Tra le agevolazioni fiscali rinnovate con la Legge di Bilancio 2022 c’è anche il Bonus prima casa under 36. Scopriamo dunque quali sono le novità legate al funzionamento del Bonus Prima Casa under 36.
Come avevamo annunciato con l’articolo “Bonus Casa: 4 febbraio aggiornamento delle procedure”, in data 3 febbraio 2022 è stato approvato il Provvedimento per aggiornare il modello standard per la Comunicazione della scelta delle opzioni alternative.
In tema di Superbonus 110%, la scelta della cessione del credito è sempre stata particolarmente complessa, se non altro per i continui aggiornamenti dei provvedimenti e dei modelli da trasmettere per la Comunicazione alle Entrate.
Come sappiamo, il Superbonus consente di considerare come spese detraibili, oltre quelle relative direttamente agli interventi, anche quelle destinate ai tecnici per il pagamento delle prestazioni professionali.
Con il Comunicato Stampa del 1° febbraio 2022, l’Agenzia delle Entrate fa sapere che a partire dal 1° febbraio e fino al 28 febbraio sarà possibile presentare la richiesta di ottenimento per il Bonus Acqua Potabile.
Con il Comunicato Stampa del 28 gennaio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato che in data 4 febbraio sarà aggiornato il canale per la trasmissione della Comunicazione per l’utilizzo della cessione del credito e lo sconto in fattura per i bonus edilizi.
Per poter accedere all’agevolazione Sismabonus Acquisti, è necessario che l’immobile sia stato demolito e ricostruito per mano di un’impresa di costruzione o di ristrutturazione.
Quello che vedremo di seguito è un caso decisamente particolare, che ha come oggetto il Bonus Prima Casa, ovvero l’agevolazione che consente una riduzione delle imposte da pagare in riferimento all’acquisto di un immobile da adibire a Prima Casa.
Un soggetto che non possiede un’imposta lorda né un reddito imponibile, ma è proprietario di un abitazione o un terreno in territorio italiano, può accedere al Superbonus 110%?
Il Superbonus 110% 2022 è il maxi-incentivo introdotto nel 2020 con il Decreto Rilancio al fine di contrastare gli effetti devastanti della pandemia che, nel corso del primo anno e oltre, ha realmente messo in ginocchio l’economia italiana.
Con una recente risposta ad interpello dell’Agenzia delle Entrate, vengono forniti nuovi chiarimenti riguardo all’usufrutto dell’Ecobonus e del Sismabonus in relazione agli interventi che comportano la demolizione e la ricostruzione con ampliamento degli edifici.
Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022, si è disposto il rinnovo quasi senza modifiche del Bonus Mobili, che ha ottenuto la proroga non solo per il 2022, ma fino al 2024.
Con un recentissimo quesito abbiamo l’occasione di chiarire nuovamente quali siano gli interventi che effettivamente possono essere agevolati con il Bonus Ristrutturazioni e quali siano le condizioni per i vari interventi.
Tra le misure introdotte dal Governo nel corso dell’emergenza epidemiologica, come sappiamo, c’è il Bonus Affitto Imprese, ovvero il credito d’imposta concesso per “i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda”.
Il Bonus Facciate è uno tra gli incentivi che negli ultimi anni ha prodotto più richieste, complici la facilità nella sua applicazione, la mancanza di un limite di spesa per gli interventi ed un’aliquota decisamente allettante, fissata al 90%.