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Niente Superbonus 110% per gli edifici unifamiliari dopo il 1 Ottobre 2022

A partire dal prossimo 1° ottobre 2022, gli interventi destinati agli edifici unifamiliari non potranno più beneficiare delle agevolazioni previste dal Superbonus 110%

Niente Superbonus 110% per gli edifici unifamiliari dopo il 1 Ottobre 2022Niente Superbonus 110% per gli edifici unifamiliari dopo il 1 Ottobre 2022
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A partire dal prossimo 1° ottobre 2022, gli interventi destinati agli edifici unifamiliari non potranno più beneficiare delle agevolazioni previste dal Superbonus 110%

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Cosa è il Superbonus 110%?

Il Superbonus è un’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), che prevede una detrazione del 110% per tutte le spese che, a partire dal 1 luglio 2020, sono state effettuate al fine di migliorare l’efficienza energetica e per diminuire il rischio sismico degli edifici.

Fra gli interventi oggetto delle agevolazioni del Superbonus, vi sono anche le installazioni di impianti fotovoltaici e i lavori per la predisposizione negli edifici di punti di ricarica per i veicoli elettrici.

Il superbonus si inserisce nell’insieme di detrazioni, vigenti ormai da diversi anni, previste per i lavori realizzati al fine di effettuare una riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus) e per la riqualificazione del patrimonio edilizio (Sismabonus).

Le agevolazioni sono regolamentate dagli articoli 14 e 16 del decreto-legge n. 63/2013.

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Le percentuali delle agevolazioni del Superbonus

Sino al 31 Dicembre 2025 è prevista un’agevolazione che viene così ripartita:

  • Il 110% per i costi dei lavori edili effettuati fino al 31 dicembre 2023
  • Il 70% per i costi dei lavori edili effettuati nel corso dell’anno 2024
  • Il 65% per i costi dei lavori edili effettuati nel corso dell’anno 2025
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Quali vantaggi sono i vantaggi del Superbonus

Le detrazioni sono riconosciute secondo i criteri stabiliti dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio) per le spese sostenute a partire dal 1° Gennaio 2022, in 4 tranche all’anno di uguale importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

Un ulteriore possibilità per beneficiare della detrazione è scegliere un contributo anticipato che verrà riconosciuto sotto forma di sconto dal fornitore scelto per gli interventi del Superbonus.

Nello specifico, la cessione può infatti essere destinata a:

  • Fornitori reclutati per fornire beni o servizi utili all’attuazione degli interventi in Superbonus;
  • Altri soggetti (intesi come persone fisiche, anche che esercitano attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti);
  • Istituti finanziari, banche e intermediari di credito.
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Chi può richiedere di beneficiare delle detrazioni previste dal Superbonus

I condomini, le persone fisiche che possiedono un immobile (anche privati e in comproprietà), gli Istituti autonomi case popolari, le associazioni senza scopo di lucro, le cooperative e le associazioni sportive dilettantistiche.

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Superbonus 110%: finite le agevolazioni per edifici unifamiliari

Recentemente il dibattito sul Superbonus 110% si è concentrato sulla possibilità di prorogare la scadenza per gli edifici unifamiliari ma è notizia recente che, a partire dal 1 ottobre 2022, non potranno più essere oggetto di detrazione le spese sostenute proprio per questa tipologia di edifici.

I dettagli del provvedimento per gli interventi a favore di edifici unifamiliari

Ad oggi, per quanto riguarda gli edifici unifamiliari, posso essere oggetto di detrazioni fiscali solamente gli interventi effettuati sino al 31 dicembre 2022 ma esclusivamente a condizione che entro il 30 settembre, l’avanzamento dei lavori sia non inferiore al 30% (comparato con l’ammontare del lavoro compressivo).

Pare quindi che solamente coloro che potranno testimoniare di aver realizzato i 3/10 dell’intervento complessivo, potranno beneficiare delle agevolazioni previste dal Superbonus (sempre non oltre il 31 dicembre 2022).

Tutti coloro che al contrario, non potranno dimostrare tale avanzamento dei lavori, potranno effettuare richiesta di detrazione solo in riferimento alle spese effettuate entro lo scorso 30 giugno.

Tutto ciò comporterà quasi sicuramente il nascere di alcune problematiche burocratiche:
Le spese sostenute per gli interventi successivi a tale data, non soltanto non beneficeranno delle detrazioni ma, è possibile che si imabbito in alcune complicazioni relative alla modulistica inviata per l’avvio dei lavori.

Nei prossimi mesi risulterà infatti non conforme, molta della modulistica utilizzata (CILAS) per l’avvio di diversi cantieri (divenuti ordinari dopo il provvedimento).

La CILAS (Comunicazione asseverata di inizio lavori, semplificata) è una modulistica semplificata utilizzata per la comunicazione di inizio lavori da utilizzare per il Superbonus.

E’ semplificata perché nel modulo vanno inserite solamente i dati ritenuti fondamentali e, non è quindi contemplata dal D.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).

Le prossime settimane del mese di settembre, potrebbero quindi essere le ultime a disposizione per tutti coloro che intendono intraprendere degli interventi in Superbonus che riguardano edifici unifamiliari.

Dopo tale data, infatti, nonostante sono molte le illusioni per una proroga della misura, è ragionevole pensare che non vi saranno più possibilità di ottenere le agevolazioni precedentemente previste.

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Eventuali scenari del futuro del Superbonus 110% dopo le elezioni

Il futuro del Superbonus dipenderà il larga parte dall’esito delle prossime elezioni 2022 del 25 settembre .

Dai programmi elettorali presentati emerge infatti che alcuni partiti protendono per una stabilizzazione mentre altri al contrario, non lo contemplano minimamente tra i punti del programma.

Il tema del Superbonus è di fatto entrato a far parte del dibattito politico di questa campagna elettorale, sono molti i dubbi e le incertezze rispetto ad eventuali modifiche o integrazioni del provvedimento.

Per il Movimento 5 Stelle (che di fatto ha istituito il Bonus) le agevolazioni andrebbero stabilizzate e meglio regolamentante.

Secondo il partito, infatti, la stabilizzazione del Superbonus consentirebbe di programmare gli interventi sugli immobili, aumentando di fatto il numero di ristrutturazioni e di riqualificazioni energetiche.

Per il Centrodestra invece, è opportuno per prima cosa riorganizzare gli incentivi fiscali per l’efficientamento degli immobili.

I programmi elettorale presentato dai partiti del CD fanno riferimento a misure di “salvaguardia della situazione in essere” dei bonus edilizi (per edifici privati e pubblici) che hanno per oggetto interventi riqualificazione, la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica.

I partiti del Centrosinistra al contrario, non fanno alcun specifico riferimento al Superbonus.

L’unico accenno generico nel programma del PD, è riferito agli interventi finalizzati alla rigenerazione energetica e sismica degli edifici.

Indipendentemente da chi vincerà le elezioni, comunque, la normativa del Superbonus necessita una definizione maggiormente chiara dei limiti nell’accettazione delle cessioni senza incorrere in frodi.



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TAGS: Superbonus, Superbonus 110%, unifamiliari

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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