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Superbonus 110%: quali lavori trainaTI si legano ai TrainaNTI?

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Ultimo Aggiornamento:

Come ormai sappiamo, tra le novità introdotte esclusivamente per il il maxi-incentivo Superbonus 110%, c’è anche quella che distingue i lavori trainaNTI da quelli trainaTI.

I lavori trainaNTI sono quelli principali sui quali si baserà l’usufrutto dell’incentivo. Possono essere conseguiti da soli, oppure possono essere legati agli interventi trainaTI che, al contrario, devono essere obbligatoriamente legati ad altri lavori di entità maggiore, e richiedono quindi che sia svolto almeno un intervento principale.

Insomma, non è sempre così facile comprendere in che modo funzioni questa regola, anche perché non tutti i lavori secondari possono essere “trainati” da quelli principali.

Vediamo di seguito quali sono i lavori trainaNTI ammissibili al Superbonus 110% e quali interventi trainaTI è possibile svolgere sulla base dei lavori principali.

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Superbonus 110%: quali sono gli interventi TrainaNTI?

Il Superbonus 110% ammette come lavori principali nello specifico tre tipologie di interventi definiti appunto “TrainaNTI”.

Questi sono:

  1. La coibentazione dell’edificio, ovvero l’isolamento termico delle superfici opache (verticali, orizzontali, inclinate) per almeno il 25% della SDL (Superficie Disperdente Lorda);
  2. La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con dei nuovi impianti ad elevata efficienza energetica. Per quanto riguarda i condomini, tale intervento è da considerare trainaNTE solo se interessa l’intero edificio, e quindi se l’impianto da sostituire è centralizzato, oppure se si intende sostituire gli impianti autonomi con uno centralizzato che serva tutte le unità.
  3. Gli interventi mirati alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Questi lavori sono concessi solo nelle Zone 1, 2 e 3 della classificazione del rischio sismico.

Ricordiamo anche che l’elemento da considerare per dimostrare il “legame” tra i lavori è rappresentato dalle spese e, in particolare, dal periodo in cui vengono sostenute.

Tutte le spese relative all’esecuzione degli interventi secondari dovranno essere conseguite nel periodo di tempo che va tra la data di inizio e la data di fine delle spese relative agli interventi principali. Non è fondamentale invece rispettare le stesse tempistiche per quanto riguarda l’effettiva esecuzione dei lavori.

Vediamo dunque quali sono i lavori secondari che si possono collegare ai suddetti interventi principali.

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Lavori trainaTI dall’intervento di isolamento termico

Iniziamo col dire che l’intervento di coibentazione dell’edificio è quello che concede maggiore spazio nella scelta degli interventi trainaTI da collegare.

Scegliendo infatti di realizzare l’isolamento dell’unità e dell’edificio per più del 25% della SDL, sarà possibile legare a questo lavoro principale i seguenti interventi secondari:

  • Sostituzione delle finestre (comprensive di infissi) con delle nuove più prestanti dal punto di vista dell’isolamento termico;
  • Acquisto di schermature solari;
  • Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
  • Acquisto e installazione di sistemi di building automation, ovvero di strumenti che consentano di gestire in maniera automatica e da remoto gli impianti di riscaldamento, di raffrescamento o di produzione di acqua calda sanitaria;
  • Installazione di impianti fotovoltaici, intervento che consente, a sua volta, anche l’installazione di sistemi di accumulo integrati, che possono essere installati da subito oppure con un intervento successivo.

Attenzione, perché c’è una precisazione da fare. Se un condominio, o comunque un edificio con più unità immobiliari, sceglie di non “impostare” come intervento principale la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale che interessi tutte le unità, potrà scegliere di conseguire lo stesso intervento in forma “trainata”, mirato stavolta alle singole unità.

In sostanza, se in un condominio si sceglie di eseguire come intervento TrainaNTE quello della coibentazione (e comunque non quello della sostituzione degli impianti), diventerà poi possibile conseguire la sostituzione degli impianti come intervento TrainaTO. In questo caso però, invece di interessare tutto l’edificio, l’intervento potrà essere eseguito solo nelle singole unità che lo compongono.

In quest’ottica, gli impianti che si possono installare nelle singole unità sono:

  1. Caldaie a condensazione minimo di Classe A;
  2. Pompe di calore, inclusi impianti ibridi e geotermici;
  3. Impianti con generatori alimentati da biomasse combustibili (come stufe a pellet);
  4. Impianti geotermici a bassa entalpia;
  5. Impianti di micro-cogenerazione.
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Lavori trainaTI dall’intervento di sostituzione degli impianti

Le cose chiaramente cambiano se, come intervento TrainaNTE, si sceglie invece quello mirato alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con dei nuovi più efficienti.

Come abbiamo chiarito, tale intervento, negli edifici con più unità, può essere proposto come principale solo se si intende sostituire l’impianto centralizzato già presente, oppure se si mira a sostituire gli impianti autonomi con uno unico centralizzato.

Ovviamente, nel caso in cui si scelga di compiere questo come intervento principale, non sarà poi possibile inserirlo tra i lavori trainaTI.

Gli interventi secondari che si possono eseguire con l’intervento principale di sostituzione degli impianti sono:

  • Sostituzione finestre comprensive di infissi;
  • Acquisto di schermature solari;
  • Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • Installazione di impianto fotovoltaico (con la possibilità di integrare poi anche i sistemi di accumulo);
  • Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
  • Installazione di sistemi di building automation.
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Lavori trainaTI dagli interventi di riduzione del rischio sismico

Arriviamo dunque all’ultima serie di interventi che possono essere eseguiti come principali, ovvero quelli che sono mirati a ridurre il rischio sismico nelle Zone 1, 2 e 3 del territorio italiano.

Scegliendo questo come intervento TrainaNTE sarà possibile anche procedere con la totale demolizione e ricostruzione dell’edificio. Allo stesso modo, sarà anche possibile ampliarne il volume rispetto alla condizione precedente, a patto che le restrizioni urbane lo concedano.

In quest’ottica, è bene sapere comunque che solo gli interventi che appunto rientrano nella categoria del Super Sismabonus 110% ammettono la detrazione di spese relative alla parte di edificio che è stata ampliata (e quindi che prima non esisteva).

Se invece si decide di conseguire più interventi TrainaNTI che rientrino sia in ambito Sismabonus che Ecobonus, ad esempio la demolizione e ricostruzione con ampliamento e la coibentazione termica, ricordiamo quanto segue.

Le spese Sismabonus 110% relative alla parte ampliata possono essere incluse tra quelle detraibili. Le spese Ecobonus 110% invece saranno ammesse solo per quanto riguarda la parte di volume che già esisteva, e non quella ampliata.

Tra gli interventi mirati all’efficienza energetica, fa eccezione solamente quello mirato all’installazione degli impianti fotovoltaici.

Questo intervento, oltre ad essere l’unico che può essere conseguito nella parte ampliata di un edificio demolito e ricostruito, è anche l’unico che può essere legato come lavoro trainaTO all’intervento trainaNTE di riduzione del rischio sismico.

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Superbonus 110%: chiarimenti e concessioni nelle aree vincolate

Come abbiamo accennato sopra, la normativa non pone limiti in merito alla quantità degli interventi trainaNTI, difatti se ne può scegliere più di uno.

In base però appunto alla tipologia di interventi che si sceglie, sarà possibile legare ai lavori principali gli interventi trainaTI descritti sopra.

Ricordiamo anche che le regole legate agli interventi trainanti e trainati devono essere obbligatoriamente soddisfatte per tutte le pratiche Superbonus 110%.

In questo caso, fanno eccezione solamente i lavori che interessano edifici o unità che si trovano in aree sottoposte a vincoli paesaggistici.

Qui infatti, se le restrizioni paesaggistiche non dovessero consentire l’esecuzione di interventi troppo consistenti come quelli TrainaNTI, sarà possibile anche eseguire solo interventi TrainaTI.

Si tratta dell’unica eccezione che ammette l’esecuzione di interventi secondari senza dover conseguire gli interventi principali. Le spese per i lavori trainaTI saranno sempre detraibili al 110%.

Per approfondire, leggi: “Ecobonus 110% in aree vincolate: meno regole, più concessioni



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TAGS: bonus edilizia, Superbonus, Superbonus 110%, trainanti, trainati

Autore: Redazione Online

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