È possibile beneficiare di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per l’installazione ex novo, oppure la sostituzione, di serrature e lucchetti nelle singole unità abitative e negli edifici condominiali residenziali.
L’incentivo di cui si parla nello specifico è il Bonus Ristrutturazione, il più longevo, vario e ricercato tra i bonus edilizi, non fosse altro per la numerosissima serie di interventi agevolabili che si possono conseguire.
Approfondiamo di seguito.
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Sommario
Tra i tanti lavori ammissibili al Bonus Ristrutturazione c’è, quindi, anche la possibilità di procedere con l’installazione ex novo o la sostituzione di serrature e lucchetti nelle abitazioni.
Questa tipologia di intervento appartiene alla più vasta categoria dei lavori “relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”, che troviamo nel TUIR, all’art. 16-bis, comma 1, lettera f).
In particolare, sono ricompresi qui tutti quei lavori che vengono realizzati per rendere più sicura la propria abitazione in riferimento al pericolo di furti e, in generale, al rischio di compimento di atti illeciti da parte di terze persone.
Con la Circolare n 13/E del 6 febbraio 2001, veniva precisato che sono considerati “atti illeciti” tutti quei reati perseguibili penalmente, che comportino il superamento dei limiti fisici posti a tutela di diritti giuridicamente protetti, come ad esempio il furto, l’aggressione, il sequestro di persona, ecc.
Ricordiamo che il Bonus Ristrutturazione è dedicato esclusivamente ai lavori che si svolgono in relazione a singole unità ed edifici a destinazione residenziale. Non saranno ammessi eventuali interventi eseguiti su immobili strumentali.
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Advertisement - PubblicitàL’installazione di serrature e lucchetti, o la sostituzione degli stessi, è senza dubbio un intervento che si può intendere come finalizzato ad incrementare la sicurezza dell’immobile. Le spese che si conseguono possono infatti essere detratte dall’Irpef nella misura del 50% con il Bonus Ristrutturazione.
Esistono, tra l’altro, numerosi altri lavori che sono ammissibili all’agevolazione e che rientrano nella categoria dedicata alla prevenzione del rischio di atti illeciti.
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Oltre ad installare o sostituire serrature e lucchetti (inclusi catenacci e spioncini), si può inoltre intervenire ad esempio:
Ricordiamo che, a parte alcune eccezioni, il Bonus Ristrutturazione è un incentivo che si basa quasi sempre sulla realizzazione di lavori su un immobile abitativo.
Per questo motivo, la stessa Circolare n. 13/E già citata, ha precisato anche che non possono essere ricompresi nelle spese detraibili i costi che non sono direttamente legati allo svolgimento di interventi. Non si può, ad esempio, detrarre la spesa per la stipula del contratto con l’ente di vigilanza.
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Advertisement - PubblicitàTutti i lavori che si conseguono nell’ottica della prevenzione del rischio di atti illeciti – inclusa l’installazione o sostituzione di serrature e lucchetti – possono essere realizzati nel regime dell’edilizia totalmente libera.
Questo significa che sarà possibile procedere ai lavori nelle abitazioni senza dover richiedere alcun permesso o autorizzazione, a meno che non si rendano necessari interventi strutturali di maggiore rilevanza.
Gli interventi relativi alla sicurezza dell’abitazione possono comunque, di base, sempre essere conseguiti in edilizia libera.
In quanto al diritto di accesso al Bonus Mobili, questa categoria di interventi del Bonus Ristrutturazione non rientra tra i lavori che conferiscono tale diritto.
Non tutti i lavori agevolabili con l’incentivo, infatti, concedono poi di beneficiare del Bonus per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici, anche qui con detrazione al 50%.
Solo lo svolgimento di determinate tipologie di lavori – agevolabili con il Bonus Ristrutturazione, il Sismabonus o il Superbonus – consentono la fruizione anche del Bonus aggiuntivo per gli acquisti. Per approfondire, leggi: “Bonus Mobili: quali interventi sbloccano l’accesso alla detrazione?”
È tuttavia possibile aver diritto al Bonus Mobili nel caso in cui i lavori legati alla prevenzione degli atti illeciti ricomprendessero anche lavori rientranti nelle seguenti categorie:
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