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Superbonus e case fantasma: il catasto contro l’evasione immobiliare

L’Agenzia delle Entrate intensifica la lotta all’evasione immobiliare con il Piano 2024-2026, mirando a una maggior trasparenza del patrimonio immobiliare italiano.

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Nel panorama fiscale italiano, l’evasione legata al settore immobiliare rappresenta una sfida costante per le autorità. Per combattere questo fenomeno, l’Agenzia delle Entrate ha delineato una serie di strategie e obiettivi per il triennio 2024-2026.

Questo impegno non solo mira a scoprire le cosiddette “case fantasma” ma intende anche rendere più efficiente l’aggiornamento delle banche dati catastali. Attraverso l’uso di tecnologie avanzate e l’obbligo di conformità post-superbonus, il fisco italiano intensifica la sua lotta contro l’evasione, promuovendo al contempo la valorizzazione del patrimonio immobiliare nazionale.

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Il piano operativo e gli obiettivi strategici

L’Agenzia delle Entrate, con il suo Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) 2024-2026, ha stabilito obiettivi chiari per rafforzare la lotta all’evasione immobiliare. Il piano prevede un potenziamento del sistema informativo dell’Anagrafe immobiliare integrata, mirando a un incremento significativo dell’informatizzazione delle banche dati.

Gli uffici fiscali sono chiamati a espandere il periodo informatizzato della Banca Dati di Pubblicità Immobiliare, con l’ambizione di passare dal 70,5% al 74,5% entro il 2026. Un altro obiettivo strategico è l’aumento del tasso di recupero delle volture automatiche non registrate, migliorando la capacità degli uffici di intervenire manualmente per risolvere queste situazioni.

Queste misure sono volte a incrementare l’efficienza e l’efficacia dell’azione di controllo e servizio verso i contribuenti, dimostrando un impegno costante verso la modernizzazione e l’accuratezza della gestione catastale.

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Caccia alle case fantasma

Un obiettivo cruciale del Piano operativo è l’intensificazione della lotta contro le “case fantasma“. Il termine si riferisce a quegli immobili non registrati o incoerentemente rappresentati nelle cartografie catastali.

Il Piao 2024-2026 mira a estendere le indagini cartografiche su una porzione sempre maggiore del territorio nazionale, con l’obiettivo di portare la copertura dal 45% al 70% entro tre anni.

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Questo ambizioso salto quantitativo è reso possibile dall’adozione di tecnologie avanzate come le ortofoto, immagini aeree ad alta definizione che non lasciano scampo alle omissioni. Il Servizio integrato del territorio (Sit), combinando diverse banche dati catastali in un unico sistema, rappresenta una risorsa fondamentale in questa caccia, offrendo una visione completa e dettagliata del tessuto immobiliare italiano.

Le indagini territoriali non si limitano però al monitoraggio aereo. L’Agenzia delle Entrate prevede anche un’intensa attività di verifica sul campo, con l’obiettivo di toccare un tasso di controllo del 87% entro il termine del triennio.

Questo sforzo testimonia l’impegno dell’amministrazione finanziaria a chiudere il cerchio sull’evasione, garantendo l’aggiornamento e l’esattezza delle registrazioni catastali attraverso un approccio che combina innovazione tecnologica e presidio territoriale.

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Gli immobili da controllare e i titolari dei beni

Per assicurare una maggiore conformità fiscale nel settore immobiliare, l’Agenzia delle Entrate ha definito obiettivi specifici che riguardano il controllo degli immobili e la verifica della correttezza dei dati dei titolari di beni immobiliari. Il “Tasso di copertura degli immobili da controllare” è un indicatore chiave: entro il 2026, è previsto un aumento dal 34% al 36%.

Questo incremento riflette l’intento di ampliare la gamma di controlli eseguibili, per un presidio più efficace del territorio in relazione alla totalità delle dichiarazioni presentate.

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Altrettanto importante è il miglioramento della “Conformità dei soggetti titolari di immobili in catasto”, la quale dovrebbe passare dal 63% attuale al 70% entro il triennio. Questo obiettivo punta a rafforzare l’attendibilità delle intestazioni catastali, confrontando i dati catastali con le informazioni registrate nei registri immobiliari.

Una maggiore precisione nelle intestazioni catastali è essenziale per fornire dati accurati, necessari, ad esempio, alla precompilazione dei quadri relativi agli immobili nei modelli fiscali come il 730.

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Le lettere di compliance per il Superbonus

Nell’ambito della strategia per incrementare la compliance fiscale, un’innovazione significativa introdotta nel 2024 riguarda i proprietari di immobili che hanno beneficiato del Superbonus per interventi di efficientamento energetico e altre misure. L’ultima legge di bilancio ha introdotto la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di inviare lettere di compliance, al fine di verificare l’aggiornamento corretto dei dati catastali dell’immobile interessato dagli interventi.

Questa iniziativa si basa sull’analisi dei dati già in possesso dell’amministrazione finanziaria, e mira a individuare eventuali discrepanze o omissioni nelle variazioni catastali post-intervento, sollecitando i proprietari a regolarizzare la situazione.

Questo nuovo approccio, focalizzato sulle variazioni catastali legate al superbonus, evidenzia l’importanza di un aggiornamento accurato delle informazioni immobiliari per una corretta valutazione fiscale degli immobili. Attraverso queste lettere di compliance, l’Agenzia delle Entrate promuove una maggiore trasparenza e incoraggia i contribuenti a collaborare attivamente nel processo di valorizzazione del patrimonio immobiliare nazionale.



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TAGS: case fantasma, compliance fiscale, evasione, lotta evasione, Piano Integrato di Attività e Organizzazione, PIAO, Superbonus, valorizzazione immobiliare, variazioni catastali

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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