I tempi per procedere con l’approvazione del testo ufficiale della Legge di Bilancio 2022 sono ormai sempre più stretti, e attualmente una tra le misure che sta rallentando di parecchio l’iter è proprio il Superbonus 110%.
I tempi per procedere con l’approvazione del testo ufficiale della Legge di Bilancio 2022 sono ormai sempre più stretti, e attualmente una tra le misure che sta rallentando di parecchio l’iter è proprio il Superbonus 110%.
Anche in vista della prossima Manovra 2022, come è chiaro che fosse, il Superbonus 110% sarà un tema principale nel testo. Sebbene abbiamo già avuto la conferma che il maxi-incentivo sarà comunque prorogato almeno fino al 2023, in realtà non sappiamo ancora quali saranno le modifiche che interesseranno l’applicazione e il funzionamento del Superbonus 110%.
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Di seguito vedremo a che punto siamo con l’iter di approvazione della Legge di Bilancio 2022, e scopriremo perché il Superbonus 110% è attualmente uno tra i temi che sta creando maggiore contrasto tra le forze politiche.
Advertisement - PubblicitàLe prime bozze redatte dal Governo per il testo della Legge di Bilancio 2022, lo ricordiamo, hanno previsto delle novità molto importanti in merito all’utilizzo del Superbonus 110%.
Uno tra i temi che dall’inizio ha fatto più discutere è il tetto ISEE pari a 25.000 euro introdotto per le persone fisiche che intendono svolgere interventi edilizi nelle villette unifamiliari.
Durante le ultime settimane l’attività del Governo è stata parecchio intensa. Il testo della Manovra 2022, lo ricordiamo, è giunto alla Commissione Bilancio in Senato in data 16 novembre 2021, con la possibilità per i senatori di presentare emendamenti fino al 29 novembre 2021.
Dopo settimane di trattative, ora è giunto il momento di formalizzare le modifiche proposte e in seguito di procedere con le votazioni ufficiali. Il testo dopo la valutazione del Senato sarebbe dovuto passare alla Camera ma, come avevamo annunciato, i tempi ormai non consentono più rallentamenti. A questo punto, è chiaro che il testo arriverà alla Camera blindato dal voto di fiducia, e probabilmente il testo ufficiale sarà pubblicato appena prima della fine dell’anno.
Inutile dire che il Presidente Draghi, per questo motivo, negli ultimi giorni sta ricevendo diverse accuse da parte dei parlamentari, che denunciano ciò che sta accadendo come un tentativo di esautorazione nei confronti della Camera.
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Advertisement - PubblicitàCon tali premesse, siamo arrivati ormai alla data del 20 dicembre 2021. Manca meno di una settimana a Natale ma, soprattutto, rimangono circa 10 giorni di tempo alla fine dell’anno, e quindi alla scadenza entro la quale la Legge di Bilancio 2022 dovrà essere pronta.
Come accennavamo prima, il Superbonus 110% è uno degli argomenti che sta creando maggiori discussioni e che sta rallentando l’approvazione del testo ufficiale della Manovra 2022.
In riferimento al maxi-incentivo, tra i temi più caldi troviamo il tetto ISEE di 25.000 euro introdotto per alcune categorie di beneficiari. Oltre a questo però, sembrano esserci diverse problematiche anche riguardo alle risorse destinate al maxi-incentivo, e soprattutto riguardo ai costi che la misura comporterebbe nel 2024.
Secondo le ultime notizie, i 350 milioni di euro necessari per l’applicazione del Superbonus 110% nel 2024, dovrebbero essere coperti utilizzando i fondi messi a disposizione del Parlamento per le modifiche alla Legge di Bilancio 2022.
In riferimento al limite ISEE invece, stando alle indiscrezioni delle ultime ore, pare che il Governo abbia accolto la proposta di cancellazione della misura, voluta fortemente da molti esponenti politici.
Ci sono novità anche per quanto riguarda il Bonus Mobili. Come abbiamo detto nei passati aggiornamenti, si era previsto un taglio dei fondi per l’incentivo con l’abbassamento del tetto di spesa, che sarebbe stato ridotto per tutti a 5.000 euro per ogni unità ristrutturata.
Ad oggi, secondo quanto si apprende, è probabile invece che il Bonus Mobili, così come gli altri Bonus casa (ad eccezione del Bonus Facciate), sarà rinnovato senza modifiche fino al 2024.
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Tutte queste novità degli ultimi giorni, che attualmente dobbiamo prendere ancora “con le pinze”, in realtà hanno ottenuto il via libera ufficiale del Governo. Adesso però l’ultima parola spetta alla Ragioneria Generale dello Stato.
Attendiamo dunque le prossime mosse del Governo ma, visto che ormai siamo agli sgoccioli, a giorni certamente sapremo dare notizie più certe.
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