necessario effettuare nessun tipo di comunicazione al Comune di residenza. Nello specifico, la nuova normativa prevede che tutti gli interventi di manutenzione ordinaria oggi non debbano essere dichiarati mentre per le opere che vengono considerate di manutenzione straordinaria non potranno essere svolte se non dietro presentazione della CILA.
La Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata viene pertanto presentata ogni volta debbano essere effettuati interventi di manutenzione straordinaria. La principale differenza con la ex-CIL è che la prima era una semplice comunicazione di inizio lavori mentre la CILA deve essere accompagnata dalla relazione di un tecnico abilitato, che dichiari la conformità alla normativa vigente. Pertanto, alla comunicazione dovranno essere allegati tutti gli elaborati grafici del progetto necessari alla completezza della comunicazione.
Va sottolineato che l’obbligo della CILA è previsto per tutti quei lavori di manutenzione straordinaria che non prevedono modifiche della struttura dell’edificio in cui si opera, ossia aumento delle unità immobiliari con conseguente variazione dei parametri urbanistici e catastali.
Si tratta quindi di un documento che dovrà essere depositato nei più comuni interventi di ristrutturazione di appartamenti come lo spostamento di un tramezzo o l’abbattimento di una parete per la variazione dei volumi delle stanze.
Di particolare interesse è la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche in relazione proprio alla CILA. Tutti gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche che non comportano variazioni della sagoma dell’edificio sono considerati attività di edilizia libera e, pertanto, non richiedono autorizzazioni.
Un esempio in questo senso può essere l’installazione di un montascale oppure il rinnovamento della rampa di scale per renderle accessibili a chi presenta difficoltà motorie. Viceversa, la realizzazione di ascensori esterni o di altro tipo di manufatto che porta a una variazione della struttura e forma dell’edificio necessiterà di una Comunicazione Inizio Lavori Asseverata.
Se, quindi, la CILA è obbligatoria per tutti gli interventi di che apportano modifiche nella struttura dell’immobile, va ricordato che essa è stata abolita nelle opere di edilizia libera, quali ad esempio l’installazione di pompe di calore, lo spostamento di porte interne o il rinnovamento di servizi igienico-sanitari.
Advertisement - PubblicitàPer quanto riguarda i costi è necessario specificare che questi possono variare a seconda di una serie di parametri. Per prima cosa, infatti, la CILA è una comunicazione asseverata, il ché significa che un professionista dovrà verificare il progetto e allegare eventuali documenti che comprovano il rispetto della normativa vigente per i lavori che si intendono eseguire.
Tuttavia non tutti gli onorari dei professionisti sono uguali e uno stesso professionista potrà richiedere un prezzo differente a seconda del tipo di lavoro da svolgere, ossia del tempo necessario per poter realizzare correttamente la comunicazione. Anche se diventa difficile definire un costo preciso si potrà comunque indicare, come costo medio, quello intorno ai seicento euro.
Per depositare la CILA presso il Comune in cui si deve procedere per i lavori è necessario pagare i diritti di segreteria: anche per questo costo è difficile definire un valore in quanto varia a seconda del Comune. In alcuni casi non sono previste spese per i diritti di segreteria mentre in altri si può arrivare a pagare anche un paio di centinaia di euro.
Per questo motivo è necessario informarsi prima di iniziare qualsiasi tipo di progetto in modo da potersi fare un’idea sulla spesa iniziale relativa ai lavori da svolgere.
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