Per affrontare al meglio la Fase 2, molte città italiane stanno proponendo di aumentare le vie ciclabili. L’intenzione è quella di favorire gli spostamenti individuali, al fine di facilitare per tutti il rispetto delle regole in merito all’emergenza Covid-19, mantenendo sempre le distanze di sicurezza.
Per affrontare al meglio la Fase 2, molte città italiane stanno proponendo di aumentare le vie ciclabili. L’intenzione è quella di favorire gli spostamenti individuali, al fine di facilitare per tutti il rispetto delle regole in merito all’emergenza Covid-19, mantenendo sempre le distanze di sicurezza.
La proposta più concreta tra queste è nata a Monza, dove un’associazione ha inviato delle idee al sindaco Dario Allevi, con tanto di nuova mappatura della città e vari progetti.
Tutto ciò non avrebbe solo un effetto positivo per gli spostamenti. Favorirebbe infatti sia il rispetto dell’ambiente, sia la nascita di nuovi cantieri edili in questo periodo così difficile per l’economia.
Advertisement - PubblicitàL’idea nasce per mano dell’associazione cicloambientalista “Monza in Bici”, affiliata alla FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta).
L’obiettivo di fondo è quello di provare a trarre qualche beneficio concreto da questi mesi di emergenza sanitaria ed economica. Questa potrebbe essere l’opportunità per reinventare il nostro modo di vivere le città, imparando a rispettare di più l’ambiente e tutto ciò che ci circonda.
L’associazione ha inviato così due lettere contenenti progetti, richieste e proposte, indirizzate al primo cittadino monzese Dario Allevi. Qui è scritto:
“La tragedia che ci sta colpendo a livello globale può essere l’occasione per capire quali dei nostri comportamenti possono e devono cambiare, e attuare quelle soluzioni che ormai sono diventate indifferibili. Il momento di agire è adesso: chiediamo all’amministrazione comunale di Monza, al sindaco Allevi e suoi assessori di non perdere questa occasione e di progettare urgentemente alcune corsie ciclabili, temporanee nella fase 2, e che potranno in seguito anche essere rese definitive”.
Advertisement - PubblicitàI membri di “Monza in Bici” però, non si sono fermati alle sole proposte. Hanno realizzato un vero e proprio progetto che contiene una nuova possibile mappatura delle vie ciclabili in città. E hanno richiesto prima di tutto lo sblocco dei cantieri per le piste ciclabili che già erano state approvate, ma mai realizzate.
Parliamo di:
A questi percorsi, i membri di Monza in Bici hanno aggiunto altri tratti strategici che sarebbero fondamentali per una ripartenza sicura in Fase 2.
In merito alle idee proposte dall’associazione, non ci sono ancora risposte certe da parte del Sindaco Allevi. Federico Arena però, assessore Mobilità e Trasposti, ha già fornito delle prime informazioni in merito.
Queste le sue parole:
“In primo luogo penso che i discorsi da fare siano due: uno a breve e uno a lungo termine. Per quanto riguarda il primo caso penso alle ciclabili temporanee, proposte anche da “Monza in Bici”. Il ministero si è espresso a favore, ma adesso spetta ai comuni capire dove e come si faranno. Sappiamo che la nostra città è ultra urbanizzata e le strade sono spesso troppo piccole per ospitare dei tratti ciclabili. Insomma, le ipotesi vanno studiate e valutate con cura. C’è poi un discorso a più ampio respiro e riguarda il futuro della città. Stiamo iniziando ad aprire dei cantieri che lavorino sulle piste ciclabili già approvate, in via Borgazzi ad esempio. L’obiettivo è creare delle nuove tratte che permettano di collegare quelle già esistenti, per dare all’intera pista cittadina un nuovo volto. Il nostro lavoro sarà anche quello di potenziare i servizio di sharing: in primo luogo con i monopattini elettrici, ma anche con nuove postazioni di bike sharing”.
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