Il Catasto è quel sistema che registra in una mappa ogni bene immobile e terreno situato all’interno del territorio italiano. Ogni proprietà è identificata in un grande registro, in cui sono segnati gli identificativi catastali che la riguardano, chiamati foglio, mappale e subalterno.
Qualsiasi bene ha l’obbligo di essere individuato e registrato all’interno del Catasto comunale. Se questo non avviene, c’è il rischio di ricorrere a delle sanzioni penali molto pesanti.
Advertisement - PubblicitàOgni Comune italiano possiede i fogli di mappa che racchiudono il Catasto. In base alla grandezza del Comune, e quindi alla quantità di beni da registrare, si ha il numero di fogli (foglio 1, 2, 3). Nel nostro Paese, il Catasto si divide in Catasto dei terreni e Catasto dei fabbricati. Il primo è appunto l’inventario di tutti i terreni presenti sul suolo italiano. Il secondo invece è inerente a racchiudere tutte le costruzioni, che siano esse urbane o rurali.
Il Catasto in Italia è:
Quando avviene la registrazione al Catasto, ogni bene sarà identificato secondo la tipologia di immobile in base al suo utilizzo. Per quanto riguarda i terreni, quest’informazione si chiama Qualità catastale, che ne decreta il tipo di coltura che avviene nel terreno.
Se invece parliamo dei fabbricati, questi si dividono in Categorie, volte a comunicare qual è l’uso destinato a quel bene in base alla sua rendita. Le Categorie furono introdotte con il decreto-legge n.652 del 13 aprile 1939, con cui nacque anche lo stesso Catasto dei fabbricati. Le modalità di calcolo invece sono decretate dal DPR n.1142 del 1 dicembre 1949.
Le categorie principali secondo cui viene registrato l’uso dei fabbricati sono divise in 6 Gruppi:
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