Dal 1° gennaio 2025 le mappe catastali saranno accessibili gratuitamente online, grazie alla riforma fiscale. L’Agenzia digitalizza progressivamente anche l’archivio storico per cittadini, professionisti e Pubbliche Amministrazioni.
Dal 1° gennaio 2025 chiunque potrà consultare gratuitamente online le mappe catastali ufficiali dello Stato. A sancire questa importante novità è il provvedimento del 25 marzo 2025, firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, che ridefinisce le modalità di fruizione dei servizi cartografici digitali.
Una svolta epocale per il sistema catastale italiano, che non solo abbatte le barriere economiche all’accesso, ma rappresenta anche un passo concreto verso la piena digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Grazie a questa nuova misura, istituzioni, tecnici e semplici cittadini avranno accesso, senza costi e in modalità telematica, a circa 300mila file vettoriali georiferiti, contenenti oltre 86 milioni di particelle catastali, ad esclusione delle province autonome di Trento e Bolzano. Ma la novità non si ferma qui: anche gli storici fogli originali di impianto, disegnati a mano nella fase costitutiva del Catasto, saranno progressivamente digitalizzati e resi consultabili online.
Cosa prevede il nuovo provvedimento dell’Agenzia? Quali sono le basi normative su cui poggia questa svolta? E in che modo cambieranno le modalità di accesso per cittadini e professionisti?
Scopriamo tutti i dettagli nei prossimi paragrafi.
Sommario
L’introduzione dell’accesso gratuito alle mappe catastali online non è un’iniziativa isolata, ma si inserisce nel più ampio processo di riforma fiscale delineato dalla legge n. 111/2023, la cosiddetta “delega fiscale”. In particolare, all’articolo 10, comma 1, lettera e), la normativa esorta a “ridurre e semplificare gli adempimenti a carico dei contribuenti anche mediante l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche e il potenziamento dei servizi telematici”.
Una linea guida chiara, che ha trovato attuazione concreta nel Dlgs n. 139/2024, finalizzato alla razionalizzazione delle imposte indirette e dei servizi correlati.
Approfondisci: Accesso gratuito ai dati catastali e ipotecari: cosa cambia dal 2025 con le nuove regole
Proprio l’articolo 7 del Dlgs 139/2024 ha previsto l’adozione di un provvedimento attuativo da parte del direttore dell’Agenzia delle Entrate, che stabilisse le modalità con cui rendere disponibili – in regime di gratuità e tramite canali esclusivamente digitali – i fogli della mappa catastale. Di conseguenza, è stato abrogato lo storico articolo 53 del Regio decreto n. 2153/1938, che prevedeva la vendita delle mappe catastali con tariffe fissate da un provvedimento del 2003.
Dal 2025, dunque, si archivia definitivamente la logica commerciale nella gestione delle cartografie catastali, in favore di un accesso aperto, equo e trasparente.
Questo passaggio normativo rappresenta un importante tassello nel percorso di digitalizzazione della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di rendere i dati catastali un bene pubblico accessibile a tutti, senza costi e senza ostacoli burocratici.
Advertisement - PubblicitàA partire dal 1° gennaio 2025, i fogli della cartografia catastale saranno accessibili esclusivamente online e gratuitamente attraverso l’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, previa autenticazione con credenziali digitali. I cittadini potranno quindi consultare le mappe georiferite utilizzando SPID, CIE (Carta di Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi), oppure, nei casi previsti, con le credenziali fornite direttamente dall’Agenzia.
L’accesso non è riservato solo ai privati: anche le Pubbliche Amministrazioni, i gestori di servizi pubblici e le società a controllo pubblico potranno ottenere le mappe catastali tramite i servizi massivi di interscambio dati SMIDT, già integrati con il Sistema Integrato del Territorio. In aggiunta, i Comuni, le Unioni di Comuni, le Comunità montane e isolane potranno usufruire di un canale dedicato attraverso il Portale per i Comuni, semplificando ulteriormente l’accesso ai dati territoriali ufficiali.
Questa nuova modalità di consultazione segna un netto distacco rispetto al passato: non sarà più necessario recarsi fisicamente presso gli uffici dell’Agenzia per ottenere le riproduzioni cartacee o digitali dei fogli di mappa, né pagare i costi previsti dalla vecchia normativa.
Si tratta, quindi, di un importante strumento di trasparenza e snellimento burocratico, utile non solo per i tecnici e i professionisti, ma anche per i semplici cittadini che desiderano verificare lo stato catastale di un terreno o di un immobile.
Advertisement - PubblicitàL’estensione dell’accesso gratuito alle mappe catastali riguarda non solo la cartografia attuale, già interamente disponibile in formato digitale, ma anche un ricchissimo patrimonio documentale di valore storico. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate prevede infatti la progressiva digitalizzazione dell’archivio cartografico catastale storico, che include i fogli originali di impianto – esemplari unici, disegnati a mano durante la formazione originaria del Catasto – e i copioni di visura, aggiornati fino al 2003.
Questi documenti, conservati fisicamente presso gli uffici dell’Agenzia, saranno resi fruibili online man mano che verranno digitalizzati, offrendo così un’occasione unica di accesso al passato del territorio italiano.
L’iniziativa ha un duplice valore: da un lato rafforza la trasparenza amministrativa, dall’altro promuove la conservazione e valorizzazione di beni documentali storici, fondamentali per ricostruzioni urbanistiche, studi geostorici e controversie su proprietà fondiarie.
Il processo sarà graduale, ma già dal 2025 è previsto il completamento dei servizi digitali che permetteranno l’accesso anche alle rappresentazioni storiche. Attualmente, infatti, le mappe catastali sono disponibili in formato telematico solo per determinati utenti (professionisti tramite la piattaforma Sister, PA attraverso SMIDT o Portale per i Comuni), con una distinzione tra cartografie aggiornate e storiche. Con l’implementazione del nuovo sistema, questa barriera verrà superata.
Advertisement - PubblicitàSebbene le nuove disposizioni entrino formalmente in vigore il 1° gennaio 2025, l’effettiva disponibilità dell’intero patrimonio cartografico – sia attuale che storico – avverrà progressivamente. L’Agenzia delle Entrate ha già avviato le attività necessarie per garantire l’integrale accessibilità online di tutti i fogli di mappa catastale, ma è previsto un periodo transitorio durante il quale non tutte le sezioni saranno immediatamente consultabili via web.
In questa fase, i fogli non ancora fruibili tramite i nuovi canali digitali potranno comunque essere richiesti presso gli uffici dell’Agenzia, in formato digitale, previo pagamento del tributo previsto dalla nuova “Tabella delle tasse per i servizi ipotecari e catastali”, allegata al Testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale (Dlgs n. 347/1990).
Una soluzione ponte che consente comunque di garantire la consultabilità delle mappe, senza blocchi né interruzioni del servizio.
Nel frattempo, l’Agenzia continuerà ad aggiornare puntualmente i cittadini e i professionisti sul proprio sito ufficiale, indicando quali porzioni del patrimonio cartografico sono disponibili e attraverso quali canali. Il completamento di questa operazione segnerà una vera e propria svolta epocale per la gestione del territorio, aprendo la strada a un catasto completamente digitale, aperto e accessibile.