L’installazione di casseforti a muro è un intervento per il quale si può beneficiare della detrazione pari al 50% concessa dal Bonus Ristrutturazione.
L’incentivo concede la possibilità di detrarre solo da IRPEF, con una ripartizione in 10 quote di pari importo per 10 anni. Allo stesso modo, l’agevolazione concede di poter scegliere le opzioni alternative alla detrazione, quali cessione del credito e sconto in fattura, ma solo in riferimento a determinate tipologie di interventi. Per approfondire, leggi: “Cessione e Sconto sono ancora validi: ecco come, per chi e per quali lavori”
Vediamo come e quando l’installazione di casseforti a muro può essere agevolabile con il Bonus Ristrutturazione.
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Advertisement - PubblicitàL’installazione di casseforti a muro è un intervento spesso necessario per tutelare determinati beni particolarmente preziosi, come ad esempio gioielli, soldi contanti, beni costosi o anche documenti di notevole importanza.
Si tratta infatti di una soluzione che offre innumerevoli vantaggi in termini di prevenzione dei furti. Leggi anche: “Antifurto Casa: tipologie e prezzi”
Oltre a garantire la sicurezza di mantenere e nascosti i propri beni più importanti, la cassaforte è la soluzione più ideale per “creare” un apposito luogo in casa dove poter riporre tali oggetti, evitando di poterli smarrire.
Si tratta di un piccolo “caveau” da poter tenere nell’abitazione, spesso incastonato direttamente al muro e nascosto (quindi difficile da trovare), che permette a chiunque di proteggere le proprie cose mantenendole sempre vicine.
Avendo quindi i propri beni sempre a portata di mano, in caso di necessità, sarà possibile recuperarli in qualsiasi momento, ma solo da chi conosce il meccanismo di apertura della cassaforte (spesso un codice segreto), che si può scegliere eventualmente di tenere nascosto anche a persone che abitano nella stessa casa.
L’installazione di casseforti a muro permette anche di proteggere i propri oggetti più preziosi dal rischio di eventuali incendi che si possono verificare nell’abitazione, in quanto esistono diversi modelli progettati per resistere alle fiamme per un certo periodo di tempo.
Insomma, sono davvero tanti i motivi per scegliere di installare una cassaforte a muro in casa, ma un ulteriore importantissimo vantaggio consiste nel fatto che le spese sostenute possono essere in parte detratte con il Bonus Ristrutturazione.
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Advertisement - PubblicitàL’installazione di casseforti a muro rientra tra gli interventi ammessi al Bonus Ristrutturazione, ovvero una detrazione a Irpef al 50% delle spese sostenute, che non possono superare i 96.000 euro per unità.
Ricordiamo che l’agevolazione è attualmente in vigore in misura “maggiorata” fino al 31 dicembre 2024. Se non dovessero esserci modifiche o proroghe entro tale data, a partire dal 2025 la detrazione tornerà al 36%, mentre il massimale sarà pari a 48.000 euro per unità (approfondisci qui).
Il Bonus Ristrutturazione prevede che si possa realizzare una lunga serie di interventi, che spesso sono molto differenti tra loro, ma è possibile conseguirli solo nelle singole unità immobiliari e negli edifici condominiali a scopo abitativo.
Non sono ammesse all’incentivo le spese per lavori svolti negli immobili ad uso differente da quello residenziale. Pertanto, in caso di condomìni misti che abbiano sia unità residenziali che commerciali, gli interventi potranno essere realizzati (e le spese detratte) in riferimento solo agli appartamenti abitativi.
L’installazione di casseforti a muro rientra tra le categorie di lavori volti a prevenire il rischio di compimento di atti illeciti da parte di terze persone.
Insomma, rientra nelle soluzioni dedicate alla “protezione della casa”, per le quali il Bonus Ristrutturazione ammette la realizzazione di diversi lavori, anche eseguiti in autonomia (approfondisci qui).
Tra questi rientrano ad esempio:
Le casseforti a muro possono quindi essere installate con il recupero del 50% delle spese sostenute.
Con la Circolare n. 13/E del 6 febbraio 2001 si chiariva che la detrazione può essere applicata solo alle spese sostenute per l’effettiva realizzazione di interventi sugli immobili.
Non può essere ammesso al beneficio, ad esempio, il costo dell’abbonamento che eventualmente si sottoscrive con l’ente di vigilanza privato.
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