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Bonus Zanzariere 2022: la guida

Nel 2022 è stato esteso e rinnovato il bonus zanzariere, che permette ai cittadini Italiani una detrazione delle spese per le zanzariere fino al 50%.

Bonus Zanzariere 2022: la guidaBonus Zanzariere 2022: la guida
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I nuovi parametri energetici imposti dall’Unione Europea prevedono un rinnovamento di tutti gli aspetti edilizi in modo da abbattere l’impatto ambientale. Nella duplice ottica di smuovere il mercato edilizio e rinnovare le strutture, il governo ha stanziato una serie di bonus.

Nel 2022 è stato esteso e rinnovato il bonus zanzariere, che permette ai cittadini Italiani una detrazione delle spese per le zanzariere fino al 50%.

Vediamo nel dettaglio qual è la normativa di riferimento, chi può richiederlo e come fare.

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Requisiti tecnici Bonus Zanzariere

Il tempo di riferimento è l’anno solare 2022, quindi sono inclusi anche i lavori che sono iniziati nel 2021 ma che sono conclusi nel 2022, purché il pagamento sia stato effettuato nel 2022.

I parametri che bisogna rispettare sono stati fissati dall’Agenzia delle Entrate, e sono:

  • Il bonus è ammesso solo per le zanzariere che svolgono una funzione di schermatura solare e che rispettano il requisiti di trasmittanza termica U.

Per quanto concerne la fattore di trasmissione solare il parametro di riferimento è indicato con Gtot, e rappresenta la capacità di schermatura solare che la zanzariera offre.
Non è un valore fissato solo dalla geometria, ma dipende anche dal materiale utilizzato e per normativa deve essere indicato sulla confezione o sul manuale fornito all’atto di vendita.

Il Gtot massimo è 0.35, è un valore inserito nell’ultima rettifica dall’ENEA ed è vincolante ai fini dell’ottenimento del bonus. Semplificando il concetto, questo parametro lo si può rispettare solo se con le zanzariere vengono montati anche vetri di tipo D n. 4/16/4 dotati di gas argon.

-La detrazione fiscale è per zanzariere aventi il marchio CE, ossia per zanzariere prodotte in conformità alle normative di sicurezza europee.
inoltre devono essere fissate in maniera stabili all’edificio, poter essere regolate facilmente dall’utente in modo da proteggere l’esposizione solare e devono proteggere una zona vetrata esposta.

Il primo parametro esposto impossibilita l’ottenimento del bonus per sostituzione di singole parti di una zanzariera già presente.

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Come funziona il Bonus Zanzariere

Il bonus fiscale consiste in una riduzione delle imposte (IRES oppure IREF) di una quota pari al 50% della spesa sostenuta. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di identico importo.

Per spesa sostenuta si intende non solo il costo della zanzariera e il suo montaggio, ma anche lo smaltimento dei sistemi precedentemente montati (se esistenti) e soprattutto l’onorario del professionista.

Il tetto massimo è fissato a 60.000 euro, nel caso in cui l’importo da detrarre risulti maggiore dell’importo IRPEF, non si può in alcun modo spalmare l’eccesso sulla quota relativa all’anno successivo, oppure richiedere il rimborso.

Così come per il Bonus 110% e il bonus per l’efficienza energetica, anche il Bonus Zanzariera ammette altre due alternative:

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Chi può richiederlo

Definiti i requisiti tecnici delle zanzariere, passiamo ai requisiti dell’immobile.

Il bonus zanzariere è ottenibile per qualsiasi immobile, indipendentemente dalla categoria catastale. Può beneficiarne sia il singolo immobile (abitazione o negozio), che l’intero condominio, nel caso in cui l’installazione della zanzariera avviene in uno spazio comune.

Gli unici immobili non aventi diritto a tale detrazione fiscale sono gli edifici in costruzione.

Per quanto riguarda la persona fisica che richiede il bonus, la normativa impone che deve rientrare in una delle seguenti categorie:

  • Proprietario dell’immobile
  • Inquilino in affitto
  • Imprese
  • Enti pubblici che versano l’IRES
  • Associazioni di professionisti
  • Chi gode del diritto di abitazione
  • Residente in un condominio

Per quanto concerne l’ultima categoria, bisogna aprire una piccola parentesi sui permessi necessari.

In generale non sono richiesti particolari permessi per l’installazione di una zanzariera, ragion per cui non bisogna scomodare nessun impiegato dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Discorso differente per i condomini, in quanto il colore e le dimensioni delle zanzariere potrebbero inficiare il decoro pubblico dell’edificio.

Per dare una risposta a tale problematica, nel 2017 è intervenuto il tribunale di Milano, che con la sentenza n. 3222 del 17 marzo 2017, ha espressamente indicato che le zanzariere non danneggiano il decoro della struttura. Sempre in tale sentenza è stato ribadito che, una volta posto il progetto all’assemblea in maniera preventiva, ed ottenuto il permesso, nessuno potrà contestare successivamente la presenza di tale oggetto.

Ragion per cui, se nel regolamento di condominio non sono esplicitati vincoli ulteriori rispetto a quelli a norma di legge, basterà prendere appuntamento con la ditta specializzata per procedere al montaggio.

Nel caso in cui un inquilino in affitto, voglia installare un set di zanzariere, è opportuno ottenere il permesso del proprietario. Questo perché ai sensi di legge, il proprietario è colui che risponde anche in termini legali al suo appartamento. Per cui una modifica o un rinnovamento richiede il suo permesso.

Restando in tema normativa, l’ottenimento di tale permesso è regolamentato dalla risposta n. 140/E del 2020, fornita dall’Agenzia delle Entrate. In breve, l’inquilino che regolarmente è vincolato a tale immobile e che si presta a sostenere le spese relative a tele opera di installazione, può richiedere anche solo telefonicamente il permesso al proprietario.

Una volta conclusi i lavori, per la presentazione della dichiarazione dei redditi, avrà bisogno di un autorizzazione scritta da parte del proprietario.
Nel caso in cui l’edificio è di proprietà di un Ente pubblico, la procedura non cambia, risulta solo essere più lenta.

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Bonus zanzariere e Superbonus 110%

Il Superbonus 110% è la detrazione fiscale principale che viene utilizzata da chi sta effettuando un’opera di rimodernamento completo volta a una variazione della classe di efficienza energetica del locale. Chi sta usufruendo di tale bonus ha diritto anche al bonus zanzariere in quanto i due bonus sono cumulabili.

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Modalità di pagamento ammesse

Anche le modalità di pagamento ammesse sono state opportunamente regolare e sono:

  • Se non si è titolari di reddito d’impresa bisogna effettuare il pagamento attraverso bonifico postale o bancario.
  • Se si è titolari del reddito d’impresa, si potrà utilizzare anche altri metodi di pagamento diversi dal bonifico, purché fornisca una ricevuta di pagamento idonea.

Indipendentemente dalle due categorie sopracitate, devono essere leggibili le seguenti informazioni:

  • Codice fiscale del cittadino beneficiario
  • Codice fiscale o numero di partita IVA dell’azienda beneficiaria del pagamento
  • Data di pagamento e numero di fattura
  • Causale del versamento, con riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986, dell’Agenzia delle Entrate.
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Pratica ENEA

Il bonus zanzariera è appartenete alla famiglia degli Ecobonus, per cui è obbligatorio collaborare burocraticamente con l’ente proposto.

Una volta terminati i lavori e certificati i pagamenti secondo le modalità indicate in precedenza, si avranno a disposizione 90 giorni per inviare la documentazione necessaria all’ENEA.

Tale azione può essere svolta in due distinte modalità.

La prima è rivolgersi a professionisti nel settore, che prenderanno il controllo della pratica e si occuperanno dell’aspetto burocratico. In tal caso, firmata una liberatoria, sia l’azienda che ha svolto i lavori, che il cittadino che vuole beneficiare del bonus zanzariera, sono esenti da qualunque problema concerne l’invio dei documenti.

La seconda strada è procedere in maniera autonoma dal sito ufficiale dell’ENEA.

In tal caso, dopo aver effettuato la registrazione, bisogna comunicare i dati attraverso i seguenti step:

  • Compilare i dati anagrafici: sezione in cui bisogna inserire i dati della persona fisica e giudica che vuole beneficiare del bonus.
  • Inserimento dell’edificio: in questa fase, oltre ai dati geografici e catastali, bisogna specificare il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, selezionare la sua tipologia tra 4 diverse opzioni e definire la sua superficie utile.

Selezionare l’intervento: questo è lo step in cui bisogna indicare i dati informativi di carattere generale e le specifiche tecniche del prodotto montato. Inoltre bisogna specificare la data di inizio del lavoro e la data di collaudo. Infine è necessario selezionare come tipologia di intervento: 345 interventi sull’involucro.

Effettuati questi passaggi iniziali, bisogna selezionare Schermature solari e chiusure oscuranti. Per ogni zanzariera installata bisogna cliccare su aggiungi nuovo gruppo di schermature solari e compilare la grafica utilizzando i parametri presenti nella scheda prodotto fornita all’atto di vendita.

Non tutti i parametri presenti sono obbligatori, i parametri minimi da indicare sono:

  • Superficie serrata protetta, ossia la sezione della finestra occupata dalla zanzariera.
  • Esposizione.
  • Fattore di trasmissione solare (GTOT), descritto in precedenza.

Terminata la compilazione, bisogna procedere con Valida e Salva, dopodiché finalmente sarà possibile inviare tutta la documentazione compilata all’ENEA cliccando su invia dichiarazione.

Effettuato ciò il sito provvederà a inviare una prima mail per l’avvenuto invio, e una seconda mail con il risultato della pratica. Se l’installazione e la compilazione della documentazione non presenteranno anomalie allora la pratica avrà esito positivo e si otterrà il bonus.

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Quali documenti conservare

Anche dopo aver ottenuto il bonus è importante conservare per almeno qualche anno, i verbali di collaudo, le ricevute dei pagamenti, una copia della pratica inviata (si può scaricare in maniera rapida dalla sezione personale dell’ENEA) e infine la ricevuta di approvazione del bonus.

Come per tutti gli Eco-bonus, anche il bonus zanzariera non è immediato da ottenere e richiede un minimo di competenze giuridiche.
Per evitare spiacevoli sorprese l’ideale è affidarsi a professionisti del settore che seguano da un punto di vista legale la pratica.



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Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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