Il pavimento in PVC è un’opzione che prediligono in molti. É resistente, facile da pulire, versatile, ed offre un compromesso equilibrato fra stile e praticità. Scopriamone i PRO e i CONTRO.
Il pavimento in PVC è un’opzione che prediligono in molti. É resistente, facile da pulire, versatile, ed offre un compromesso equilibrato fra stile e praticità. Il pavimento è un dettaglio molto importante dell’abitazione, e scegliere il PVC significa dotarsi di una pavimentazione dal design elegante ed allo stesso tempo economica.
Ma cos’è il PVC? Quali sono i suoi pregi e i suoi difetti?
Sommario
Il cloruro di polivinile (PVC) è uno dei polimeri più usati nel mondo. Si tratta di una plastica dal colore naturalmente bianco, che senza le lavorazioni adeguate e le plastificazioni successive presenta un certo grado di fragilità.
Per le pavimentazioni viene utilizzato il PVC flessibile, che è morbido e facile da pulire.
Il PVC flessibile viene dotato di plastiche aggiuntive, come gli ftalati, ed è comunemente usato nelle costruzioni per isolare i cavi elettrici, oppure nei pavimenti delle scuole, ospedali, case, e in ogni spazio in cui è necessario che il pavimento sia mantenuto sterile, morbido e sia anche veloce da pulire.
Advertisement - PubblicitàIl PVC è la tipologia di materiale plastico che esiste da più tempo. Fu sintetizzato per la prima volta nel 1872 da Eugen Baumann, e poi commercializzato dalla BF Goodrich Company a partire dagli anni ’20 del 900, ovvero circa 30 anni prima rispetto a molti altri tipi di plastiche.
Il PVC possiede alcune proprietà significative. Prima di tutto la densità: il PVC è infatti molto più denso di altre plastiche ed ha un peso specifico maggiore.
Inoltre è più economico, più duro e più resistente all’usura rispetto ad altre plastiche, perché ha una forte resistenza alla trazione.
Il cloruro di polivinile è un materiale termoplastico. Ciò significa che, al contrario delle plastiche termoindurenti, il PVC può essere riscaldato e fuso un numero illimitato di volte, e quindi stampato e riciclato per gli scopi più disparati.
La sua resistenza, la flessibilità, ed il fatto che sia economico e riciclabile lo rendono un materiale ideale per le costruzioni edilizie, ma anche per gli impianti idraulici e per svariate applicazioni industriali. L’alto contenuto di cloro lo rende anche molto resistente al fuoco, e per questo motivo ha trovato impiego in diversi settori.
Advertisement - PubblicitàOltre alla forte resistenza all’usura, il PVC non si deteriora a contatto con gli agenti chimici ed è molto versatile. Basti pensare che una delle sue innumerevoli applicazioni è la stampa 3D.
Se c’è il concreto rischio di incendio però, è meglio preferire altri materiali, in quanto il PVC bruciato emette acido cloridrico, ed è quindi tossico.
É un pavimento “silenzioso”, che grazie alla sua conformazione, attutisce molto il rumore dei passi, ed è questo il motivo per il quale viene usato frequentemente negli edifici pubblici. É antiscivolo e waterproof, e per la sua capacità di resistere all’acqua, è il rivestimento ideale per ambienti umidi o soggetti a perdite di acqua.
Sul pavimento in PVC inoltre è possibile camminare scalzi, perché rimane sempre piuttosto caldo.
Uno degli svantaggi più lamentati è rappresentato dalla scarsa resa estetica dei prodotti più economici, i quali dopo qualche tempo di utilizzo rendono visibili le fughe. Scegliere un prodotto di qualità è una priorità importante, soprattutto quando si decide di installare un pavimento in PVC nella propria abitazione.
Inoltre non è particolarmente adatto a coprire pavimenti imperfetti e non livellati. Il PVC è il rivestimento ideale per pavimenti perfettamente lineari, dato il suo piccolissimo spessore.
Advertisement - PubblicitàIl PVC è elastico e non si deforma facilmente quando viene calpestato, ed è quindi il rivestimento ideale per spazi in cui camminano molte persone durante la giornata. Inoltre è semplice da montare, non richiede molti interventi di manutenzione ed ha una resa estetica piacevole, perfetta per coprire velocemente anche dei pavimenti rovinati.
Si tratta della tipologia di rivestimento più pratica. Per installare il PVC adesivo basta semplicemente avere una certa manualità infatti. I rivestimenti adesivi in PVC sono di diversi tipi, ed alcuni possono imitare il legno, il marmo, le piastrelle, rendendo le stanze belle ed accoglienti. Generalmente il PVC adesivo è composto da lame flessibili molto sottili (1,3-2 millimetri).
Anche la tipologia flottante è piuttosto diffusa e veloce da applicare. In questo caso è composto da doghe, di dimensioni molto variabili a seconda del prodotto e delle esigenze di chi lo acquista.
Si tratta del tipo di pavimentazione meno utilizzata, soprattutto per i pavimenti delle case, perché consiste in rotoli molto lunghi (da 1 a 30 metri). Viene infatti preferita per rivestire i pavimenti di strutture molto ampie, come ospedali e scuole.
Advertisement - PubblicitàMolti confondono il PVC col linoleum, ma si tratta di due materiali completamente diversi. Il PVC è un materiale sintetico, mentre il linoleum è un composto naturale, costituito da un impasto di legno, olio di lino, pigmenti e resine.
Una tipologia particolare di PVC, che ultimamente viene usata spesso, è l’LVT ( Luxury Vinyl Tile), che è prodotto in piastrelle ed offre una vasta gamma di decorazioni, alcune delle quali molto eleganti e lussuose.
Advertisement - PubblicitàA prima vista il laminato e il PVC sembrano del tutto simili, ma si tratta di pavimenti in materiali completamente diversi. Il PVC ha uno strato protettivo della superficie, detto strato d’usura, che lo rende più resistente al logoramento.
Il laminato è più sensibile ad urti e graffi, ed ha quindi una durata inferiore. La resa estetica del laminato è leggermente superiore, soprattutto se confrontata con PVC di scarsa qualità, essendo composto da pannelli in fibra di legno.
Advertisement - PubblicitàIl prezzo dei pavimenti in PVC è piuttosto variabile. La più economica è la copertura a rotolo classica, che costa circa 8-9 euro al metro quadro. Le altre varietà di PVC possono arrivare ai 25 euro al metro quadro, mentre l’LVC supera i 25 euro.
Maggiore è il costo, maggiore sarà la durata e la qualità estetica del rivestimento.
Advertisement - PubblicitàLa durata di un pavimento vinilico dipende da diversi fattori. Innanzitutto dalla qualità del prodotto scelto, ma anche dall’uso che se ne fa e dalla manutenzione. In linea generale comunque, vengono venduti con una garanzia, che varia a seconda che si tratti di rivestimenti per uso commerciale (durata media di 10 anni) o domestica (25 anni).
Advertisement - PubblicitàIl pavimento in PVC è adatto a qualsiasi ambiente: cucina, camera da letto, bagno. Proprio per la sua grande versatilità e la facilità con cui può essere pulito, si presta a rivestire i pavimenti di qualsiasi zona della casa.
Advertisement - PubblicitàAldilà della questione economica, la scelta del pavimento in PVC deve essere fatta considerando diversi parametri, come la tipologia di riscaldamento presente in casa, la destinazione d’uso, l’estetica del prodotto, e lo spessore.
Uno degli elementi più importanti da considerare è la tipologia di riscaldamento presente in casa. Il PVC non va molto d’accordo con i riscaldamenti a pavimento, perché si può scollare e rovinare facilmente, quando è sottoposto a fonti di calore continue.
Il bagno è un ambiente che deve essere pulito molto spesso, quindi l’ideale è scegliere un pavimento in PVC omogeneo, che sia facile da pulire ed asciugare. Il PVC omogeneo non ha incastri, dunque risulta completamente impermeabile.
Proprio come il bagno, anche la cucina necessita di pulizie continue. Il pavimento della cucina si macchia facilmente con residui di cibo, dunque anche per questo ambiente l’ideale è un pavimento in PVC omogeneo, che essendo privo di fughe, si pulisce velocemente ed è meno sottoposto all’accumulo di sporcizia nelle zone di incastro.
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Essendo un materiale molto resistente all’acqua, il PVC è adatto anche al rivestimento di pavimenti esterni, come balconi, verande e terrazze. Per gli ambienti esterni si può anche optare per piastrelle in PVC ad incastro, che oltre a risultare gradevoli esteticamente, sono antiscivolo.
Advertisement - PubblicitàPur essendo generalmente tutti molto sottili, i rivestimenti in PVC possono avere spessori diversi, e maggiore è lo spessore, maggiore è la resa del pavimento e la qualità degli incastri. Per avere un’idea, un pavimento vinilico di 8,5 millimetri è considerato performante.
Altre tipologie hanno uno spessore pari alla metà, sui 4 millimetri, e tendono a rovinarsi più facilmente.
Advertisement - PubblicitàLa pulizia del pavimento in PVC è molto simile a quella del laminato. I prodotti più usati sono i panni in microfibra per rimuovere la polvere, e detersivi neutro per togliere le macchie.
É possibile usare anche detergenti chimici, in quanto il PVC resiste alla maggior parte delle sostanze, ma quelli neutro e meno aggressivi sono sempre preferibili.
Oltre ad evitare i prodotti aggressivi, specie quelli a base solvente, sono da escludere anche l’olio di lino, l’acetone, e i prodotti che puliscono col vapore. Il perché è abbastanza ovvio, tutte queste sostanze possono compromettere l’aderenza e danneggiare irrimediabilmente i pavimenti . Inoltre, anche se è resistente all’acqua, qualora dovesse accidentalmente caderne una certa quantità sul PVC, occorre asciugarla il prima possibile, soprattutto se si tratta di bevande zuccherate (lo zucchero è molto difficile da rimuovere).
Il prodotto migliore per una pulizia profonda del PVC è l’aceto, che è da sempre un’alternativa eccellente ai detergenti chimici. L’aceto mantiene brillanti i pavimenti in PVC, ma allo stesso tempo può rimuovere le macchie con facilità.
Capita spesso che, dopo 1 o 2 anni di uso, il PVC perda la sua lucidità.
In questo caso è consigliabile acquistare un detergente apposito per PVC (ad esempio in ferramenta), e stenderlo sul pavimento con un semplice straccio. Lo step successivo consiste nel passare sul pavimento un panno umido e lasciarlo asciugare.
Affinché il pavimento in PVC non perda la sua brillantezza e la mantenga a lungo, ci sono alcuni accorgimenti da seguire. Uno di questi consiste nel togliersi le scarpe prima di entrare in casa.
Le suole raccolgono molto sporco, ma anche sassi e impurità che col tempo potrebbero graffiare il rivestimento. Per lo stesso motivo l’ideale è mettere dei feltrini sotto le sedie e i tavoli, per evitare segni di usura e graffi causati dal loro spostamento.
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