In un contesto di costanti aggiornamenti e modifiche normative, il decreto che blocca le cessioni sui crediti edilizi sta per ricevere la fiducia della Camera, nonostante alcuni intoppi di percorso.
In questo articolo, esamineremo in dettaglio le novità introdotte nel corso dell’iter parlamentare, le eccezioni previste e le implicazioni per i cittadini ancora alle prese con i lavori edilizi.
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Approfondiremo inoltre le soluzioni proposte per infissi e caldaie, le salvaguardie per le cessioni del 2022 e le detrazioni in 10 anni per i redditi bassi. L’obiettivo è fornire un quadro completo e chiaro delle ultime disposizioni, permettendo ai contribuenti di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Superbonus edilizio e dagli altri bonus previsti.
Sommario
Per gli edifici unifamiliari, la detrazione massima sarà ancora valida per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023. Tuttavia, è importante ricordare che i sei mesi aggiuntivi rispetto all’attuale termine del 31 marzo saranno validi solo per coloro che, alla data del 30 settembre 2022, abbiano già effettuato lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
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Advertisement - PubblicitàA partire dal 17 febbraio, data di entrata in vigore del decreto, le operazioni che hanno permesso di effettuare i lavori senza tirare fuori un euro di tasca, garantendo al Superbonus e agli bonus edilizi un successo clamoroso, sono vietate. Le cessioni sono state infatti la causa dell’aumento dei costi per lo Stato e della proliferazione delle frodi.
Advertisement - PubblicitàNonostante la nuova norma, sono state introdotte alcune deroghe durante l’iter parlamentare del decreto. Ad essere esclusi dallo stop alle cessioni saranno innanzitutto i lavori agevolati con il bonus per le barriere architettoniche, così come quelli sugli immobili danneggiati dall’alluvione delle Marche e dai terremoti successivi al primo aprile del 2009, ovvero da quello dell’Aquila.
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Eccezione anche per Iacp, onlus e cooperative di abitazione. Lo stop non toccherà nemmeno i lavori di riqualificazione urbana.
Advertisement - PubblicitàÈ stata trovata una soluzione anche per la cosiddetta edilizia libera: nel caso in cui non ci sia stato ancora l’avvio dei lavori entro il 16 febbraio, sconto e cessione potranno rimanere nel caso in cui l’acconto di acquisto sia stato versato entro il 16 febbraio.
Approfondisci:
In assenza di un acconto, l’esistenza di un accordo vincolante tra le parti “deve essere attestata sia dal cedente o committente, sia dal cessionario o prestatore, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà“. La dichiarazione falsa implica la responsabilità penale.
Advertisement - PubblicitàLe spese sostenute nel corso del 2022 potranno essere ancora cedute anche oltre l’attuale scadenza del 31 marzo, a fronte di una sanzione di 250 euro. Alla Camera è stata infatti riconosciuta la possibilità di effettuare la comunicazione nel caso in cui il contratto di cessione non sia stato ancora concluso. Si applicherà la remissione in bonis valida fino al 30 novembre.
Advertisement - PubblicitàPer i redditi bassi con scarsa capienza fiscale, le norme introdotte consentono al contribuente, per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, di optare per il riparto della detrazione in 10 quote annuali a partire dal periodo d’imposta 2023. L’opzione è irrevocabile ed è esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023.
Questa possibilità è valida solo a condizione che la rata di detrazione relativa al periodo d’imposta precedente, quello 2022, non sia indicata nella relativa dichiarazione dei redditi.
Advertisement - PubblicitàLa norma sulla compensazione con i Btp dei crediti incagliati ha sollevato qualche dubbio alla Ragioneria generale dello Stato, che ha richiesto una modifica dell’ultimo minuto. Questo ha portato ad un ritorno temporaneo del decreto in Commissione alla Camera, ma non dovrebbe influire sulla fiducia della Camera nel decreto stesso.
Advertisement - PubblicitàLe novità introdotte nel corso dell’iter a Montecitorio riguardano direttamente i cittadini ancora alle prese con i lavori. Le modifiche apportate al decreto hanno lo scopo di chiarire e semplificare le procedure per i contribuenti, garantendo al contempo un maggiore controllo sui costi per lo Stato e limitando le frodi.
Advertisement - PubblicitàIl decreto che blocca le cessioni sui crediti edilizi si appresta ad ottenere la fiducia della Camera, nonostante l’ultimo inconveniente che lo ha riportato brevemente in Commissione. Le modifiche apportate al corso dell’iter parlamentare hanno introdotto diverse novità e deroghe per agevolare i cittadini e garantire un maggiore controllo da parte dello Stato.
È importante per i contribuenti informarsi adeguatamente sulle nuove norme e procedure per evitare problemi e sanzioni. Seguire attentamente le disposizioni del decreto e tenersi aggiornati sulle eventuali ulteriori modifiche permetterà di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Superbonus edilizio e dagli altri bonus previsti.
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