L’Agenzia delle Entrate ritorna a trattare il tema degli interventi edilizi effettuati su immobili non residenziali, e della possibilità per questi di accedere all’Ecobonus e al Bonus Ristrutturazioni.
Come sappiamo, l’Ecobonus è la detrazione mirata ad agevolare gli interventi volti all’efficientamento energetico, che viene concessa in una misura che va dal 50% fino all’85% per gli edifici condominiali.
Il Bonus Ristrutturazioni concede invece una detrazione nella misura fissa del 50% per conseguire interventi di manutenzione, ristrutturazione e recupero e del patrimonio edilizio.
Ma arriviamo dunque al tema di oggi. L’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione spettano in caso di immobili non residenziali?
Advertisement - PubblicitàNel caso prospettato, l’istante dichiara di essere proprietario di un immobile accatastato in categoria A/3 (Abitazioni di tipo economico).
Egli vorrebbe eseguire sul fabbricato alcuni interventi di recupero del patrimonio edilizio ed altri mirati invece al miglioramento delle prestazioni energetiche.
L’istante afferma che, in seguito ai lavori, l’immobile cambierà destinazione d’uso, da abitazione a studio professionale, e che sarà concesso in comodato d’uso al proprio coniuge per svolgere la sua attività.
Egli chiede dunque all’Agenzia delle Entrate se gli incentivi citati siano usufruibili solo per gli immobili residenziali, oppure se cambiando la destinazione d’uso sia sempre possibile beneficiarne.
Advertisement - PubblicitàIl Fisco chiarisce il punto con la risposta ad interpello n. 611 del 17 settembre 2021.
Viene spiegato da subito quali siano le disposizioni normative previste per gli immobili e per i richiedenti in caso si intenda usufruire dell’Ecobonus e del Bonus Ristrutturazioni.
Si dispone innanzitutto che per quanto riguarda l’incentivo mirato alla riqualificazione energetica degli edifici, non ci sono limiti in tal senso. L’Ecobonus infatti è destinato agli immobili esistenti di qualsiasi categoria catastale, senza alcun obbligo in riferimento alle categorie residenziali.
Viene chiarito inoltre come possa usufruire dell’Ecobonus qualunque soggetto che sia proprietario o detentore di diritti reali sull’immobile. E che, ovviamente, si faccia carico delle spese da sostenere.
Il discorso invece è differente per il Bonus Ristrutturazioni.
Sebbene anche qui sia concesso di richiedere l’incentivo a qualsiasi soggetto che possieda un qualche diritto sulla proprietà, per quanto riguarda invece la tipologia d’immobile, ci sono delle restrizioni.
Il Bonus Ristrutturazioni è destinato infatti ad agevolare gli interventi eseguiti su unità residenziali indipendenti o sulle parti comuni degli edifici condominiali. C’è da dire comunque che l’incentivo ammette i lavori edilizi su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, ma resta comunque l’obbligo che questi siano adibiti ad abitazione.
Detto questo, si dispone quindi che il contribuente potrà usufruire dell’Ecobonus per detrarre le spese relative agli interventi di efficientamento energetico. Non potrà invece utilizzare il Bonus Ristrutturazioni visto che l’unità sarà adibita ad ufficio professionale.
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