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Bonus Ristrutturazione: ammesso per lavori eseguiti autonomamente

Il Bonus Ristrutturazione prevede una detrazione al 50% per quanto riguarda diverse tipologie di lavori edilizi, che possono essere svolti su unità immobiliari abitative o sulle parti comuni degli edifici residenziali.

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Il Bonus Ristrutturazione prevede una detrazione al 50% per quanto riguarda diverse tipologie di lavori edilizi, che possono essere svolti su unità immobiliari abitative o sulle parti comuni degli edifici residenziali.

L’agevolazione nello specifico ammette la possibilità di eseguire interventi di ristrutturazione, di recupero e restauro, di demolizione e ricostruzione, ma comprende anche lavori volti alla riqualificazione energetica degli edifici e, in alcuni casi, concede l’acquisto di unità immobiliari site in edifici che sono stati oggetto di ristrutturazione (approfondisci qui).

Il Bonus Ristrutturazione rientra inoltre tra gli incentivi per i quali è possibile scegliere di utilizzare il credito mediante le opzioni alternative alla detrazione, quali cessione del credito o sconto in fattura.

L’incentivo è attualmente valido per le spese che si conseguono fino al 31 dicembre 2024. La stessa scadenza è prevista per l’utilizzo della cessione del credito o dello sconto in fattura in riferimento a tutti i Bonus Casa che ammettono la scelta, ad eccezione del Superbonus, per il quale le opzioni possono essere esercitate fino a dicembre 2025.

Vediamo di seguito quando il Bonus Ristrutturazione è usufruibile per i lavori eseguiti in proprio.

Leggi anche: “Bonus Ristrutturazione 2023: come funziona, come richiederlo e i requisiti

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Bonus Ristrutturazione: come funziona per i lavori in proprio

I lavori eseguiti in proprio non sono altro che interventi edilizi che il proprietario o detentore dell’immobile sceglie di gestire autonomamente, senza dunque rivolgersi ad una ditta di ristrutturazione o costruzione.

Il Bonus Ristrutturazione è l’unica agevolazione che non esclude a priori la possibilità di detrarre le spese per gli interventi eseguiti in proprio, che nello specifico possono essere:

  • Realizzati personalmente dal proprietario o detentore;
  • Affidati a proprie maestranze dallo stesso proprietario o detentore;
  • Affidati a dei lavoratori autonomi dallo stesso proprietario o detentore.

È bene chiarire che anche in questo caso dovranno essere rispettati tutti i requisiti obbligatori per poter accedere all’agevolazione al 50% per le spese conseguite. Il limite da considerare inoltre sarà sempre pari a 96.000 euro.

Anche per quanto riguarda i lavori eseguiti in proprio, rimane obbligatorio anche presentare tutti i documenti che vengono normalmente richiesti per accedere all’agevolazione. Tra questi, ne esistono alcuni che sono obbligatori per tutti i soggetti che usufruiscono dell’incentivo, mentre altri risultano necessari specificatamente per alcune tipologie di intervento. Per saperne di più leggi: “Bonus Ristrutturazione: tutti i documenti obbligatori caso per caso

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Bonus Ristrutturazione: ammessi solo costi dei materiali

Se è vero che Bonus Ristrutturazione, ad oggi, è l’unico incentivo che dà la possibilità di fruire della detrazione per lavori che vengono gestiti autonomamente e non affidati ad un’impresa edilizia, è necessario però specificare che non tutte le spese potranno essere agevolabili.

In questo caso, infatti, i lavori eseguiti in proprio con l’agevolazione sono ammissibili, ma le spese che si potranno portare a detrazione saranno solo quelle che il proprietario o detentore ha sostenuto per acquistare i materiali che ha utilizzato o utilizzerà per realizzare gli interventi.

Il limite da rispettare per l’applicazione dell’aliquota è sempre di 96.000 euro e gli interventi da sostenere, chiaramente, devono rientrare tra le tipologie ammesse al Bonus Ristrutturazione.

Le spese per l’acquisto dei materiali utilizzati potranno essere sostenute prima o dopo l’inizio dei lavori, così come chiarito dalla Circolare n. 122 del 1° giugno 1999.

I costi sostenuti per acquistare i materiali dovranno essere dimostrati mediante pagamento con bonifico a favore della ditta presso la quale sono stati acquistati.

La fruizione del credito spettante, come sempre, potrà avvenire in detrazione con la dichiarazione dei redditi con recupero dell’importo spettante in 10 quote di pari importo per 10 anni, oppure sarà possibile fruire delle opzioni alternative della cessione del credito o dello sconto in fattura.

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Bonus Mobili: valido per il solo acquisto materiali

Anche per i soggetti che usufruiscono del Bonus per il solo acquisto dei materiali è prevista la possibilità di accedere al Bonus Mobili al 50%.

Il Bonus Mobili è l’agevolazione dedicata all’acquisto di arredi ed elettrodomestici destinati ad unità immobiliari che sono state oggetto di ristrutturazione con il Bonus Ristrutturazione, con il Sismabonus o con il Superbonus. Per approfondire, leggi: “Bonus Mobili: quali interventi sbloccano l’accesso alla detrazione?

È bene chiarire che gli arredi non dovranno essere per forza posizionati all’interno dei locali che sono stati oggetto di lavori, ma è fondamentale che siano destinati alla stessa unità immobiliare per la quale il soggetto ha ottenuto il diritto all’agevolazione per gli interventi.

Non è possibile usufruire del Bonus Mobili se il soggetto in questione non ha eseguito interventi agevolabili con gli altri bonus ammessi.

Se però l’incentivo in questione è il Bonus Ristrutturazione, anche qualora il soggetto decidesse di eseguire i lavori autonomamente (portando quindi a detrazione solo le spese per i materiali acquistati), egli risulterà comunque aver diritto anche al Bonus Mobili.

Per approfondire, leggi: “Bonus Mobili: sì anche per lavori eseguiti in proprio



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TAGS: Bonus Ristrutturazione

Autore: Redazione Online

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