Viveracqua, società consortile tra gestori del servizio idrico integrato del Veneto, decide di riaprire i cantieri e di mettere già in atto la Fase 2. Si avviano appalti per il valore complessivo di 100 milioni di euro, dopo il grande lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus.
Viveracqua, società consortile tra gestori del servizio idrico integrato del Veneto, decide di riaprire i cantieri e di mettere già in atto la Fase 2.
Si avviano appalti per il valore complessivo di 100 milioni di euro, dopo il grande lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus.
La decisione è stata presa in data 6 aprile, si riparte a pieno regime dal 14 aprile 2020.
Advertisement - PubblicitàGestori e soci del consorzio idrico Viveracqua hanno quindi deciso per la riapertura delle attività a partire dal 14 aprile 2020. Sono stati messi in campo ben 100 milioni di euro tra nuove gare di appalto, proroga dei termini precedentemente sospesi, acquisti, lavori e forniture.
Per riprendere le attività a pieno regime, il consorzio ha messo a punto un protocollo coordinato per far ripartire il tutto nel pieno rispetto della sicurezza. Le imprese escono quindi dalla sospensione delle attività per servire nuovamente tutto il territorio del Veneto.
Le aziende pubbliche integrate nel consorzio Viveracqua sono:
Le 12 aziende servono complessivamente 593 Comuni e oltre 4,8 milioni di abitanti.
Advertisement - PubblicitàIl Presidente di Acquevenete, Piergiorgio Cortellazzo, spiega così la ripartenza delle attività:
“Durante il periodo dell’emergenza, noi, così come gli altri gestori di Viveracqua, abbiamo garantito le prestazioni lavorative necessarie ad assicurare il mantenimento del servizio pubblico, dalle riparazioni urgenti in caso di guasti alle condotte, alle attività di presidio degli impianti. Ora ci sono le condizioni per far tornare attivi, nella massima sicurezza per i lavoratori, anche i numerosi cantieri per gli interventi di miglioramento delle reti e degli impianti nel territorio veneto. Opere strategiche che consentiranno di dare anche supporto all’economia regionale e locale, alle imprese e all’indotto”.
La promessa di Viveracqua è che tali investimenti di importo così ingente, pari a 100 milioni di euro, per far ripartire appalti e cantieri, non saranno utili solamente al miglioramento di reti e impianti idrici. Ma comporteranno di conseguenza dei risultati molto positivi anche in termini di occupazione diretta e indiretta, e quindi in favore di professionisti, imprese e fornitori.
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