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Lasciare sempre accesi i termosifoni conviene davvero?

In un’epoca dove l’efficienza energetica e il risparmio sono al centro delle discussioni domestiche, sorge una domanda fondamentale: è davvero conveniente lasciare i termosifoni accesi tutto il giorno?

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In un’epoca dove l’efficienza energetica e il risparmio sono al centro delle discussioni domestiche, sorge una domanda fondamentale: è davvero conveniente lasciare i termosifoni accesi tutto il giorno?

Questo dibattito ha generato numerosi miti e opinioni contrastanti. Andiamo quindi ad analizzare i fatti, sfatando alcuni dei miti più comuni e offrendo una visione chiara e basata su dati concreti.

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Quanto consumano i termosifoni accesi tutto il giorno?

Per iniziare, è essenziale comprendere i consumi effettivi dei termosifoni.

Prendiamo come esempio una casa di 100 metri quadrati con una caldaia tradizionale da 24 kW. Questi impianti, in media, generano 9,6 kWh di energia termica da 1 metro cubo di gas. Il consumo orario può variare tra 2 e 12 kWh, equivalente a 0,20-1,25 metri cubi di gas.

Il costo del gas, aggiornato a novembre 2023, si attesta a una media di 1,061 euro per smc (standard metro cubo). Quindi, in condizioni di massimo spreco, il costo orario per mantenere accesi i termosifoni è di circa 1,3 euro.

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Conviene tenere i termosifoni sempre accesi o no?

Il vero nodo della questione è se convenga mantenere i termosifoni sempre accesi o spegnerli e riaccenderli a intermittenza. Una caldaia che rimane accesa per più ore non opera costantemente al massimo della potenza. Al contrario, termosifoni spenti per molte ore richiedono un maggiore sforzo per riscaldarsi nuovamente.

Accendere e spegnere i termosifoni frequentemente mette a dura prova l’impianto, richiedendo ogni volta un notevole dispendio di energia per riportare la temperatura ai livelli desiderati.

L’approccio più efficace si basa sulla ricerca di un equilibrio nei consumi. Variabili come la temperatura impostata, l’isolamento termico dell’abitazione, l’esposizione al freddo e l’efficienza dell’impianto (le caldaie a condensazione, ad esempio, sono fino al 20% più efficienti rispetto a quelle tradizionali) giocano un ruolo fondamentale.

Leggi anche: Sostituzione caldaia: sì col Bonus Ristrutturazione 50%

Un buon equilibrio permette di mantenere i termosifoni accesi per molte ore del giorno, garantendo un risparmio maggiore rispetto all’accensione e spegnimento continuo.

Un’analogia può essere tracciata con la guida di un’automobile in autostrada: una volta raggiunta la velocità di crociera, il motore consuma meno rispetto alle continue variazioni di marcia nel traffico cittadino. Analogamente, una volta raggiunta la temperatura desiderata, i termosifoni lavorano a minima potenza, garantendo un calore più omogeneo e costante.

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Come risparmiare tenendo i termosifoni accesi

Il risparmio a lungo termine dipende anche dalla gestione dell’impianto di riscaldamento. L’uso di termostati digitali o cronotermostati può ridurre ulteriormente i consumi.

Approfondisci: Termostato caldaia: cos’è? come funziona? come regolarlo per risparmiare?

Questi dispositivi permettono di evitare sprechi, regolando automaticamente la temperatura e i tempi di accensione. In assenza di sistemi avanzati, è consigliato mantenere una temperatura costante intorno ai 17-19 gradi quando le condizioni climatiche non sono estreme.

Anche azioni semplici come sfiatare i termosifoni per eliminare l’aria possono ridurre lo sforzo della caldaia e, di conseguenza, i consumi. In alternativa, chiudere i termosifoni nelle stanze meno utilizzate può essere una soluzione efficace per ridurre i consumi senza compromettere il comfort.

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Perché è importante sfiatare i termosifoni?

La presenza di aria all’interno dei termosifoni può causare una distribuzione del calore non uniforme, riducendo l’efficienza del sistema di riscaldamento e aumentando i costi energetici. Inoltre, può portare a rumori fastidiosi durante il funzionamento dell’impianto.

Rimuovere regolarmente l’aria dai termosifoni assicura che l’intero sistema funzioni in modo ottimale, garantendo un riscaldamento uniforme e riducendo il consumo di energia.

Leggi anche: Manutenzione termosifoni: come procedere e consigli utili

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Sfiatare termosifoni con valvola termostatica

I termosifoni dotati di valvola termostatica sono i più comuni nei moderni sistemi di riscaldamento domestico. Ecco i passaggi da seguire per una corretta manutenzione:

  1. Spegnimento della caldaia: Prima di procedere, è essenziale che il termosifone sia freddo. Si consiglia di spegnere la caldaia e attendere circa un’ora.
  2. Apertura della valvola termostatica: Girare la manopola della valvola termostatica in senso antiorario.
  3. Posizionare un secchio sotto la valvola di sfiato: Questo passaggio è fondamentale per contenere l’acqua che potrebbe fuoriuscire dal termosifone.
  4. Apertura della valvola di sfiato: Utilizzare una chiave inglese per girare in senso antiorario la valvola di sfiato, lasciando uscire l’aria e un po’ d’acqua per alcuni secondi.
  5. Chiusura della valvola di sfiato: Dopo aver rilasciato l’aria, chiudere la valvola girandola in senso orario.
  6. Verifica della pressione della caldaia: Dopo lo sfiato, controllare la pressione della caldaia. Se necessario, regolare la pressione aggiungendo acqua tramite il rubinetto posto sotto la caldaia.

Per mantenere il sistema di riscaldamento efficiente, è consigliabile sfiatare i termosifoni almeno due volte l’anno: prima dell’inizio dell’autunno e all’inizio della primavera.

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Sfiatare termosifoni senza valvola di sfiato

Per i termosifoni più vecchi, senza valvola di sfiato, il processo di rimozione dell’aria è leggermente diverso:

  1. Apertura del detentore e chiusura della mandata superiore: Assicurarsi che il detentore (valvola inferiore) sia aperto e che la mandata superiore sia chiusa.
  2. Svitamento del dado della mandata: Svitare leggermente il dado per permettere l’uscita dell’aria seguita da una leggera perdita d’acqua.
  3. Serrare il dado e gestire l’acqua: Dopo l’uscita dell’aria, serrare il dado e gestire l’acqua fuoriuscita.
  4. Chiusura del detentore e riapertura della mandata: Dopo qualche secondo, chiudere il detentore e aprire la mandata per consentire una leggera fuoriuscita d’acqua, quindi riaprire il detentore.

Questa procedura richiede attenzione e precisione. In caso di dubbi o difficoltà, è consigliabile consultare un tecnico esperto.

Leggi anche: Manutenzione e controlli caldaia: obblighi e frequenza revisioni (bollino blu)

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Conclusione

In conclusione, mantenere i termosifoni sempre accesi può rivelarsi più economico rispetto all’accensione e spegnimento frequente, a patto di adottare un approccio equilibrato. L’efficienza energetica passa attraverso la comprensione dei consumi, l’utilizzo di impianti efficienti e la gestione ottimale delle risorse.

L’obiettivo finale è garantire il comfort domestico, riducendo al contempo l’impatto ambientale e i costi in bolletta.



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TAGS: riscaldamento, risparmio riscaldamento, termosifoni

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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