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Comfort all’interno dell’abitazione: come si misura

Il comfort all’interno dell’abitazione è fondamentale per agevolare il benessere dei suoi abitanti, ma anche per garantire un’ottima vivibilità alla struttura. Non tutti ne sono a conoscenza, ma è tecnicamente possibile misurare quanto un ambiente risulti confortevole oppure no.

Comfort all’interno dell’abitazione: come si misuraComfort all’interno dell’abitazione: come si misura
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Il comfort all’interno dell’abitazione è fondamentale per agevolare il benessere dei suoi abitanti, ma anche per garantire un’ottima vivibilità alla struttura.

Non tutti ne sono a conoscenza, ma è tecnicamente possibile misurare quanto un ambiente risulti confortevole oppure no. Esistono infatti degli strumenti di rilievo in grado di calcolare il comfort all’interno di un’abitazione.

Questo diventa ideale quando si trova il giusto equilibrio tra i seguenti fattori: temperatura, umidità, velocità dell’aria, presenza di Co2, l’illuminazione.

Approfondiamo di seguito.

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Comfort all’interno dell’abitazione: la temperatura

Per misurare la temperatura presente all’interno di un’abitazione, basterà utilizzare un tradizionale termometro ambientale. C’è però da fare una precisazione.

Il grado di temperatura che un normale termometro percepisce risulta fedele a quella effettivamente presente all’interno dell’abitazione. Ma non è quella che percepisce realmente il corpo umano. In questo caso infatti, è necessario fare una mediazione tra la temperatura interna dell’aria e quella che invece emette la superficie delle pareti.

Per calcolare la temperatura presente nella superficie delle pareti si dovrà utilizzare un termometro a infrarossi, che è capace di rilevare le radiazioni emesse da un corpo solido.

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L’umidità relativa

L’umidità incide in maniera molto elevata sul livello di comfort all’interno dell’abitazione. Deve necessariamente essere presente in misura equilibrata, perché è in grado di generare un senso di malessere alle persone, sia quando è troppo alta che quando è troppo bassa.

Parliamo però di umidità relativa, che stabilisce il rapporto tra l’umidità assoluta e quella di saturazione. In sostanza, l’umidità relativa rappresenta la quantità di vapore acqueo, relazionata al grado di temperatura presente nell’ambiente.

Per misurare il grado di umidità relativa in uno spazio interno si utilizza l’igrometro o il termoigrometro (che è in grado di rilevare anche il punto di rugiada).

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La velocità dell’aria

Per velocità dell’aria si intende la misurazione dei flussi di movimenti presenti all’interno di uno spazio. Questi possono essere generati dall’aria che arriva dall’esterno oppure anche da climatizzatori e ventilatori interni.

Se il flusso d’aria si muove in maniera troppo veloce, o se non si muove proprio, si crea una sensazione di disagio, che può essere percepita dalle persone in maniera oggettiva o soggettiva. In ogni caso, il ricambio dell’aria è fondamentale per avere il giusto livello di comfort all’interno dell’abitazione. Tale ricambio dovrebbe avvenire ad una velocità di circa 1,5 m/s.

Il miglior strumento di rilievo per misurare la velocità dell’aria interna è l’anemometro a filo caldo.

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La concentrazione di Co2

Non è un segreto ormai che l’elevata concentrazione di Co2 (anidride carbonica) rappresenta un pericolo per la salute delle persone, e anche per l’ambiente.

Ovviamente, gli stessi esseri umani producono anidride carbonica respirando. Ed è per questo motivo che quando sono presenti molte persone all’interno di una stanza chiusa, sarebbe meglio aprire sempre una finestra o una porta per permettere all’aria di circolare.

In commercio esistono dei sensori di rilievo istantanei, che sono in grado di monitorare costantemente la quantità di Co2 presente all’interno di un’abitazione. Alcuni modelli inviano addirittura un segnale d’allarme quando la concentrazione diventa troppo elevata.

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L’illuminazione

La tipologia e la quantità di illuminazione influiscono in maniera molto elevata sul livello di comfort presente all’interno dell’abitazione.

L’ideale sarebbe avere sempre a disposizione la luce del sole, che è la migliore tipologia di illuminazione che si può dare alla casa. Questo però, per ovvi motivi, non è possibile. Per cui è necessario valutare al meglio le lampadine che si acquistano per illuminare l’abitazione.

In ogni caso, esiste uno strumento di rilievo anche per misurare quest’ultimo fattore. Si chiama luxmetro, ed è in grado di monitorare costantemente il livello di illuminazione interna grazie ad un sensore che reagisce all’energia luminosa.



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TAGS: abitazione, ambienti, comfort, igrometro, illuminazione, termoigrometro

Autore: Redazione Online

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