Il Decreto Superbonus, che prevede incentivi per i lavori di ristrutturazione edilizia, sta causando alcune difficoltà nell’applicazione delle norme.
Il Decreto Superbonus, che prevede incentivi per i lavori di ristrutturazione edilizia, sta causando alcune difficoltà nell’applicazione delle norme. In particolare, il blocco delle cessioni dei crediti fiscali e lo sconto in fattura per gli incentivi all’edilizia stanno causando alcuni problemi per coloro che hanno effettuato i lavori ma non possono beneficiare della detrazione fiscale, come ad esempio i contribuenti a basso reddito.
Tuttavia, sembra che il Parlamento stia lavorando per trovare soluzioni a questi problemi.
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Una delle soluzioni allo studio riguarda la cessione dei crediti relativi ai lavori del 2022 che non sono ancora stati ceduti alle banche o ad altri soggetti. Secondo alcune fonti parlamentari, si sta valutando la possibilità di modificare il meccanismo di registrazione sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.
In particolare, si vorrebbe consentire di comunicare all’Agenzia delle Entrate la semplice presentazione del credito alla banca, senza la necessità di effettuare la cessione entro il 31 marzo. Questa soluzione sembra essere percorribile, ma richiede ulteriori valutazioni con il Ministero dell’Economia, con la Ragioneria e con l’Agenzia delle Entrate.
Un altro problema riguarda la cosiddetta “edilizia libera“, ovvero i cittadini che hanno usufruito del bonus 50% per la sostituzione di serramenti o caldaie ma non hanno fatto il 110% dei lavori previsti. In questo caso, l’inizio dei lavori avviene a valle del percorso, e ciò potrebbe causare delle difficoltà per i cittadini.
Tuttavia, il relatore del decreto legge Superbonus, Andrea de Bertoldi, si è detto ottimista sulla possibilità di risolvere questo problema.
Un’altra questione importante riguarda il costo delle agevolazioni previste dal Decreto Superbonus. La presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Lilia Cavallari, ha sottolineato che il costo delle agevolazioni è destinato a superare l’importo previsto dalle previsioni ufficiali, che erano basate su una spesa di 35 miliardi per l’intero periodo di validità della misura. Ciò significa che le spese per lo Stato saranno molto superiori alle stime iniziali.
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In ogni caso, il Parlamento sembra essere al lavoro per trovare soluzioni ai problemi derivanti dal Decreto Superbonus. Il relatore del decreto legge Superbonus, Andrea de Bertoldi, si è detto ottimista sulla possibilità di risolvere questi problemi e di dare una risposta agli italiani. Tuttavia, è importante tenere in considerazione il costo delle agevolazioni, che potrebbe rappresentare un onere per lo Stato.
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