L’Agenzia delle Entrate ha recentemente intensificato i controlli sui contribuenti che hanno richiesto il Superbonus, alla ricerca di possibili abusi di diritto. Tra questi, vi sono i cosiddetti “condomini fasulli”, creati appositamente per ottenere l’accesso a tale agevolazione.

In questo articolo, esploreremo le strategie utilizzate dai “furbetti del condominio” e le possibili conseguenze legali a cui potrebbero andare incontro.

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Il fenomeno dei condomini fasulli: come funziona

In alcune situazioni, l’opzione condominio è stata l’unica modalità per accedere al Superbonus, escludendo i proprietari di villette o gli immobili di proprietà di società. Questa situazione ha spinto molti contribuenti a frazionare il proprio immobile, registrando la documentazione necessaria per la realizzazione di un condominio in piena regola, pur avendo l’intento di eludere le disposizioni normative.

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I controlli dell’Agenzia delle Entrate: il caso di Trieste

Un esempio emblematico di tali controlli è rappresentato dalla sentenza n° 81 della Corte di giustizia di primo grado di Trieste, dell’11 Aprile 2023, riguardante una società che aveva acquistato un immobile composto da nove unità.

L’Agenzia delle Entrate ha ritenuto che si fossero messe in atto operazioni mirate a ottenere le agevolazioni previste dal governo, attraverso la cessione degli immobili a madre, moglie e suocera dell’amministratore unico della società.

In seguito alla contestazione della decisione dell’Agenzia delle Entrate, il caso è giunto dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di Trieste. La Cgt di Trieste ha confermato l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando come gli accertamenti non offrissero dubbi in merito al fatto fosse la società l’effettiva acquirente e proprietaria dell’immobile, non i soggetti indicati: “Immobile intestato ad altri soggetti esclusivamente al fine di costruire un formale condominio, ma fasullo“.

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Le strategie per evitare sanzioni e i possibili rischi

È fondamentale che i contribuenti siano consapevoli dei rischi associati alla creazione di condomini fasulli per accedere al Superbonus. Le sanzioni previste per tali comportamenti possono essere severe, e la giurisprudenza è chiara nel considerare illegittime tali pratiche.

Per evitare sanzioni, i contribuenti devono rispettare le disposizioni normative e presentare domande per il Superbonus solo in presenza di requisiti validi. In caso contrario, l’Agenzia delle Entrate potrebbe individuare tali comportamenti e avviare controlli, con possibili conseguenze legali e sanzioni pecuniarie.

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La necessità di agire nel rispetto delle norme

La creazione di condomini fasulli o l’utilizzo di altre strategie per ottenere il Superbonus in modo illegittimo può comportare gravi conseguenze per i contribuenti coinvolti. È fondamentale agire nel rispetto delle norme e delle procedure previste, evitando di ricorrere a pratiche illecite per ottenere agevolazioni fiscali. Solo così sarà possibile garantire un sistema fiscale equo e sostenibile per tutti i contribuenti italiani.