Il Bonus Verde è un incentivo che è stato introdotto per la prima volta con la Legge di Bilancio 2018 e consiste in una detrazione IRPEF in misura pari al 36% per la realizzazione di determinati lavori conseguiti in relazione alle aree “verdi”.
Il Bonus Verde è un incentivo che è stato introdotto per la prima volta con la Legge di Bilancio 2018 e consiste in una detrazione IRPEF in misura pari al 36% per la realizzazione di determinati lavori conseguiti in relazione alle aree “verdi”.
L’agevolazione consente, tra gli interventi ammissibili, la possibilità di provvedere alla sistemazione di aree esterne private – provviste o meno di copertura – sia su singole unità immobiliari che sulle parti comuni di edifici condominiali.
Il Bonus Verde tuttavia permette anche di conseguire lavori di maggiore entità, come ad esempio la costruzione di pozzi o la realizzazione di impianti di irrigazione.
Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere.
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Sommario
Il Bonus Verde è quindi dedicato alle persone fisiche, che dispongono di un’imposta lorda dalla quale detrarre, e che conseguono lavori destinati alla sistemazione o alla realizzazione di giardini e aree verdi.
In seguito alla sua nascita, la validità dell’incentivo è stata prorogata più volte, da ultimo con la Legge di Bilancio 2022, che ne ha disposto l’estensione attualmente fino al 31 dicembre 2024.
La detrazione è concessa appunto nella misura del 36% delle spese conseguite. I lavori ammessi sono i seguenti:
Con la Circolare n. 7/E del 25 giugno 2021, è stato chiarito che non è possibile accedere all’agevolazione per il solo acquisto di piante o altro materiale. L’intervento infatti deve risultare di maggiore entità e deve includere dei lavori da eseguire.
Nello specifico, deve risultare soddisfatta una delle due seguenti condizioni:
A quel punto, realizzando degli interventi di realizzazione o rinnovamento dell’area, sarà possibile poi includere a detrazione anche le spese legate all’acquisto di piante e alberi oppure di materiali necessari alla sistemazione dell’area.
È possibile anche, tra l’altro, procedere con la sistemazione “a verde” di balconi e terrazzi, ma solo se:
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Advertisement - PubblicitàRiguardo all’installazione di elementi fissi nei giardini, terrazzi o balconi, specifichiamo che dovranno essere comunque elementi legati alla “sistemazione a verde”, come appunto le fioriere fisse che conterranno fiori o piante, oppure l’acquisto di arbusti, alberi, cespugli, specie vegetali da coltivare nell’area.
Non sono agevolabili le spese legate alla sistemazione di elementi fissi presenti nell’area che però non riguardano la riqualificazione “del verde”, come ad esempio una piscina o una fontana (approfondisci qui).
Tutti gli acquisti, in ogni caso, devono essere sempre legati un intervento di riqualificazione edilizia riguardante l’intera area verde interessata.
L’intervento inoltre dovrà essere sempre finalizzato alla modifica radicale e innovazione dell’area. Non potrà, ad esempio, essere un semplice intervento di manutenzione ordinaria di sistemazione periodica del giardino o del balcone.
L’intervento non può essere conseguito in economia. Il che vuol dire che il soggetto beneficiario della detrazione non potrà eseguire i lavori in prima persona, non può ricorrere a proprie maestranze e non può affidarli a dei lavoratori autonomi.
È quindi obbligatorio affidare l’intervento ad un’impresa edile per poter beneficiare del Bonus Verde.
In quanto all’acquisto di elementi a verde fissi o di alberi e piante, questi potranno invece essere acquistati anche da fornitori esterni, diversi dall’impresa che consegue i lavori.
Possono essere incluse tra le spese ammesse anche quelle legate alla progettazione e alla manutenzione, purché sempre connesse all’esecuzione dell’intervento di riqualificazione.
Advertisement - PubblicitàPossono beneficiare del Bonus Verde i soggetti che possiedono (o detengono in base ad un titolo idoneo) l’unità immobiliare ad uso abitativo alla quale appartiene l’area verde, il balcone o il terrazzo.
Il limite di spesa massimo annuale concesso è pari a:
L’agevolazione concede appunto una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese sostenute nel limite di 5.000 euro. Il che significa che l’importo massimo che si può recuperare è pari a 1.800 euro per ogni soggetto beneficiario.
Il Bonus Verde può essere utilizzato esclusivamente in detrazione con la dichiarazione dei redditi in un tempo di 10 anni.
Non è possibile infatti in questo caso optare per le opzioni alternative (cessione del credito o sconto in fattura) concesse dal Decreto Rilancio per il Superbonus e gli altri Bonus Casa (vedi qui quali).
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