Cambiare la porta di casa può essere costoso: un buon prodotto, soprattutto se blindato, può costare anche diverse migliaia di euro. Fortunatamente, però, la normativa nazionale mette a disposizione dei consumatori vari bonus con i quali è possibile abbattere la spesa.
Cambiare la porta di casa può essere costoso: un buon prodotto, soprattutto se blindato, può costare anche diverse migliaia di euro. Fortunatamente, però, la normativa nazionale mette a disposizione dei consumatori vari bonus con i quali è possibile abbattere la spesa.
Sommario
La sostituzione di una vecchia porta con un nuovo modello, blindato e dotato di moderne misure di sicurezza, rientra tra gli interventi che mirano a prevenire furti, effrazioni, intrusioni domestiche e altri comportamenti illeciti.
Ai sensi della Legge di Bilancio 2022, il contribuente che effettua questo genere di interventi matura il diritto ad una detrazione pari al 50% dell’importo speso, recuperabile – fino ad un limite di 96.000 € – sotto forma di detrazione IRPEF, in 10 rate annuali.
Con il Bonus Sicurezza, però, non è prevista la possibilità di cedere il credito a terzi o di richiedere al venditore lo sconto diretto in fattura.
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Advertisement - PubblicitàQuando la sostituzione della porta rientra all’interno di un intervento più ampio di ristrutturazione dell’intera unità abitativa, il contribuente può optare per il Bonus Ristrutturazione, introdotto dal’art. 16-bis del DpR 917/86 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e recentemente prorogato, ad opera della L. 234 del 30 dicembre 2021 (Legge di Bilancio 2022), sino al 31 Dicembre 2024.
Anche in questo caso è possibile detrarre il 50% della somma spesa, fino ad un tetto di 96.000 euro complessivi. Scegliendo questa agevolazione, il contribuente potrà scegliere di recuperare il credito mediante:
Si segnala che, tramite il Bonus Ristrutturazione, è anche possibile portare in detrazione l’eventuale sostituzione di porte interne, a condizione che l’intervento rientri all’interno di un più ampio progetto di ristrutturazione che riguardi l’intera abitazione e che preveda interventi murari o sugli impianti domestici.
Advertisement - PubblicitàLa sostituzione della porta di casa può però rientrare anche nel campo d’azione dell’Ecobonus, una detrazione fiscale prevista per tutti gli interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione. In questo caso, l’agevolazione è più consistente e rappresenta il 65% dell’importo speso per l’acquisto e la posa della porta, fino ad un massimo di 30.000 euro.
Tuttavia, l’accesso a questa agevolazione richiede il rispetto di una serie di requisiti tecnici specificati nella normativa di riferimento. In primo luogo, l’agevolazione è applicabile soltanto per l’installazione di porte esterne oppure situate tra una porzione riscaldata e un locale non riscaldato dell’abitazione. Inoltre, la nuova porta deve avere una trasmittanza termica certificata, il cui valore dipende dalla zona climatica in cui si trova l’immobile ed è fissato tramite Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2020 (si, consulti, nello specifico, l’allegato E).
Successivamente, con Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 14 febbraio 2022, sono stati fissati dei massimali di detrazione, a seconda della metratura della porta installata. In particolare, l’importo massimo detraibile è pari a 660€/m² per porte blindate installate in case ricadenti nelle zone climatiche A, B e C; la detrazione sale a 780€/m² se l’abitazione si trova invece nelle zone climatiche D, E ed F.
Per avere accesso al bonus, sarà necessario trasmettere all’ENEA, entro 90 giorni, la pratica relativa ai lavori effettuati. Anche in questo caso, il contribuente ha la possibilità di scegliere in che modo recuperare l’importo spettante (detrazione IRPEF in 10 rate annuali, cessione del credito o sconto in fattura).
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Advertisement - PubblicitàIn alcune situazioni, sarà possibile sfruttare agevolazioni ancora più ghiotte per la sostituzione della porta di casa: vi è infatti la possibilità che l’intervento ricada sotto l’ombrello del Superbonus o del Sisma-Bonus, che permettono di detrarre ben il 110% dell’importo speso.
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L’accesso a queste agevolazioni presuppone però il possesso di requisiti molto stringenti. Per il Superbonus, è indispensabile che la sostituzione dell’infisso faccia parte di un articolato complesso di interventi, il cui fine primario è il miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione di almeno due classi. Sarà quindi necessario che la posa della nuova porta si accompagni ad uno degli interventi trainanti previsti dal DL 34/2020 (Decreto Rilancio), tra cui la realizzazione del cappotto termico o l’installazione di una caldaia a condensazione ad elevate prestazioni.
Allo stesso modo, la possibilità di accedere al Sisma-bonus è riservata agli immobili che si trovano in aree ad elevato rischio sismico, esclusivamente quando l’intervento complessivo è finalizzato a migliorare la capacità dell’edificio di resistere ai terremoti.
Anche in questo caso, quindi, sarà possibile ammortizzare completamente i costi di acquisto e posa della porta blindata soltanto se verranno effettuati interventi pervasivi sulla struttura della casa.
Advertisement - PubblicitàQualsiasi bonus si scelga, è importante rispettare meticolosamente le indicazioni di legge in materia di documentazione da produrre per poter richiedere l’agevolazione. Per il Bonus Ristrutturazioni, il Superbonus, l’Ecobonus e il Sisma-bonus, è indispensabile presentare, prima dell’inizio dei lavori, una SCIA o una CILA al comune competente, assicurandosi che venga adeguatamente e tempestivamente registrata al protocollo.
Per tutti bonus, è indispensabile effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante: si tratta di una particolare forma di pagamento, ormai messa a disposizione da tutti gli istituti bancari, nella quale vengono dichiarati:
Alla domanda di accesso al bonus occorrerà allegare, oltre alla suddetta documentazione, anche i documenti identificativi del contribuente, una visura catastale dell’immobile oggetto dei lavori e copia delle fatture connesse all’intervento.
È consigliabile conservare accuratamente tutta la documentazione presentata, in vista di eventuali controlli futuri da parte dell’Agenzia delle Entrate. Nell’ipotesi di un’ispezione, occorrerà inoltre poter esibire le ricevute di pagamento dei tributi locali (IMU, TARI), le eventuali autorizzazioni ottenute dal Comune per effettuare i lavori e – nel caso di appartamenti – la delibera con cui l’assemblea dei condomini ha dato l’approvazione per l’esecuzione dell’intervento.
Di norma, il fornitore della porta sarà in grado di fornire adeguata assistenza amministrativa per la richiesta dei bonus più semplici; nel caso di interventi più complessi, tuttavia, si consiglia di affidarsi alla consulenza di un professionista esperto.
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