Il Bonus Prima Casa Under 36 è un’agevolazione dedicata ai giovani fino ai 35 anni d’età che acquistano la prima casa.
Il Bonus Prima Casa Under 36 è un’agevolazione dedicata ai giovani fino ai 35 anni d’età che acquistano la prima casa. Ricordiamo che possono accedervi unicamente i soggetti che non sono ancora entrati nell’anno in cui compiranno 36 anni, a prescindere dal mese effettivo in cui si compiono.
L’incentivo consiste nel totale azzeramento delle imposte che normalmente si devono pagare quando si acquista un’abitazione, ovvero le imposte di registro, ipotecaria e catastale.
Nel caso in cui la prima casa venisse acquistata da un soggetto tenuto al pagamento dell’IVA, questa è l’unica imposta che inizialmente dovrà pagare il beneficiario del Bonus Under 36.
Anche l’IVA tuttavia fa parte delle imposte che vengono azzerate grazie all’incentivo, per cui, dopo averla pagata, al beneficiario sarà riconosciuto un credito d’imposta pari al 100% della somma spesa.
Proprio in riferimento a questi casi, in data 7 giugno 2023 è stato pubblicato un nuovo quesito sul portale FiscoOggi.
Approfondiamo di seguito.
Advertisement - PubblicitàIl quesito riguarda appunto le modalità di utilizzo del credito d’imposta – corrispondente al 100% dell’IVA pagata al venditore – previsto con il Bonus Prima Casa under 36 a favore dei giovani che acquistano la Prima Casa.
L’agevolazione consiste in una sorta di “ramo aggiuntivo” del più noto Bonus Prima Casa, che invece non richiede limite di età e prevede che le imposte da pagare siano solo ridotte, e non azzerate.
L’azzeramento totale viene difatti concesso solo ai giovani fino a 35 anni, e solo nel caso in cui il loro ISEE non sia superiore ai 40.000 euro.
Il Bonus under 36 è stato istituito inizialmente come misura solo temporanea che avrebbe dovuto rimanere in vigore per non più di qualche mese, con l’entrata in vigore del Decreto Sostegni BIS in riferimento agli acquisti effettuati a partire dal 26 maggio 2021.
L’agevolazione è stata poi prorogata fino al 31 dicembre 2022 dalla Legge di Bilancio 2022, e successivamente anche dalla Manovra 2023.
Attualmente, è possibile usufruirne per gli acquisti che si perfezionano entro il 31 dicembre 2023.
Ricordiamo che l’acquisto si perfeziona esclusivamente con la firma del rogito definitivo, mentre non sarà concesso il bonus ai soggetti che, per il termine citato, hanno stipulato solo il contratto preliminare di acquisto. Leggi anche: “Agevolazione riconosciuta solo all’atto definitivo: cosa significa”
L’azzeramento delle imposte, infatti, come specificato più volte dalle Entrate, non può essere applicato al contratto preliminare di compravendita. Questo significa che le somme richieste nel contratto preliminare dovranno inizialmente essere corrisposte dal beneficiario dell’incentivo, ma sarà possibile poi ottenere un rimborso integrale dell’importo speso per pagare le imposte (approfondisci qui).
In quanto ai requisiti per accedervi, il bonus under 36 segue le stesse regole richieste dal bonus prima casa ordinario.
Advertisement - PubblicitàCome già spiegato, l’IVA – se dovuta – è l’unica imposta che il beneficiario del bonus under 36 dovrà pagare senza azzeramenti né riduzioni, anche in sede di rogito definitivo.
L’intero importo speso per pagare l’IVA però, potrà essere chiesto a rimborso dal beneficiario dell’agevolazione sotto forma di credito d’imposta.
A questo proposito, nel quesito posto all’attenzione del Fisco si domanda in che modo, e in quali tempistiche, si debba utilizzare il credito d’imposta riconosciuto per l’IVA pagata.
A scrivere alle Entrate è la madre della beneficiaria del Bonus Prima casa under 36, che chiede quanto segue:
“Mia figlia ha acquistato nel 2023 la prima casa con l’agevolazione under 36. Per l’utilizzo del credito Iva quanto tempo ha? È ad esaurimento o la compensazione e/o l’utilizzo vanno effettuati entro il 2024?”
Il Fisco fa presente innanzitutto che la normativa che regolamenta il funzionamento del Bonus prima casa under 36 non prevede alcun limite temporale che dev’essere rispettato in relazione all’utilizzo del credito d’imposta legato all’IVA pagata per l’acquisto.
Per quanto riguarda poi le modalità di utilizzo del credito, è possibile fruirne:
In ogni caso, si ricorda, il credito d’imposta pari al 100% dell’IVA pagata per l’acquisto della Prima Casa di abitazione non potrà essere richiesto a rimborso.
Leggi anche: “Acquisto Prima Casa senza imposte under 36: tutto quello che devi sapere”
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